26.7.11

Il Texone di Magnus

Sul blog Rizzoli Lizard c'è un'anteprima della loro ristampa del Texone di Magnus (attualmente già in fumetteria). A guardare tutto l'ampio apparato finale di bozzetti e schizzi, mi viene da pensare che il Maestro dava da mangiare polvere un po' a chiunque. Ma giusto quel petit peu sufficiente a far piangere lacrime amare a chiunque voglia intraprendere questo mestiere.

2 commenti:

Giulio ha detto...

Pensa che nella prima edizione Bonelli c'erano bozzetti della fortezza vista da diverse angolazioni, a diverse ore del giorno. E mi è capitato di vedere schizzi con i vari Vendicatori, di cui aveva studiato diverse etnie, con rispettivi abbigliamenti. Per non parlare delle scene nel bosco, in cui disegnò ogni singola foglia, e senza appesantire la lettura neanche un pò.
Magnus era un genio, e credo che il suo ciclo dello sconosciuto sia una delle pagine più belle del nostro fumetto e non solo, degno di stare accanto alle cose migliori di Pratt, di Berardi, di Sclavi, della Nidasio... per non parlare dei suoi fumetti erotici. Ma se ne potrebbe parlare davvero all'infinito.

LUIGI BICCO ha detto...

Avevo letto un articolo a proposito di quelle foglie del bosco vicino al quale viveva e come passava intere ore solo a disegnarle dal vero. A me ha sempre impressionato anche la sua versatilità. Come facesse a disegnare un numero di Kriminal e uno di Satanik in due settimane, ad esempio, rimarrà sempre un mistero (nonostante infarcisse molte vignette di sagome nere). Ma in pratica faceva quello che voleva e piegava fogli e pennelli alle sue esigenze. Che peccato se ne sia andato così presto.

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