24.9.15

Doctor Who, la seconda stagione (si, dai, quella del 2006 con David Tennat)


Alla fine ce l'ho fatta. Tra tante cose da vedere e rivedere, ci ho ficcato di mezzo anche la seconda stagione di Doctor Who.
Dopo la prima, guascona e casalinga (e della quale ti ho ampiamente parlato qui), la seconda vede un cambio al vertice. Com'è ormai tradizione consolidata, l'ultimo dei Time Lord esistenti è ciclicamente destinato a "rigenerarsi" in una nuova forma. Cambiamento solo di tipo fisico dove nell'episodio The Christmas Invasion (tradizionale speciale natalizio che va in onda a cavallo delle varie stagioni) l'interprete Christopher Ecclestone lascia campo libero allo scozzese David Tennant, istrionico attore televisivo e teatrale con la classica gavetta shakespeariana alle spalle.

Sia chiaro, questa seconda stagione rimane guascona e divertente come la prima, ma un pelo sopra in quanto a dramma e idee. Se il budget risicato all'osso e l'atmosfera da tv dei ragazzi sono quasi (QUASI) sempre quelle, c'è da dire che la maggior parte dei concept risulta interessante e offre decisamente più di uno spunto originale.

E' il caso, tanto per dire, di Finestre nel Tempo (ep. 04) dove il Dottore attera su un'astronave abbandonata nel 51° secolo che sembra condividere alcuni "spazi" con la corte di Parigi di inizio '700.
O della storia in due parti (ep. 5-6) dedicata ai Cybermen (che CyberUomini non si può proprio sentire, porta pazienza), dove il protagonista finisce in una dimensione alternativa che assisterà all'ascesa di potenti e crudeli automi, simili all'Iron Man di prima maniera.

Iron Ma I Cyberuomini, mén.

O ancora come in La Trasmittente (ep. 7), ispirato a temi orwelliani, dove un'entità aliena cerca di soggiogare una realtà parallela (in una Londra simile alla nostra, ma negli anni '50) tramite l'avvento della tv.
O il doppio episodio L'Abisso di Satana (ep. 8-9), dove i temi si tingono decisamente di nero e si riflette sulla nascita della religione dei popoli e sulle figure cardine che spesso restano invariate dall'una all'altra (chi è Satana? E' quel Satana che tutti conoscono o quello intrappolato in un asteroide ai confini dell'universo a ridosso di un gigantesco buco nero?).
Bello anche La Disegnatrice (ep. 11) dove una particolare identità aliena si impossessa di una bambina capace di intrappolare le persone in un limbo, dopo averle disegnate su un foglio di carta.

Il buon Dottore scopre le vere sembianze di Satana (e che sarà mai?).

Da sottolineare infine anche il doppio episodio che chiude la stagione, L'Esercito dei Fantasmi (ep. 12-13) che ha meriti e demeriti, ma tra i primi gli va sicuramente riconosciuto quello di essere testimone della fine della collaborazione con Rose Tyler, la bionda e rotondetta spalla del Dottore per due intere stagioni. Non di morte si parla, ma di una quanto mai toccante parte dove il Dottore e Rose cercano di riportare alla luce i veri sentimenti che provano l'uno per l'altra e dove l'attrice Billie Piper tocca indubbiamente il suo picco più alto in quanto a intensità recitativa (forse anche per via del fatto che stava davvero lasciando la serie in altrui mani).

Bye bye, Billie. E un po' dispiace anche a me, via.

Qualche caduta di stile non manca (non sia mai) e mi spiace constatare che ancora una volta la cosa è da appuntare soprattutto agli episodi scritti da Russell T. Davies (quest'uomo proprio non ce la fa a non metterci di mezzo della gommapiuma). Lampante come nel caso di Sulle tracce del Mito (ep. 10), che pur partendo da un interessante presupposto, finisce poi a tarallucci e vino, con un mostro in stile Power Rangers e un finalino di coda davvero agghiacciante in quanto a stupidità.
O come nel summenzionato doppio episodio che chiude la stagione (sempre opera di Davies) che vede tanta bella carne al fuoco, ma anche un confronto tra razze avverse, i Cybermen e i Dalek, che in modo più giggione davvero non poteva essere realizzato.

