20.12.15

BÆBEL


Creato nell'ottobre scorso durante una giornata presso il Room & Board di Brooklyn da Gregor Weichbrodt, BÆBEL nasce dalle singole schede per il montaggio dei mobili Ikea (che anche tu che leggi, chiunque tu sia, conosci bene), mescolate e rinumerate per formare un unico, monolitico manuale d'istruzioni di circa 700 pagine. Julia Pelta Feldman, direttrice di Room & Board, ne ha parlato così:
"Il nome di BÆBEL suggerisce un'ambizione sconcertante - e se hai seguito le istruzioni Ikea e assemblato il tutto in un unico mobile, che cosa potrebbe essere se non una torre per Dio? - e rappresenta di una promessa di comprensione universale: il potere di Ikea si basa sulla comunicazione tra le varie lingue, ecco perché nei suoi manuali, a corredo delle eleganti immagini, è assente la parola in ogni sua forma."
Ma perché, ti chiederai. Me lo chiedo anch'io. Presumo sia un po' come quando tre o quattro anni fa stamparono tutte le pagine di Wikipedia facendone venir fuori non so quanti tomi da mille pagine l'uno. Anche se il perché sfugge, il progetto sembra divertente. A me ha fatto ridere.


Weichbrodt ha realizzato il progetto sotto creative commons, quindi puoi scaricarne 300 pagine in PDF QUI o comprare il libro QUI nella sua versione cartacea (formato: 21,6x28 cm, 686 pp, Copertina morbida, rilegato, bianco e nero, 1,93 kg di peso, prezzo: 17,49 euro IVA esclusa).

Bòh.



6 commenti:

Chendi ha detto...

Sì, effettivamente, mancava un libro come questo. Anzi mancava un altro libro visto quanti se ne stampano. I diritti vanno all’IKEA? Buona fortuna.

La firma cangiante ha detto...

Mi viene in mente la parola bislacco.

Luca Lorenzon ha detto...

Una declinazione del Libro d'Artista, in fondo. Non molto creativo, però, se visto in quest'ottica.

LUIGI BICCO ha detto...

@ Chendi:
Non credo sia nato per finire nei normali canali distribuiti. Non lo trovi in libreria, insomma. E' concepito in uno studio d'arte, presumo che concettualmente voglia esprimere altro. Poi di carta ne hanno usata tanta, è vero. E non credo che i diritti andranno all'Ikea :)

@ Dario:
E' un termine che viene facile, a pensarci.

@ Luca:
Esattamente. E credo lo si possa guardare da un'ottica prettamente "popolare". Quelle pagine sono comunque passate per le mani di tutti (o quasi tutti, insomma).

CyberLuke ha detto...

Mi sa che non ho capito di che si tratta.
Hanno ricomposto le istruzioni Ikea per creare un unico, finale, ubermobile?
O cosa?

LUIGI BICCO ha detto...

Non credo. Sarebbe stato molto più figo. Credo abbiano messo insieme tutte le schede in modo da avere un unico grande omnibus per tutti gli aspiranti montatori Ikea :)

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