28.6.16

Tanti grandi ricordi in una sola cornice


Se n'è andato anche Carlo Pedersoli. Purtroppo immaginavo che prima o poi sarebbe accaduto. Pensavo, quasi speravo, che uno come Bud potesse vivere per sempre. E' in parte è così. Aveva 86 anni e sembra che si sia spento serenamente accanto alla sua famiglia. Suo figlio ha detto che la sua ultima parola è stata "grazie".
Al di là della retorica, tutti si sono lanciati sui social in un ultimo saluto a questo gigante buono.
Un'amica, in particolare, ha ricordato quanto abbia faticato, da giovanotta, durante il suo erasmus in Germania, nel convincere i ragazzi tedeschi che Bud fosse un attore italiano.

Potrei stare qui a dirti quanto sia stato importante anche per me, quest'uomo, o quanto il fatto che fosse napoletano, e amasse Napoli nonostante tutto, lo avesse reso ancor più grande ai miei occhi.


Ho tanti ricordi che lo riguardano. Avevo non più di otto anni, all'epoca, e quando la tv passava uno qualsiasi dei suoi film, non c'era santo che tenesse. Lo sa bene mia madre, che se li è dovuti sorbire tutti (e più volte, mica una). Il ricordo più nitido è più che altro un'immagine: io seduto a gambe incrociate su un tappetino di pelliccia bianco a guardare in alto, verso la tv, mentre un sorriso mi si stampava in faccia ogni volta che cominciavano a volare mazzate, ogni volta che Terence (con la sua solita faccia da corna) faceva un dispettuccio a Bud e ogni volta che Bud socchiudeva ancor di più gli occhi e stringeva la bocca emettendo quel miagolio di impazienza. Da lì a breve sarebbero partiti pugni grossi come macigni, lo sapevi.

I due TrinitàAltrimenti ci arrabbiamo, Più forte ragazzi, Porgi l'altra guancia, Due Superpiedi quasi piatti, Pari e dispari, Miami Supercops, Non c'è due senza quattro, Nati con la camicia come pure i suoi film in solitaria come Lo chiamavano Bulldozer, Banana Joe, i vari Piedone, Bomber, Lo Sceriffo extra-terrestre..., Una ragione per vivere e una per morire e Il soldato di ventura, li ricordo tutti benissimo. Ma quello per cui ridevo di più, era indubbiamente Chi trova un amico trova un tesoro. Rimarranno per sempre scolpiti nella mia memoria diversi momenti di quel film, dalla partenza di Bud a bordo della sua barca ("Solo puffin ti darà forza e grinta a volontà"), alla sua fuga sulla spiaggia continuamente interrotta dalle sensuali fanciulle hawaiane che chiedevano un "becio", all'irascibile confronto con Terence Hill che scappa tra le palme ("Non c'è cattivo più cattivo di un buono quando diventa cattivo"), alla meravigliosa e allegra Movin' Cruisin' interpretata dai The Fantastic Oceans che faceva da colonna sonora. Per non parlare del finalino di coda del film, sul quale rido come uno scemo ancora oggi. 


Cinque anni fa, quando dovevo arredare casa nuova, decisi di appendere al muro della cucina dei quadretti di piccole dimensioni con foto tratte da scene di film. Attori e attrici, insomma, tutti ritratti mentre mangiano. Tra queste ne spicca una in particolare presa da Io sto con gli ippopotami. Di fronte ad ogni ben di Dio da mangiare, Bud si prepara ad una grande battaglia a tavola con un gigantesco bavettone sulle spalle e con aria sorniona e indifferente fissa Terence Hill mentre sta per accoltellare un'aragosta.

Bud Spencer rimarrà vivo ancora per parecchio, dentro quella cornice.

6 commenti:

CREPASCOLO ha detto...

Badspenser si presenta a Caronte con gli occhi a fessura ed una mappa stropicciata e chiede da che parte per il Paradiso ed uno dei portaborse del traghettatore, un demonietto cattivo come il demonio, non lascia il tempo al capo di spiegare al gigante che è fuori strada e con piglio arrogante prende tra le sue zampacce il ciuccio rosa che Badspenser porta al collo e gli chiede perchè è rosa.
Badspenser risponde immediatamente che la sua mamma pensava sarebbe nata una bimba ed il demonietto esplode in una risata di scherno che si spegne quando la zampona di Badspenser cala sulle sue spalle curve.
Caronte sorride prima di spiegargli che deve prendere per la seconda stella a destra e poi dritto fino al mattino.

Luca ha detto...

Il tuo coccodrillo è l'unico che mi sono degnato di leggere. Grazie.
Grazie pure a Crepascolo per la citazione haimé fin troppo a tema

sartoris ha detto...

come fosse andato via un famigliare, cazzo!

CREPASCOLO ha detto...

Familiare. Senza la g. So che il dizionario lo ammette, ma arrota i denti. Mi raccomando. Pago uno hacker ( so come suona , ma davanti alla acca che è consonante si scrive uno e non un ) con i controcosi per leggere il tuo prossimo romanzo nome di lavorazione Io sto con i pachidermi e fino ad ora non ho trovato nulla che mi dispiaccia, ma se dovessi imbattermi in perle come " Il badboia scagliò il lessico famigliare fuori dall'uscio prima di ricomporre gli scampoli della sua anima ed affrontare il suo domani " tornerò a spiare il signor Moccia ed il suo imminente " Scusa se ti chiedo scusa ".

CREPASCOLO ha detto...

@Luca Farina. Grazie a te. Ho visto Io sto con gli Ippos con i miei genitori e mio fratello. Mia mamma ha riso per la battuta del ciuccio rosa ed ora che sono + vecchio di quanto fosse lei al tempo e che Crepascolino ha circa l'età che avevo io al tempo so che quella battuta lo farebbe ridere oggi che è abituato a roba molto + surreale via cartoon network. Devo provare a fargli vedere Altrimenti ci arrabbiamo. Potrebbe piacergli. Chissà. Ieri siamo stati al compleanno del suu tutor ( undici anni contro i sette di Lino ) e si tratta di un bimbo che ha già visto tutto Hitch e Kubrick e persino Almost Blue di Infascelli. Come crescono...

LUIGI BICCO ha detto...

@ Crepascolo:
Non agli inferi, ma in paradiso, Bud aveva già messo un piede.
P.S.: Che fai? Mi correggi il Sartoris? Non sai che è scrittore lindo e vecchio stampo che se può scegliere non ricorre all'idioma moderno? :)

@ Luca:
Grazie, Luca. Anche se ovviamente non di coccodrillo si tratta. Ho scritto tutto di getto dopo aver appresso della triste dipartita (e dopo una bella riflessione personale). Però capisco cosa intendi, naturalmente. Apprezzo molto.

@ Omar:
Davvero.
La televisione, quella maledetta, si è arrogata in passato, come e più di un parente, il diritto di contribuire a "crescere" le giovani menti. Fortunatamente, tra tante cose insulse, c'erano anche quelle fragorosamente divertenti (come i film di Bud e Terence, appunto) che ci hanno strappato parecchie risate e proprio per questo lasciato ricordi praticamente indelebili.

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