17.2.16

Di secco o di chiatto, chi poco chi troppo, dalla "A" di A-Force alla "Z" di extinZione.

A poco più di un mese dal suo avvento, dico la mia sul nuovo evento Marvel Secret Wars. In realtà ho letto solo cinque pezzi (su mille milla usciti), ma quei cinque mi hanno fatto capire alcune cosette. Prima di tutto, se nel post di qualche tempo fa ero scettico sulla riproposta di tutti i passati eventi Marvel in una volta sola, adesso ho capito come e perché questa, a livello marketing, si è rivelata la migliore operazione degli ultimi vent'anni che la Marvel abbia portato avanti.


Il pensiero che volessero strizzare l'occhio ai nuovi lettori e allo stesso tempo ai vecchi aficionados, era più che lampante. Ma la cosa si è rivelata molto più profonda di quanto potesse sembrare inizialmente. Ho scoperto infatti che tutti quelli che conosco che hanno comprato un albo Marvel nell'ultimo mese, lo hanno fatto proprio per una questione di nostalgia nei confronti di una saga in particolare letta magari vent'anni fa, quando avevi meno pensieri di oggi. Quando (quasi) tutte le giornate te le ricordi con il sole.
Non so quanto impatto abbiano potuto avere invece sui nuovi lettori, ma i dati di vendita dell'epoca sembrano aver dato ragione alla Casa delle Idee.

A parte questo, tra le varie collane ci sono da segnalare delle buonissime idee, come non se ne leggevano da un po', e qualche sonoro tonfo nell'acqua. Tra quel che ho letto io:

A-FORCE #1
Una serie tutta dedicata alle eroine del Marvel Universe. She-Hulk è a capo di una delle isole di Battleword. Un'isola che ricorda in parte la Temiscira di Wonder Woman. I presupposti di A-Force sono buoni, ma 20 paginette sono ancora pochine. Soprattutto perché c'è giusto il tempo di veder sgarrare Ms. America che viene spedita a forza sul "Muro" (vedi Assedio su Programma Extinzione più sotto). E visto che di donne si parla, a scrivere il tutto sono
Gwendolyn Willow Wilson e Marguerite Bennett. Ai disegni, invece, il bravo Jorge Molina.
In appendice trovi lo spietato Squadron Sinister scritto da Mark Guggenheim e disegnato da Carlos Pacheco. Il team di criminali più grandi di tutti i tempi sembra ben intenzionato a prendersi il proprio pezzettino di Battleword. Anche questa sembra una robina interessante. Vedremo.
Menzione speciale, invece, per il 
1872 di Jerry Duggan e Nik Virella. Nulla di che, ma è divertente vedere la versione degli eroi Marvel ai tempi della polverosa frontiera americana. Nella città di Timely ci sono lo sceriffo Steve Rogers, un Tony Stark sbevazzone e tutt'altro che ricco e un misterioso assassino con un bersaglio tatuato sulla fronte (chi potrà mai essere? Mah).


Conclusioni: è presto per decretare quanto sia interessante l'albo. Ripeto che 20 paginette per ogni serie sono pochine. Ma tra tante altre, qualcosa di buono c'è. Quantomeno la sana curiosità di capire come potrebbero andare avanti la storia. Di tutte e tre le serie, via.

PROGRAMMA EXTINZIONE #1
Eccolo uno degli albi incriminati. Programma Extinzione è la prima saga pubblicata dalla Panini dopo l'acquisizione dei diritti Marvel e ne ho un ricordo nettissimo. Sotto una cover praticamente identica a quella originale, Mark Guggenheim e Carmine Di Giandomenico portano avanti la vecchia guerra tra umani e mutanti sull'isola di Genosha, solo che ora Havok, Wolfsbane e il Capo Magistrato Anderson sono in cerca di risorse e viveri per debellare il virus che sta decimando i "mutati". Ma dovranno fare i conti con la baronessa Jean Grey e un freddissimo Hank McCoy.


Nella seconda parte dell'albo una storiella né carne né pesce scritta da Pru Shen e disegnata da Ramon Bachs ambientata nel XVII secolo con protagonista Kate Bishop, mentre a seguire debutta una versione alternativa di Assedio dove Abigail Brand (character ideato da Joss Whedon per i suoi Astonishing X-Men), insieme a Leonardo da Vinci (in versione uomo vitruviano) e ad una schiera di cloni di Ciclope, è al comando dello scudo, un posto dove ti spediscono a calci se sgarri da qualche altra parte (tipo la Ms. America nel primo episodio di A-Force e la Kate Bishop della storiella precedente). Kieron Gillen scrive per i disegni di Filipe Andrade, cartoonist portoghese più a suo agio con l'illustrazione vera e propria. Io di questo Assedio, comunque, poco ci ho capito.


