14.1.16

Superfantaserie TV del 2016

Di cose da vedere in tv, nel 2016, ce ne sarebbero parecchie. Per la maggior parte si tratta di produzioni importanti e molte di queste variano dal fantastico alla fantascienza. Come al solito si spera, incrociando le dita, che qualcosa di interessante effettivamente venga fuori.


Una delle più promettenti sembra essere Colony, scommessa di USA Network (rete che proprio in questi giorni ha ritirato un Golden Globe per la serie Mr. Robot) che vede il tenebroso biondino di Lost, Josh Holloway, cercare di far luce sul perché improvvisamente il quartiere di Los Angeles dove vive sia stato chiuso tra mura altissime e sorvegliate da unità militari. E da lì non si può più né entrare né uscire.
Sono molto curioso di capire che aria tira dalle parti di questa serie. Le premesse sembrano buone. E tecnicamente anche il trailer promette bene.




X-Files. Dovresti sapere già tutto, visto che è una delle serie più attese dell'anno. Chris Carter, David Duchovny e Gillian Anderson tornano in tv dopo i vecchi fasti degli anni '90 in una nuova miniserie televisiva da sei episodi che rappresenta una vera e propria stagione. Promessi fiotti di alieni in divenire, nel caso gli ascolti si rivelino all'altezza delle aspettative.
X-Files si aspetta con trepidazione a prescindere, ma incrocio le dita. Ha fatto il suo tempo e lo ha fatto bene, ma per sorprendere oggi, Carter dovrebbe cambiare completamente registro. Serie tv simili, negli ultimi anni, ce ne sono state parecchie e la maggior parte si è tristemente arenata sulle becere e nebbiose rive del dimenticatoio.




Divertente e cinico il trailer di Lucifer, sfrontato e luciferino protagonista che per ora poco sembra avere a che fare con la carismatica controparte a fumetti creata da Neil Gaiman e genialmente curata da Mike Carey (sono un fan di quella serie). L'attore Tom Ellis è quindi Lucifero, che ai giorni nostri ha abbandonato l'inferno per aprire un locale a Los Angeles.
L'incipit interessante e il fatto che è una serie targata Fox, potrebbe renderla una tra le più interessanti in circolazione. Ma ovviamente non sarà così. Sguardi gigioni con gli occhi contornati dal rimmel, gente con la mania di mostrare le ali (Constantine docet) e un'atmosfera generale da comedy central, presentano piuttosto bene il target al quale è rivolta. Nel caso mi sbagliassi, sarò felicissimo di essere smentito. Ma non credo.




Per l'adattamento televisivo dell'11.22.63 di Stephen King, sembra si siano fatte le cose come si deve. Prodotta dallo stesso King e dalla Bad Robot di J.J. Abrams, la serie in dieci episodi vede tra i protagonisti James Franco e Chris Cooper. Se il libro lo hai letto, la storia la conosci. Se non la conosci: "un insegnante di inglese del Maine viaggia indietro nel tempo per impedire l'assassinio di John Fitzgerald Kennedy" (cit.: Wikipedia).
Nel trailer qui sotto traspare un sapiente uso della regia, una fotografia incantevole e delle ambientazioni molto curate. Aspetto con ansia.




Westworld è invece un prodotto HBO firmato da J.J. Abrams (sempre lui, maledetto!) e Jonathan Nolan (fratello di...). La storia ovviamente è quella concepita originariamente da Michael Crichton (già adattata sul grande schermo nel bellissimo Il Mondo dei Robot del 1976) e racconta di un avveniristico parco divertimenti chiamato appunto Westworld, dietro il quale si cela più di qualche problemino.
Eddài. Questa la si deve vedere e basta. E poi, voglio dire, Ed Harris e Anthony Hopkins nella stessa serie tv...





E guardi, signora, che glielo dico a fare? Preacher è di sicuro la serie tv più attesa da anni a questa parte. La AMC porta in scena il controverso predicatore ideato da Garth Ennis e Steve Dillon e gli dà il volto dell'attore Domimic Cooper. Hanno già affermato più volte che la storia sarà in parte diversa da quella orginale perché vogliono stupire e meravigliare anche chi l'ha già letta (e qui corna a terra, per scongiurare facili strafalcioni).
Poi c'è da dire che visto che sarà trasmessa da un canale via cavo, gli autori non si sono posti limiti e sono previste dosi massicce di violenza. A parte gli stomaci deboli, mi chiedo come si possa fare a non vederla.





