23.2.17

Dirk Gently's Holistic Detective Agency


La serie tv Dirk Gently's Holistic Detective Agency è dedicata a chi ama le serie televisive senza troppe regole, a chi ama i paradossi temporali senza l'ausilio di soluzioni facilone e a chi ama l'avventura senza compromessi.
I primi otto episodi sono arricchiti da una scrittura quasi impeccabile (celata dietro una storyline guascona), da personaggi brillanti e da un set di attori capaci di tenere banco anche nelle scene più assurde. Su tutti ovviamente il buon Elijah Wood (nel ruolo della spalla sfigata Todd Brotzman, che tanto spalla non è), ma anche il quasi sconosciuto ma bravissimo Samuel Barnett (il protagonista, Dirk Gently), che è stato capace di donare un'interpretazione credibilissima, nonostante le strampalate premesse del personaggio, la giovane Hannah Marks (la sorella di Todd) e Jade Eshete (Farah Black).
Mentre una menzione davvero speciale va a Fiona Dourif che nel ruolo della squilibrata assassina "olistica" Bart Curlish è capace di farti ridere e tremare allo stesso tempo.



Star qui a raccontarti la trama di Dirk Gently è quasi impossibile. Quel che c'è da sapere è che si tratta di una serie tv che riesce a divertire, celando dietro la propria sardonica ironia, una storia che in realtà è costruita intorno a situazioni disturbanti che alzano l'asticella della tensione quando meno te lo aspetti (aiutata in questo senso anche da un comparto sonoro graffiante e oscuro che, madonna mia, sembra di essere tornati a Silent Hill).

Tanto per capirci, ecco cosa puoi trovarci dentro (senza spoiler): uomini d'affari sbranati in una stanza d'albergo da uno squalo martello, un cane che non è un cane e una ragazza che abbaia come un cane, un'assassina immortale alla quale l'universo indica le persone da uccidere, una malattia che causa allucinazioni dolorose percepite come reali, una banda di succhia anime nota come il Trio Chiassoso, labirinti sotterranei zeppi di trappole, gente che va e che viene dal passato e dal futuro, una organizzazione militare segreta che sembra conoscere le origini del protagonista, una setta di spiritati lacché muniti di balestre elettriche.
E questa è solo parte di tutte le cose. Giuro.




A proposito di quanto sia aderente all'omonima opera letteraria del Maestro dell'assurdo Douglas Adams, in giro si legge che in questa serie tv si ritrovano solo degli spunti. Dal canto mio, che sto rileggendo il libro proprio in questi giorni, ti posso dire che ci trovi vaghissime reminescenze, situazioni bizzarre alla Adams e poco più, anche se sono basate entrambe intorno all'idea che la vita sia regolata da una "fondamentale interconnessione tra tutte le cose".

La realtà dei fatti è che la serie televisiva è lontanissima dalle premesse del libro e che i personaggi sono assolutamente stravolti rispetto all'originale, a partire proprio dal protagonista. Ma che per quanto io ami Adams, questo stravolgimento non mi ha per niente disturbato.
Dirk Gently ha patinato di noia le altre cose che sto guardando in questo periodo. Effetto momentaneo, mi rendo conto, ma giuro che non vedo davvero l'ora di mettere gli occhi sulla seconda stagione.

Geniale. Diversa.

8 commenti:

Patrizia Mandanici ha detto...

Sono contenta che è piaciuta, che piace, gli attori sono molto azzeccati, io mi sento un po' un pesce fuor d'acqua perché non è la prima volta che guardo qualcosa che in teoria mi dovrebbe piacere e che invece ho mollato dopo mezza puntata. Ho un limite, forse un grosso limite: quando le cose iniziano a diventare troppo assurde non riesco più a entrarci dentro e a farmi coinvolgere; proprio perché potrebbe succedere di tutto mi sembra che niente abbia senso, e a quel punto mi annoio.

LUIGI BICCO ha detto...

Probabilmente si evince da qui un'indole più pragmatica, la tua, devota anche ad un certo tipo di "narrativa". Ho diversi amici che come te preferiscono cose meno "assurde". Qualcuno addirittura si tiene lontano da tutto ciò che è di genere fantastico, prediligendo quello "realistico". A ognuno il suo :)
Personalmente apprezzo cose fantastiche e meno fantastiche. Solo che di queste ce ne sono davvero parecchie, mentre di cose davvero assurde ma fatte bene ce ne sono pochissime.
Occhio, comunque, che la trama di Dirk Gently si nasconde dietro questa patina di non-sense, ma in realtà è parecchio solida e senza sbavatura. Va seguita anzi con molta attenzione.

Patrizia Mandanici ha detto...

No, ma infatti non dico che la storia in sé non è valida o non ha un suo significato, solo che ormai la mia soglia di attenzione è calata (e ho tanta roba da vedere) se devo faticare per vedere una serie tv allora lascio, magari in altri tempi l'avrei certamente seguita. Poi a me il fantastico piace, anche le cose strane - ma più strutturate, ecco. Spesso anche lo stile e il tono contano nel farmi seguire o no anche cose al di fuori delle mie corde, non guardo serie tv solo "realistiche", anzi. Ma qui sconto anche il mio non amore per Adams - so che il libro è diverso, ma il tono mi ricorda molto anche l'altro libro più famoso, che ho letto invece.

CREPASCOLO ha detto...

Elijah Wood nella ultima foto è Fabio Rovazzi ad un provino per il remake di Dune e Samuel Barnett è Dario Nardella ( sindaco di Firenze ndr ) ad un provino per il ruolo del tizio che dice ehi tu, porco, levale le mani di dosso ! nel primo Back to the future.
Non so. Non guardo la tv, se escludiamo i telegiornali, dagli anni in cui Peter Falk ci metteva novanta minuti circa x trovare le prove della colpevolezza di un tizio che avevamo visto commettere il delitto nei primi cinque minuti di show, ma dopo una intera estate - ne parlavo con Luca Lorenzon nel suo blog in questi gg - passata con Crepascolino che canta e balla Andiamo a Comandare, non credo di reggere una serie in cui il videomaker et fenomeno in rete è coprotagonista. Sono tentato comunque perchè quella cosa del trio chiassoso di squali che abbaiano come (pesce)cani in labirinti zeppi di uomini d'affari trafitti da balestre elettriche è roba da Doom Patrol di Grant Morrison e Richard Case...

LUIGI BICCO ha detto...

@ Patrizia:
Si si, avevo capito. C'è da dire che, come dici anche tu, certe cose dipendono dai periodi, così come per la lettura. Ci sono giorni che ho voglia di vedere o leggere solo cose poco impegnative, altri che ho bisogno di "mordente".

@ Crepascolo:
E no, dai. Wood non è Ravazzi. Ahimé, sono stato costretto anch'io, questa estate, all'ascolto forzato delle ravazzate.
Comunque tu scherzi, ma il remake (o il seguito) di Dune è già in fase di scrittura e ad occuparsene sarà lo stesso Denis Villeneuve che ha avuto l'ardire di dare un seguito a Blade Runner.

CREPASCOLO ha detto...

Hai ragione, ma io mi riferivo solo a quella foto. Rovazzi è un giovane Steve Buscemi sotto peso.

La firma cangiante ha detto...

Mi segno anche questa, mannaggia a te...

LUIGI BICCO ha detto...

Segna, segna. Che tu che sei un fan del Dottore, non potrai che apprezzare :)

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