La Guerra delle Armatu Cybermen vs. Dalek (volevo metterti l'alieno terrificante
alla fine dell'episodio 10, ma niente, non ce la faccio proprio).

Conclusioni: per quanto alcune pecche rimangano ben evidenti, questa seconda stagione porta con sé tanti imput interessanti, impreziosita anche da un attore, David Tennant, che per quanto sia costretto a recitare una parte pazzerella ma ben delineata, è riuscito a mettere bene dove poteva il proprio mestiere e tutta la propria simpatia. Ed è benedetta dalla scrittura brillante di alcuni autori. Non tutti, ripeto, ma in particolare Steven Moffat, Mark Gatiss e Matt Jones.

Insomma, la seconda stagione del "Docta Huuu" (come recitano i trailer originali) è molto meglio della prima e conferma la prima regola per gli appassionati del viandante spazio-temporale per eccellenza: scendere a compromessi e sorbirsi cosine un po' così (sempre meno, grazie a Dio), alternandole però a delle lucide schegge di genuinissima fantasia.

E adesso, con calma, via verso la terza.

12 commenti:

J_D_La_Rue_67 ha detto...

Tennant dopo tutto è stato il miglior Dr. della nuova "incarnazione".
E alla fine anche Rose con quel finale romanticone e il suo tema musicale ha fatto la sua bellissima figura...
A me è piaciuto molto quando ricompare Sarah Jane del 4. Dottore (che amavo da bambino)e il suo confronto con Rose. Molto intelligente.
Ma tutta la run di Tennant aveva una sua aria scanzonata/drammatica che poi si è perduta...
A memoria, bella la puntata dove Rose si "perplime" quando nel futuro gli mostrano il video di "Tainted Love" descrivendolo come una delle "più alte vette musicali del 20. secolo" - E quella dove sullo schermo della astronave passeggeri passa un vecchio video di Raffaella Carrà che canta "a far l'amore comincia tu" in inglese...
Le piccole cose per cui valeva la pena di vedere il Dottore.
Ciò non toglie che per me il migliore episodio singolo resta quello di Van Gogh...

Andrea87 ha detto...

e così ti piacciono gli episodi scritti da Moffat?

bene, arriva alla S05 in poi, quando diventa il caposceneggiatore e rimpiangerai gli anni di Davies xD

CyberLuke ha detto...

Mi sono visto quasi tutta la stagione con Ecclestone, non so come si colloca cronologicamente rispetto quella di cui parli, e l'abbandonai perché la trovai un po' infantile (so che ci sono legioni di fans che sarebbero pronti a farmi la pelle per quest'affermazione, ma tant'è).
Ma, a sentire le brevi sinossi che fai di alcuni episodi, mi verrebbe proprio voglia di vederli... forse dovrei "caparmeli" dal mazzo, chissà.

LUIGI BICCO ha detto...

@ JD:
Da più parti mi è arrivata voce che Tennant sia fino ad ora la migliore incarnazione del Dottore. Vedremo. Ammetto di essermi perso il particolare di Raffaella Carrà. O presumo faccia sia compresa in una delle stagioni successive a questa.

@ Andrea87:
Guarda, pensare ora di dover rimpiangere Davies poi, suona come una mezza bestemmia. Anche se devo ammettere che in questi giorni, guardando la terza, mi sono reso conto che per la maggior parte degli episodi è farina del suo sacco e che un paio, all'inizio, sembra averli imbroccati. Vedremo :)

@ Luca:
Quella con Ecclestone è la prima del nuovo corso. Quella di cui parlo in questo post è quella immediatamente successiva. Se Prova a "caparti" qualche episodio di questa seconda, si, che non si sa mai ;)

Andrea87 ha detto...

il "problema" di moffat è che è un grande sceneggiatore genialissimo per una singola storia (es: the girl in the fireplace, the empty children... presto vedrai la biblioteca con l'esordio di River Song e "Don't Blink" con i nuovi nemici del dottore!) in una stagione gestita da altri. Ma quando poi diventa caposceneggiatore tenta di tenere alto l'interesse con un sacco di trovate strambe che alla lunga ti fanno passare la voglia (la stagione 6 *burp*).

se mi permetti il paragone, Moffat è un numero 10 in una squadra di calcio che da fantasia e colpi estemporanei non previsti dallo schema (che sarebbe invece Davies). Ma non si può giocare con 11 fantasisti, è troppo assurdo!