Origini a fumetti anche per l'Outcast di Robert Kirkman che dopo The Walking Dead (e pure Fear the Walking Dead) porta in scena un nuovo horror basato sulla serie omonima scritta da lui per la SkyBound. Com'è, come non è, l'attore Patrick Fugit darà il volto a Kyle Barnes che dopo una vita familiare tormentata da possessioni demoniache e dopo l'incontro con il reverendo Anderson, cerca di rientrare in società e vivere una vita normale.
Il fumetto era ben scritto. Il trailer qui sotto sembra riproporre fedelmente quelle scene e quell'atmosfera. Conoscendo le altre produzioni televisive di Kirkman, non ci aspetta niente di troppo allegro. Ma ci tocca sacrificarci. Almeno per le prime puntate.



Ci sarebbe poi da parlare di un paio di produzione in fase avviata che salvo imprevisti dovrebbero vedere la luce proprio alla fine di quest'anno. Una è SS-GB, basata sul romanzo omonimo del 1978 dello scrittore inglese Len Deighton (da noi tradotto come La Grande Spia). E' in pratica la versione inglese di The Man in the High Castle. I nazisti hanno conquistato l'Inghilterra e Douglas Archer, detective di Scotland Yard interpretato da Sam Riley, si ritrova a investigare, come sai, su un omicidio che lo porterà nel cuore di una cospirazione. La versione americana non è andata benissimo. Vediamo questa inglese come butta.

L'altra è Stranger Things (titolo cambiato già due o tre volte nel corso dell'anno scorso), una nuova produzione Netflix. E poco si sa, per ora, se non che si ispira a Twin Peaks come atmosfere e ambientazioni e che desta attenzione soprattutto perché riporterà in scena come protagonista (dopo anni di comparsate) l'attrice Winona Ryder, che qui interpreta "una madre alla ricerca del figlio 12enne misteriosamente scomparso, finendo coinvolta in una storia a base di esperimenti governativi top-secret e terrificanti forze sovrannaturali".

Come dicevo, di cose ce ne sarebbero da vedere parecchie.

- - - A  G  G  I  O  R  N  A  M  E  N  T  O - - -


Nei commenti a questo posto, Patrizia segnala giustamente anche The Expanse, serie della rete via cavo SyFy ambientata duecento anni nel futuro, quando l'intero sistema stellare è stato ormai colonizzato dagli umani, coinvolti ora nelle tensioni che caratterizzano i rapporti tra la Terra, Marte e la fascia degli asteroidi. Qui il detective Josephus Miller, interpretato da Thomas Jane, e  James Holden, capitano di una nave spaziale, investigano insieme sul caso di una ragazza scomparsa.
A parte le luci e la fotografia un po' farlocche (tipiche di una certa produzione SyFy) il resto sembra davvero interessante. Vedremo.


18 commenti:

Patrizia Mandanici ha detto...

Ho visto quasi tutto il pilot di Colony e non mi ha preso granchè, forse il tema della città americana sotto semidittatura militare ormai lo vedo dappertutto, mi ha un po' stancato; gli dò una possibilità con le prossime due puntate, poi vedremo.
X-Files lo guarderò solo per la Anderson (ai tempi fui una grande fan della serie, oggi rivedendo qualche episodio...mhm, sarò cambiata io...).
Il pilot di Lucifer lo pensavo peggio - e sì, la si deve prendere come serie leggera e sopra le righe; ho letto pareri veramente pessimi su questa serie, io invece stranamente credo che la seguirò.
Aspetto con interesse 11.22.63 (ho letto il libro e mi era piaciuto - al netto di qualche lungaggine nella parte centrale). Il trailer di Preacher invece non mi dice nulla, ma vedremo. Outcast non so, il fumetto per quanto disegnato e scritto bene non mi ha interessato per il tema, ma una possibilità alla serie la darò.
Piuttosto tra le serie di sci-fi ho visto il pilot di The Expanse e mi sembra promettere bene.

Patrizia Mandanici ha detto...

Uh, andando a vedere stamattina il sito spacciatore di serie tv ho visto che hanno inserito un "Outcasts" - una serie della BBC del 2010... https://www.youtube.com/watch?v=OM_-eFLJkSE

LUIGI BICCO ha detto...
Questo commento è stato eliminato dall'autore.
LUIGI BICCO ha detto...

@ Patrizia:
The Expanse non la conoscevo. Grazie per la segnalazione, ho inserito come aggiornamento in fondo al post. Outcasts sembra parecchio interessante. Strano che non ne abbia mai sentito parlare. Nel caso tu cominciassi a vederla, fammi sapere se vale effettivamente la pena.

LUIGI BICCO ha detto...

@ Patrizia:
A proposito di The Expanse, ho scoperto che proprio l'anno scorso la Fanucci ha pubblicato il primo libro della saga alla quale si è ispirata la serie tv. Sembra interessante pure quello.

CyberLuke ha detto...