L'albo si chiude con L'Era di Apocalisse che in qualche modo riprende gli stessi personaggi della storica saga. Testi di Fabian Nicieza e disegni di Gerardo Sandoval. E anche qui, poco da dire. E quel poco non è bello.

Conclusioni: di tutto l'albo (che almeno è più corposo degli altri), sarei curioso di seguire Programma Extinzione. Volente o nolente, il buon ricordo che ho della vecchia serie mi ha fatto piacere questo primo capitolo. Il resto delle storie potevano essere tranquillamente lasciate nel cassetto. Su Assedio qualcosina di buono potrebbe esserci, mentre L'Era di Apocalisse mi sembra solo un buonissimo tentativo di sprecare carta a cazzo.

ANNI DI UN FUTURO PASSATO #1
Il secondo albo mensile dedicato agli Uomini X presenta un menù che, almeno sulla carta, sembra appetitoso.
Dal glorioso, celebre ciclo Giorni di un Futuro Passato, arriva Anni di un Futuro Passato, dove Marguerite Bennett ai testi e Mike Norton ai disegni cercano di riportarci a quelle lontane, sinistre atmosfere, ipotizzando un possibile sequel ambientato qualche anno dopo.
Siamo sempre nel territorio delle Sentinelle, tra i campi di concentramento mutanti, ma questa volta oltre al manipolo di X-Men sopravvissuti nella storia di Claremont e Byrne, troviamo anche Chrissy Pryde (figlia di Kitty e prova a indovinare un po' tu di chi altro).


Nelle intenzioni della serie E is for Extinction, invece, c'è quella di voler ripercorrere e dare un seguito al floridissimo percorso tracciato anni fa da Grant Morrison. Tentativo vanificato già nel primo episodio, dove i testi di Chris Burnham mi hanno confuso e i disegni di Ramon Villalobos, cartoonist che già di suo si ispira parecchio al lavoro di quel monumento chiamato Frank Quitely, mi hanno lasciato interdetto (se c'è qualche motivo per il quale Scott Summers appare come un camionista oltraggiato dalla vita e Emma Frost come una vecchia battona sessantenne, per poi ricomparire qualche pagina dopo con quarant'anni di meno, io non l'ho capito).

The Truck Driver & The Hooker

Curiosa, infine, la scelta di ficcare in appendice la run finale dalla serie regolare di Magneto che con tutto il resto non c'entra assolutamente nulla, se non per il fatto che descrive gli ultimi giorni del signore del magnetismo su Terra-616. Cullen Bunn però scrive liscio e i disegni dell'inglese Paul Davidson sono piacevoli (bella la cover di David Yardin).

Conclusioni: un po' di sana curiosità per Anni di un Futuro Passato e tanto sentimentalismo mi porteranno (forse) a prendere anche il secondo albo. Ma se la strada è questa, credo non finirò nemmeno di leggerlo (mi sa che in parte ch'avevi proprio ragione, Luca, ma io un tentativo dovevo farlo).

GUARDIANI DI OVUNQUE #1
Nel mondo di Battleworld, i Guardiani di Ovunque, privi del proprio leader (Star Lord e Kitty Pryde sono protagonisti di in una serie a loro dedicata), vivono in una stazione spaziale nella testa di un Celestiale. Ma qualcuno non si ricorda il perché. Brian Micheal Bendis e Mike Deodato jr. mettono Angela (ora nel corpo di vigilanza dei Thors) sulle tracce della fuorilegge Gamora. E pur di trovarla è disposta a suonarle a Drax. In suo soccorso arrivano la stessa Gamora e Rocket Raccoon. Nel secondo episodio si riprendono invece le fila della Saga di Korvac, vecchia e celebre run vendicativa di fine anni '70. Gli abitanti di Forest Hills, regno di Michael Korvac, si stanno inspiegabilmente trasformando in mostri e tocca ai Guardiani 3000 fare luce sulla questione. Dan Abnett scrive e Otto Schmidt disegna.


