3.1.17

The Expanse


E' passato qualche anno, tra noia e cose fatte bene solo a metà, ma alla fine eccola qui LA serie di fantascienza che vale assolutamente la pena di seguire.
Tratta dalla saga letteraria in sei volumi (ma ne sono previsti nove in totale) di James S. A. Corey, pseudonimo dietro il quale si cela la coppia di scrittori composta da Daniel Abraham e Ty Franck, The Expanse è una serie televisiva trasmessa per la prima volta un anno fa dal canale SyFy.

La storia segue due vicende diverse, solo all'apparenza, i cui protagonisti sono inevitabilmente destinati ad incontrarsi.
Nella prima siamo sulla stazione Ceres, ex colonia marziana ora autonoma, dove il detective dell'agenzia privata di sicurezza Star Helix Josephus Miller (interpretato dal buon Thomas Jane), viene incaricato di ritrovare una ragazza, Juliette Andromeda Mao (con il volto della modella Florence Faivre), unica assente ingiustificata nel team della nave spaziale Scopuli, teatro di una terribile strage che non conta sopravvissuti.


Dall'altra alcuni dei membri della Canterbury, un cargo spaccaghiaccio coloniale che lavora tra gli anelli di Saturno e la Fascia (arcipelago di asteroidi che si estende tra Marte e Giove) che proprio per raggiungere la Scopuli (usata come radiofaro per una finta chiamata di soccorso), viene distrutta da una nave spaziale che utilizza una misteriosa tecnologia stealth.
Tra i membri sopravvisuti, James Holden (interpretato da Steven Strait), la carismatica ingegnere Naomi Nagata (Dominique Tipper), il roccioso Amos Burton (Wes Chatham), il pilota Kas Anvar (Alex Kamal) e il giovane medico Shed Garvey (Paulo Costanzo).


Seguiremo quindi prima la loro cattura da parte delle forze militari di Marte (che li ritiene responsabili della distruzione della Canterbury) e poi il loro tentativo di far luce sulla verità, tra le macchinazioni dell'APE ("Alleanza dei Pianeti Esterni" che comprende le stazioni oltre la fascia di Marte) e un'atmosfera sempre più calda che porterà la Terra, Marte e la Fascia sull'orlo di una terribile guerra interplanetaria.

Insomma, in The Expanse trovi tanta buona fantascienza a partire da una classica ma ragionata space opera, ma anche giallo, hard boiled, guerra, spionaggio e tanta geopolitica.
Una trama complessa e finemente ricamata, un tot di colpi di scena serviti come si deve, una buona dose di tecnologia pulita e realistica (visivamente siamo tra Alien e 2001: Odissea nello Spazio), un buon apporto recitativo e degli effetti speciali di alto livello (per una serie televisiva), la piazzano senza dubbio sul podio delle serie sci-fi più interessanti da seguire degli ultimi anni (se non la più interessante in assoluto).




Una menzione speciale va agli attori ai quali, oltre a quelli già citati sopra, vanno aggiunti la bravissima attrice iraniana Shohreh Aghdashloo (se lo pronunci velocemente invocherai il guardiano della soglia Yog-Sothoth) nel ruolo di Chrisjen Avasarala (Assistente e Sottosegretario delle Nazioni Unite) e il machiavellico e sempre ispirato Jared Harris in quello di Anderson Dawes, "funzionario" operativo dell'APE sulla stazione di Ceres.

A parte Thomas Jane (Under Suspicion, L'Acchiappasogni, The Punisher) e lo stesso Jared Harris (Il Curioso Caso di Benjamin Button, Sherlock Holmes - Gioco di Ombre, Lincoln), il resto del cast è giovane e fresco con poche o nessuna esperienza alle spalle. Coraggiose quindi le scelte di chi ha messo insieme le teste, come nel caso della ballerina e cantautrice inglese di origini dominicane Dominique Tipper, meglio nota come Miss Tipper, che avrebbe avuto il credito di pochi (me compreso, probabilmente). E invece...


Infine abbiamo gli ultimi due episodi che ci traghettano verso un finale di stagione aperto a spunti ancora più ricchi e interessanti rispetto a quanto visto in questi primi dieci episodi (la seconda stagione arriva a febbraio 2017). Non saprei proprio cosa chiedere di più.

Oh! Sci-Finalmente.








6 commenti:

CREPASCOLO ha detto...

Ne parlavo proprio ieri sera con Tom Jane che interpreterà Jane in una prossima mini sci-fi in cui Tarzan è un computer senziente alieno precipitato dopo un naufragio in una Africa futura dove si sono rifugiati tutti coloro che per qualche ragione preferiscono la natura selvaggia alle colonie extramondo. Lo adorerai. Anni per piazzare lo script. Spero che il regista non si senta intimidito da cose come Jane che chiede alla sua t-shirt psicoattiva di riprodurre un teschio prima di attaccare i cyborgs contractors che cercano di rapire Tarzan per farne un terminale aziendale. Scusa il mio divagare, ma parto x la tangente quando penso alla sana vecchia sci-fi.
Dicevo di Tom che ha una idea per una mini sci-fi low budget come altre mai in cui gli interni di una stazione orbitante sono tali e quali certi bilocali minimali con quel minimo di mobili che ti permette di affittarli uso foresteria intorno ai cinquecento euro a ragionevole distanza dalle università per studenti fuorisede. Lo habitat è un luogo chiuso in cui gli astronauti - tutti vestiti come fans dei twenty one pilots - discutono di quanto manchi prima di arrivare alle colonie extramondo. Uno di loro è un artista a la Keith Haring e tagga la sua parete con un teschietto stilizzato. Presto cominciano a comparire teschietti anche altrove, anche dove Habitat Haring non ha mai messo piede e manina e bomboletta spray. Brr.

MikiMoz ha detto...

La fantascienza è probabilmente il genere che meno amo tra tutti.
Ma ho letto con attenzione il tuo post-recensione.
Sai che forse questa serie potrebbe piaciucchiarmi? Sarà che non ci ho visto cose megagalattiche, ma gente che continua a usare jeans e magliette, e cappelli alla Bogart.
Sì, forse anche il lato hard-boiled può far scoccare la scintilla^^

Moz-

LUIGI BICCO ha detto...
Questo commento è stato eliminato dall'autore.
LUIGI BICCO ha detto...

@ Crepascolo:
Molto Douglas Adams il tuo plot. Prima o poi troverai qualcuno che vorrà investire sulle tue idee e avremo una nuova era Monty Python.

@ MikiMoz:
Si, diciamo che non si tratta di fantascienza prepotente, infatti, anche se la seconda stagione prevede in questo senso un passo avanti molto deciso. La prima stagione è godibilissima, secondo me, anche per chi non è particolarmente appassionato di fantascienza.
Provalo. Con le prime due puntate più o meno capisci tutto il tenore della vicenda.

La firma cangiante ha detto...

Molto, molto, molto interessante... io segno, poi chissà...

LUIGI BICCO ha detto...

Segna, segna. The Expanse è una serie che potrebbe interessare un po' tutti, al di là del genere. Infila i primi episodi tra uno Sherlock 4 e un Doctor Who 10 :)

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