22.3.16

Kung Fu Panda 3, una riflessione s'ha da fare


Abbiamo portato Teo a vedere Kung Fu Panda 3. E l'abbiamo visto anche io e mia moglie, ovviamente. Come accaduto con i due capitoli precedenti, anche questo terzo ci ha fatto ridere precchio facendoci brillare gli occhi alle scene di combattimento (a me e Teo, più che altro) e alle parentesi più poetiche e spirituali (mia moglie compresa). E non solo.

Le polemiche nate proprio negli ultimi giorni riguardo alla doppia paternità del protagonista sono facezie e non hanno nessun tipo di fondamento, create ad hoc (malamente, tra l'altro) da chi vuol farsi portabandiera di una certa etica aberrante. Il papà (oca) di Po ad un certo punto semplicemente fa chiarezza sulla questione dicendo all'altro papà (panda) che se in un primo momento aveva avuto paura che potesse portargli via quello che per vent'anni aveva cresciuto come un vero figlio, alla fine ha capito che due papà non possono fare altro che arricchire ulteriormente la sua vita.


Parentesi chiusa con buona pace di qualche beota che ha trovato appigli intangibili per vomitare le proprie storture. La questione è che per trovarne non devi avere proprio altro a cui pensare dalla mattina alla sera. Soprattutto portando avanti come movente che la cosa avrebbe potuto confondere i bambini (e cercando ufficialmente di boicottare il film).
Mio figlio ha quattro anni e mezzo e non solo NON era confuso, ma ha pure capito perfettamente la questione, sorridendo di cuore quando i due papà si sono finalmente riconciliati.


Detto questo (che è già tanto), come già annunciato alla fine del secondo film, Po si ritrova improvvisamente di fronte alle proprie origini, mentre Maestro Shifu si fa da parte chiedendogli di cominciare ad insegnare il kung fu per seguire il proprio destino. Il ritorno del vero padre di Po nella valle e l'avvento dello spietato Kai dal mondo degli spiriti, costringeranno Po (goffo e gnoccolone come al solito) a tornare nella valle segreta dei panda alla ricerca del proprio "chi" interiore. L'unico modo, questo, per sconfiggere Kai e riportare la pace in Cina.


Semplicissimo, divertente e senza fronzoli. Spicca meno la presenza dei Cinque Cicloni, forse, dove la scena e le luci sono tutte dedicate al Guerriero Dragone più pasticcione che la storia della Cina ricordi.
Inutile star qui a ricordare infine come il lavoro della Dreamworks risulti ineccepibile a livello tecnico. La casa di produzione californiana ci ha abituato a standard altissimi, soprattutto per quanto riguarda fotografia e regia.
Il film, infatti, si è già rivelato un nuovo successo da portare a casa (primo al boxoffice americano con 41 milioni di incasso solo nel primo week end).

5 commenti:

CREPASCOLO ha detto...

Crepascolino ha sette anni compiuti da un mese e ha ordinato ai suoi due genitori di portarlo a vedere la pellicola, sebbene non avesse visto i primi due episodi. Spettacolo delle 1140 di domenica in un multisala nella città della Madonnina. Trentacinque minuti di trailers , persino di cose come House of Cards, notoriamente un serial amato dai bimbi e pensato x un pubblico che sta cercando, senza riuiscirci, di dimenticare Peppa Pig.
Lino ha deciso che era il caso di andarsene spaventato dalla scena in cui Fabio Volo bimbo è abbandonato con un bacino. Se ne sarebbe anche tornato a casa a giocare con la PS2, ma non sapeva dove erano le chiavi della Toyota. E non aveva fil di ferro x violare l'auto di qualche altro spettatore che stava piangendo, come me, con i due papà e gli altri pandas che hanno imparato chi sono e quindi hanno la forza ( la Forza ? ndr ) per aiutare il loro sensei peloso e buffo.
Ora vuole vedere Bats che legna Supes e Cap che arrugginisce Iron Man. Ho cercato di spiegargli che si tratta di film mooolto + cupi di Kufupandatre, ma da quell'orecchio non ci sente...

LUIGI BICCO ha detto...

Anche noi ci siamo fatti una mezz'oretta di trailer, ma la cosa meno adatta ai bimbi era il trailer del film del Libro della Giungla (molto dark, tra l'altro).

Anonimo ha detto...
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Anonimo ha detto...
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vueling numero verde ha detto...
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