Conclusioni: Guardiani di Ovunque sembra interessante. Merito anche di un Mike Deodato jr. in splendida forma (curiosa la sua scansione della tavola), anche se sembra trarre sempre più ispirazione da software tipo Poser.  E contro ogni aspettativa, sembra interessante anche la Saga di Korvac. Menzione d'onore per quel fine "pin-upparo" di Otto Schmidt (le cui prelibatezze ti avevo mostrato QUI) che per la prima volta vedo all'opera su tavole a fumetti complete.

IL GUANTO DELL'INFINITO #1
Te lo dico subito: questo albo vince a mani basse. E il merito va indubbiamente alle 64 pagine che raccolgono i primi due episodi de Il Guanto dell'Infinito (ispirata all'omonima miniserie del 1991), scritti da Gerry Duggan e illustrati a meraviglia da Dustin Weaver (che ha collaborato anche alla sceneggiatura).
E' una storia di pura fantascienza post-apocalittica ambientata tra le rovine di New Xandar, dove si segue il destino di una famiglia allo sbando e in fuga e dove assiteremo alla riformazione dei Nova Corps (creduti estinti dopo un terribile massacro) e all'imperioso ritorno di Thanos.

In appendice, direttamente dalla serie Guardians Team-Up, un divertente incontro/scontro tra Gamora e She-Hulk, scritto da John Layman e disegnato di nuovo da Otto Schmidt.

Aaah, Signora mia, Dustin Weaver...

Conclusioni: sarà che mostra situazioni fuori dall'ordinario per una serie di supereroi o perché è scritta bene e basta o ancora per lo squisito tratto europeo di Weaver (arricchito da una colorazione pertinente e delicatissima), ma a me Il Guanto dell'Infinito è piaciuto proprio un botto (beccati qualche tavola direttamente dal tumblr di Weaver). Peccato solo che dal secondo numero lo spazio a disposizione si restringe per far posto alla serie Star Lord and Kitty Pryde.

Conclusioni delle Conclusioni: come dicevo all'inizio, carine e interessanti certe cose, assolutamente trascurabili altre. Senza troppe vie di mezzo. A tutte e cinque queste serie darò probabilmente una seconda chance. Di sicuro vince, per ora, il lato più sci-fi della Marvel con le serie "galattiche" (e meno male, mi vien da dire). In particolare, nel caso non si fosse capito, Il Guanto dell'Infinito vince. E con lui Dustin "super" Weaver.

21 commenti:

CyberLuke ha detto...

Proprio oggi sono stato in fumetteria, ansioso di dare una chance a Secret Wars.
Ci sono rimasto dentro un'ora, sfogliando con calma una decina di albi.
Leggendo, confrontando, valutando.
Non solo non ho comprato niente, ma sono uscito anche immalinconito.
Per me, l'era Marvel è conclusa. Tutto quello a cui mi ero affezionato non c'è più, e il nuovo reimpasto proprio non mi garba.
Non mi importa quanto siano scritte o disegnate bene queste storie... sono storpiature, caricature, echi di belle storie rimasticate e servite in una salsa diversa.
Poi, non nego che a tanti stiano piacendo, io non mi ci ritrovo più. Minimamente.
L'operazione Ultimate, per dire, mi era sembrata intelligente e intrigante.
Ma questo guazzabuglio... no, non ce la faccio.
La mia sola speranza è che tra un annetto ritorni tutto com'era prima. Per ora... bye bye Marvel.

Luca Lorenzon ha detto...

Secondo me con il secondo numero di A-Force si decolla... la serie titolare viene messa a fuoco meglio e soprattutto 1872 rivela delle potenzialità insospettabili (e già si partiva da un inizio carino).

Con Programma Extinzione ci sei andato giù troppo leggero, ma posso capire l'effetto nostalgia.

Non avevo notato la Emma Frost che cambia aspetto...

Adesso mi hai fatto venire voglia di recuperare anche le due testate "Guardiane" che ho snobbato, mannaggia a te...

Luca Lorenzon ha detto...

Preso il nuovo "Age of Ultron vs. Marvel Zombi" stamattina: confermate le ottime impressioni iniziali!

Non so che altro doveva uscire oggi, al momento ho trovato solo I Guardiani della Galassia 2 ma ho saputo resistere nonostante la tua recensione visto che il primo non l'ho letto. :)

LUIGI BICCO ha detto...

@ Cyberluke:
Mi sembra difficile che possa tornare tutto come prima. Ormai ci hanno preso gusto. A parte eclatanti passi indietro quando le cose non funzionano (Spider-Man o Capitan America, ad esempio), per il resto stanno sperimentando vie alternative. E purtroppo per te mi sa che anche l'universo Ultimate sarà semplicemente annesso a quello classico.
A te, però, certi cambiamenti erano piaciuti (lo Spider-Man/Octopus, se non ricordo male).

