27.11.15

Ultima Fermata: Alaska

In questo post del mese scorso, ti ho parlato dei "docu-reality" che ho il coraggio di guardare più spesso. Mancava il primo in classifica, ricordi? Se metti insieme la mia particolare predisposizione per il clima freddo (che è più una naturale avversione per quello caldo) e la mia sonnacchiosa passione per certi treni (non te ne ho mai parlato, ma prima o poi lo farò), la scelta del vincitore era quasi (QUASI) obbligata.


Railroad Alaska, titolo italiano: Ultima Fermata: Alaska (accompagnato dal sottotitolo "La dura vita di chi vive e lavora ai confini del mondo") è una meravigliosa serie prodotta da Discovery Channel e ambientata appunto nell'estremo nord degli Stati Uniti. Segue le vicende della vera ARR (Alaska RailRoad, appunto), ferrovia di classe II che si estende per una lunghezza complessiva di circa 800 chilometri, dalla città di Seward a quella di Whitter, passando per Fairbanks e Anchorage.


E' l'unico tratto ferroviario della zona, fondamentale per l'intero Stato perché è l'unico modo per portare merci e passeggeri da un estremo all'altro del territorio. Senza questa tratta ferrata, l'Alaska si ferma. Da lì passa qualsiasi cosa: dai prodotti alimentari a quelli chimici, dalle medicine agli armamenti.
"L’Alaska è una terra immensa e piena di fascino, che tuttavia sa essere anche molto inospitale, soprattutto per via delle condizioni metereologiche estreme. Qui vivono e lavorano uomini (ingegneri e operai) la cui vita è dedicata a fare funzionare il sistema ferroviario dello Stato.  Ma il gelo, le valanghe e le tempeste di ghiaccio rappresentano ostacoli spesso insormontabili e potenzialmente letali."

La serie in questione (per ora due stagioni da sei e 10 episodi e una terza in preparazione, sembra) segue appunto le vicende di questa squadra di ferrovieri alle prese "con la dura lotta contro il tempo e le insidie del territorio per garantire i servizi essenziali allo Stato". Si tratta di affrontare ghiacciai, nodi di scambio congelati e guasti ai binari.

Ma un disservizio sulla linea, vuol dire anche abbandonare a se stesse molte persone del luogo. Contemporaneamente, infatti, la serie segue anche le personalissime vicende degli abitanti della zona che hanno deciso di vivere nei solitari boschi limitrofi.


E tu ci crederesti che io ne ho fatto una malattia, per questa serie? Guardo le desolate lande innevate dell'Alaska e mi sento a casa, seguo le insidie dei ferrovieri e rimango a bocca aperta. E' proprio un altro mondo, lontano anni luce dal nostro.
Tanto per dire: una mattina d'inverno qualcuno alla ferrovia si sveglia e si rende conto che ha nevicato troppo. Che se il treno passa in un certo punto, potrebbe finire sotto una valanga. E allora niente, prendi l'obice e spariamo un paio di colpi alla montagna, và. Ma dico davvero, non scherzo. Questi tipi prendono l'obice e sparano alla montagna per creare una valanga per poi ripulire il tutto e far passare tranquillamente il treno. E lo fanno con la stessa leggerezza e disinvoltura che ci metterei io a spostare un po' di neve dal parabrezza dell'auto.


Ma Ultima Fermata: Alaska è in grado di attaccarmi alla poltrona anche perché sono letteralmente innamorato, non chiedermene il motivo, delle locomotive SD70Mac della Electro-Motive Diesel (si, proprio quella blu e gialla che vedi nelle varie foto qui sopra), all'opera anche sull'immensa Union Pacific statunitense. Stiamo parlando di un bestione da 4000 cavalli che lì in Alaska di solito utilizzano a due alla volta, una dietro l'altra in capo al treno. O anche tre, due davanti e una in coda. Questo perché alcuni convogli di trasporto merci, superano il chilometro.

Se ti interessa, ritieniti una personcina fortunata. Sappi infatti che gli episodi di RaiRoad Alaska sono tutti liberamente visibili in streaming (e gentilmente doppiati in italiano) sul sito D-Play del canale D-Max.
Li trovi tutti QUI. Fatti una cultura.



6 commenti:

La firma cangiante ha detto...

Mai sentito nominare. Incredibile. Quindi da noi l'ha passato DMax?

Sai che mi sembra molto interessante, potrebbe piacere anche a me :)

CyberLuke ha detto...

Eh, bello di nicchia questo!
Non dirò "tutti tu li trovi", però... ;)

Paolo Lucciola ha detto...

Che belloooooo!!!! Ho visto la prima puntata e rivedere il tunnel di Whittier è stato emozionante (anche le auto passano di lì, c'è un semaforo a smistare il traffico). Anche se io ci sono stato d'estate qualche anno fa e non in pieno inverno. Me la vedrò tutta questa serie :-)

LUIGI BICCO ha detto...

@ Dario:
L'hanno passato su D-Max, si, ma ad orari desueti. Comunque fatti sotto e guardateli tutti sul sito, all'indirizzo che ho linkato alla fine del post.

@ Luca:
L'ho "trovato" durante una delle mie notti insonni. In quelle notti lì, di roba strana ne trovi parecchia :)

@ Paolo:
Che invidia, Paolo. Piacerebbe anche a me passare da quei posti, prima o poi. Intanto me li guardo in questa serie. E ogni tanto passano anche "Alaska: Le regine dell'oro", ma quello è un po' noiosetto :)

Paolo Lucciola ha detto...

Se ti fa piacere qui (http://wp.me/pfcu4-2oX) ho scritto un breve diario del mio viaggio - sai, la vita è imprevedibile e magari il tuo sogno si realizzerà quando meno te lo aspetti! Manca la neve che si vede così copiosa nella serie, visto che ci sono stato d'estate, ma c'è tanta natura: monti, ghiacciai ed orsi greezly 😃

LUIGI BICCO ha detto...

Bellissimo, Paolo. Il tuo "reportage" e le foto a corredo, intendo. Complimenti davvero. Lo leggerò molto volentieri. C'è poca neve, in effetti, ma per il resto... :)

LinkWithin

Related Posts Plugin for WordPress, Blogger...