Finora, ho visto solo the Expanse, dove ho trovato zero idee, niente che non si fosse già raccontato e visto in cento altri modi e occasioni. L'ambientazione sci-fi aggiunge poco o nulla, e poi the Colony, verso il quale sono appena più tenero: almeno la curiosità di vedere qualche altro episodio mi è rimasta.
In realtà, è per Westworld che sto trattenendo il fiato, spero non faccia la fine di altri film che, serializzati, sono stati massacrati (L'Esercito delle 12 Scimmie, Limitless, Minority Report).

Marco Bertoli ha detto...

Come è piccolo il mondo… Patrizia la incontro ogni tanto al parco dove conduciamo i rispettivi cagnolini!

HO scar… ehm, mi sono procurato la prima stagione di "The Leftovers" per averne letto benissimo da qualche parte. Che me ne dite?

Patrizia Mandanici ha detto...

Ciao Marco! Di The Leftovers ho visto credo le prime 2 puntate, poi l'ho mollata - non so se ho fatto male, ci intravedevo discorsi sul spirituale-mistico di cui sono allergica. Non faccio testo, magari potrebbe interessarti.

CyberLuke ha detto...

@Marco Bertoli: Ho provato a vederla, Leftovers... giuro.
Ci ho rinunciato.
Ma so di molti a cui è piaciuta.

Marco Bertoli ha detto...

Mah, così in astratto sembrerebbe abbastanza la mia tazza di tè, ma capisco che la boiata potrebbe essere in agguato.

LUIGI BICCO ha detto...

@ Luca:
A Colony una possibilità voglio dargliela anch'io. Vediamo come va.

@ Marco:
Come sai, le serie televisive sono molto "personali". Io di Leftovers non sono andato al di là dei primi episodi. Ma non faccio testo. Magari a te potrebbe piacere. Di sicuro i primi sono interessanti.
P.S.: Salutami Patrizia di persona, quando la incontri.

@ Patrizia:
Appunto. Che poi sono più o meno gli stessi motivi per i quali non l'ho più seguita. Anche se un'opportunità in più avrei potuto dargliela.
P.S.: Salutami Marco di persona, quando lo incontri.

Jazz nel pomeriggio ha detto...

Porterò con piacere i tuoi saluti a Patrizia, purtroppo i nostri orari coincidono poco.

È strano come in questo momento in cui tutto, dall'arte alla musica ai rapporti umani, ci arriva così smateriato; in cui perfino le identità, ontologiche, nazionali, di genere, si mostrano sottili e fluide, basti un semplice accenno a questioni 'spirituali' a far scappare tanti a gambe levate… :-)

Patrizia Mandanici ha detto...

Jazz ma sei Marco?!
Comunque non so cosa c'entri l'esistenza di una società smaterializzata con le tematiche spirituali :)

LUIGI BICCO ha detto...

@ Marco:
In realtà non mi danno fastidio le tematiche "spirituali". Anzi. Devono solo essere trattate un po' a modino. Di quelle facilone di un certo tipo, invece, ne facciamo volentieri a meno.
P.S.: Tu dici che porterai i tuoi saluti a Patrizia, Patrizia interviene sotto chiedendoti se sei Marco e io rispondo a Patrizia nel commento qui sotto. Sembra il paradosso del gatto di Schrödinger :)

@ Patrizia:
Proprio lui, Marco Bertoli (scusa, ma dovevo risponderti qualcosa per dimostrare il paradosso di cui sopra).

Marco Bertoli ha detto...

@Luigi: Ah, sono molto d'accordo con te.

@Patrizia, sono io il jazz!

Al di là della materia o non c'è niente, come molti credono, oppure qualcosa dovrà pur esserci. Forse è la parola spirito che, per un certo abuso, fa specie?

Patrizia Mandanici ha detto...

Ok, grazie a entrambi!, le personalità multiple confondono :)
Aldilà di cosa è o no spirito, spirituale, ecc. io penso che anche la "smaterialità" del mondo moderno è fatta di cose create dall'uomo - pixel, programmi, app, computer, e cose con cui noi stiamo comunicando in questo momento. Ci sono server molto concreti (che consumano energia) che rendono molto materiale questa vita virtuale, che senza di essi non esisterebbe.
Nella serie tv in questione intravedevo temi che riguardano la spiritualità, le sette, le religioni in senso lato: tutte cose che non è che mi spaventino, semplicemente non mi interessano. Non so cosa sia lo "spirito" - e sì, non sono credente.

Vlao ha detto...

Beh di carne al fuoco ce n'è abbastanza direi.

Tra tutte mi incuriosisce di più Colony e 11.22.63
Speriamo bene

LUIGI BICCO ha detto...

@ Vlao:
Bisognerebbe solo avere il tempo di guardarle tutte.
Avercelo, appunto.

Ma poi anche no, eh :)

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