@ Luca:
Tra le due ti avrei consigliato di sicuro Il Guanto dell'Infinito (se ti capita sotto gli occhi in fumetteria, dagli una sfogliata). Ma devo purtroppo confermarti che da ieri sono usciti in edicola i numeri due sia delle serie X sia di quelle "galattiche". E anche il secondo albo degli Inumani (che tu stati seguendo, se non ricordo male).

Luca Lorenzon ha detto...

Ho notato che non tutte le edicole hanno gli stessi rifornimeti, e che alcune espongono i fumetti con le loro tempistiche, magari li hanno ma sono ancora nelle "vasche" che manda il distributore.
Attilan comunque lo mollo, mi interessa invece Anni di un Futuro Passato. Sicuramente non ci sarà problemi a recuperarlo, anche se queste miniserie Secret Wars sembrano andare via come il pane! (sicuramente anche per i motivi che hai segnalato tu)

Luca Lorenzon ha detto...

In pausa pranzo sono andato a perlustrare un'edicola, non avevano i mutanti ma solo Attilan. So goes life, direbbe il nostro comune amico Crepascolo.

CREPASCOLO ha detto...

Nella ex capitale morale le edicole sono come quegli animaletti buffi che qualcuno della famiglia Angela trova affascinanti e che il documentario della BBC elenca tra le specie che saranno estinte quando finalmente avremo un fast food su Marte.
Nel mio quartiere le edicole sono sempre meno e sempre più prive della ragione per cui io adoravo da bimbo andare a cercare una edicola in gg in cui erano davvero tante.
Nel quartiere dei miei genitori ho trovato una edicola in cui era un MaxiMisterNo di quasi vent'anni fa con un Jerry Drake bimbo nella Grande Mela. L'ho comperato a metà prezzo o quasi - il prezzo sulla cover era in lire - e ho scoperto che Jerry da bimbo leggeva i fumetti dei quotidiani come Dick Tracy e ho ricordato il Dick Tracy di John Moore e Kyle Baker con la versione a fumetti del film di Warren Beatty in cui il monello che poi il detective adotterà legge sui giornali le strisce della orfanella Annie ( pubblicata negli USA fino a pochi anni fa ndr ) e le trova irreali con quelle storie di una bimba povera che commuove i ricchi e mi sono commosso anch'io e ho pensato che John Francis Moore era anche meglio del tizio di X-men 2099 e Doom 2099 e che era un peccato che in edicola non trovassi magari una storia di mutanti poveri che lottano con i primitivi alfa per un posto al sole ad Attilan. Una storia di John Moore disegnata da un Tim Truman che ammicchi al ns Buzzelli. Una di quelle miniserie che trovi in una fumetteria parecchi anni dopo che è uscita, con un bollino nice price sulla cover di quelli che puoi asportare senza rovinare la carta sotto, da leggere nel crepuscolo incipiente di inizio estate.

CREPASCOLO ha detto...

Attilan è un mutante cattivo perchè è cattivo. Punto. I genitori lo hanno amato sempre anche se aveva la capacità metaumana di impedire che dopo il suo passaggio crescesse anche un filo d'erba e stiamo parlando di una coppia di produttori di sostanze che assunte dall'individuo ne alterano la percezione. E' anche vero che in occasione di una retata dei pulotti, fu Attilan , involontariamente, con il suo cancellare ettari ed ettari di materiale compromettente, a salvare la sua mamma ed il suo papà dalla detenzione. Resta il fatto che quando il piccolo mutante ebbe l'età x levitare lontano, fece ciaociao con la manina artigliata e si diresse verso il mondo ignaro. Cerco' lavoro presso una società produttrice di diserbanti, ma era qualcosa nel suo carattere che accendeva una reazione rettile nel prossimo e la sua domanda di assunzione fu trasformata in una pioggia di coriandoli. Provò nel business clandestino dei combattimenti tra galli, ma rosticciava la carne dell'avvversario con un solo sguardo e nessuno scommetteva contro di lui.
Alla fine, disperato , raggiunse nel crepuscolo il rottame di una vecchia edicola arrugginita in cui erano abbandonati alcuni vecchi comics. Si sedette e si mise a leggerne uno. Un tizio passò e gli chiese quanto costava un vecchio albo con la Thor Girl che sposava Dock Ock nel corpo di Steve Rogers. Attilan disse un prezzo ed incassò. Aveva trovato la sua strada. Adoro il lieto fine.

LUIGI BICCO ha detto...
Questo commento è stato eliminato dall'autore.
LUIGI BICCO ha detto...

Parli del Crepascolo e il Crepascolo risponde :)
P.S.: Il Dick Tracy di Kyle Baker lo prenderei correndo.

LUIGI BICCO ha detto...

@ Luca:
Eh, caro mio. Procurarsi le serie della Panini è un problema un po' ovunque, mi sa. Ormai sono troppe e nessun edicolante è disposto a sobbarcarsi il numero delle uscite, a meno che non riceva chiaramente richiesta. Pensa che le versioni deluxe di X-Men o Avengers non le vedo da più di un anno. Se non riesco a passare in fumetteria, l'unico posto dove trovo gli albi tutti disponibili è una super edicola alla stazione centrale di Torino. E infatti andrò lì, appena riesco, per prendermi i secondi albi di mutanti e serie galattiche.

CREPASCOLO ha detto...

Trovato all'Altroquando di Palermo se non ricordo male. In rete trovi anche almeno una tavola con il Dick Tracy che Baker voleva prima di esser costretto o invitato dalla Disney a ridisegnarlo perchè assomigliasse al divo e regista Beatty. I colori piatti ricordano le scelte di Storaro. Naturalmente le strisce di Gould erano in b/n, ma so goes life.

CREPASCOLO ha detto...

Spero che la Dizmarva che in passato ha chiamato Baker - prima come inchiostratore, poi come matitista se non ricordo male di una miniserie di Damage Control, dopo Colòn ed infine con il Cap nero di The Truth ( 2003 , da noi mooolto dopo ) - oggi che tra i suoi cartoonists conta Skottie Young e Filipe Andrade, trovi il modo di utilizzare Kyle , magari in una storia in cui Dock Ock si reincarna nel mutante Blob e si innamora di Agatha Harkness che però lo respinge in quanto posseduta dagli Antichi Tacco Tredici di Dormammu. Potrebbe essere il sentiero per raggiungere il pubblico di Brian O'Malley e di quei mangas bizzarri di Shinichi Hiromoto...

Luca Lorenzon ha detto...

Stamattina nell'edicola della stazione di Monfalcone c'era Programma Extinzione, a Trieste nemmeno quello. :|
Però c'erano ancora copie di Planet Hulk, Thors e Hail Hydra invendute... :|

LUIGI BICCO ha detto...

Io tra ieri e oggi non ho visto nessuno dei quattro albi. La mia gita in stazione è prossima.
Inviterei anche te a fare un salto alla stazione centrale di Torino, ma mi rendo conto che per te non è proprio comodissimo. Magari se passi in fumetteria fai prima :)

Luca Lorenzon ha detto...

Ho già le mie strategie alternative: ho chiesto alla fumetteria dove passerò domattina di mettermi da parte Anni di un Futuro Passato se le è arrivato e gliene è rimasta qualche copia, sennò si passa in centro commerciale con l'edicola gestita da un tizio paraculato che ha il padre direttore della distribuzione locale. :)
E sennò prima o poi lo troverò, che diamine! ;)

Luca Lorenzon ha detto...

Trovato anni di un Futuro Passato nell'edicola del centro commerciale. :)
Non so se continuerò a prenderlo. :|
(immagino di sì, comunque non è che sia questo granché)

LUIGI BICCO ha detto...

Io sono riuscito a prendere le serie galattiche, invece. Di X-Men e affini nemmeno l'ombra. Me le procurerò alla stazione. Ma in effetti anch'io non ho un buon presentimento su Anni di un Futuro Passato. Mah. Vedremo.

Luca Lorenzon ha detto...

l'episodio che avevano pubblicato lo scorso numero di E come Estinzione era in realtà la prima parte della storia che hanno finito di pubblicare su questo: per questo mi sembrava un finale sospeso! E francamente comincia a stufarmi pure questo. Però sono solo 4-5 numeri quindi penso proprio che continuerò a prenderlo.

LUIGI BICCO ha detto...

Ah. Quindi hanno diviso il primo albo in due? L'intera miniserie dovrebbe essere di quattro numeri (QUI). In ogni caso a me non è piaciuto granché. Spero che ci ficchino anche qualcosa di interessante, perché l'albo solo per "Anni di un Futuro Passato" non è che valga proprio la candela.

Luca Lorenzon ha detto...

e per Magneto ancora meno!

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