Però forse parlo così perchè non mi sono mai ripreso dal finale della S02... RRRROSUCCIA! :( :( :(


sulla questione dottori: ten-nant è stato il più intenso e tormentato in fondo (vedi l'acqua di marte, penultimo episodio in cui appare), che rendeva bene il personaggio del dottore in una serie "seria" anni 2000 e continuava l'impostazione di nine/Ecclestone, ovvero l'ultimo della sua razza, un potere enorme e non poterlo usare fino in fondo, senso di colpa per essere l'unico sopravvissuto alla grande guerra del tempo contro i Dalek (vedi l'episodio della S01 quando reincontra la prima volta l'ultimo Dalek, anche se non era vero...), ecc...

poi venne eleven/Smith, ma complice il cambiamento di caposceneggiatore, la serie vira più su toni farseschi e sulle trovate ad effetto (il suo cazzo di fez e il suo cazzo di farfallino!). Smith però ha la companion più gnocca, ma anche la più figa di legno... grrr! che rabbia, fanservice a zero proprio :(

Infine c'è twelve/Capaldi... che IMHO tecnicamente è il miglior dottore visto dal rilancio, una interpretazione a metà tra lo strambo e il serio, ma sconta pure lui sceneggiature non all'altezza (nella prima e finora unica stagione interpretata quante volte si è ritrovato a scombattere con dei bambini? BASTA!)

J_D_La_Rue_67 ha detto...

Per me Smith è un mezzo pelino sotto Tennant ma proprio perchè sono d'accordo con Andrea87 su Moffat-Davies, Tennant vince.
Capaldi... devo ancora vederlo. E comunque, più medito la nuova "vita" del dottore, e più amo ricordare Tom Baker.

Raffa: https://www.youtube.com/watch?v=BGGim-tsILo
Impagabili le facce dei passeggeri: "Fatela fini'!" Grazie, cacciavite sonico.

Andrea87 ha detto...

@JD: SPOILEEEEEERRRRRRRR! (CIT.) è tra gli ultimi della 4^ stagione!!!

Non tanto per la carrà, eh, ma per chi compare in quegli schermi che il povero padrone di casa non immagina affatto possa ricomparire :P

LUIGI BICCO ha detto...

@ Andrea:
Il tuo discorso è molto tecnico. Non posso confermare perché, allo stato attuale ho visto solo le prime due stagioni, parte della terza e, all'epoca, alcuni sporadici episodi della quinta e dell'ottava che hanno passato su Rai4.
Me ne farò un'idea poco alla volta e tornerò a leggere il tuo commento al momento opportuno.
P.S.: Non ho ancora visto il video segnalato da JD, quindi grazie per l'avviso di spoiler :)

@ JD:
Ecco, io delle vecchie serie del Dottore ho visto davvero pochissimo. Sarà perché non le ho vissute all'epoca della prima visione, ma a guardarle oggi sembrano davvero tanto, troppo "casalinghe". Dopodiché è anche vero che in tanti parlano bene di Tom Baker in quel ruolo e un motivo ci sarà.

J_D_La_Rue_67 ha detto...

Ma noo... nel video che ho segnalato io non c'è QUELLO schermo... a meno che io non sia completamente rincoglionito (e ci sta), o di riffa o di raffa, si vede solo la Raffa... :-D
Comunque starò attento agli SPOILEEERRRRR d'ora in poi... non era intenzionale, avevo capito che avesse già visto tutto... lo dico giusto per non farci la figura del lupo cattivo.
Sì Tom Baker per me è il "primo" dottore... e Sarah Jane la compagna del mio cuore... questo conta.

LUIGI BICCO ha detto...

@ JD:
No problem, tranquillo ;)
Ricordo Sarah Jane (e il cane robot K-9) solo ed esclusivamente per l'episodio di questa seconda stagione che citi anche tu.L'idea era carina, comunque.

La firma cangiante ha detto...

Anche per me Tennant rimane il miglior Dottore, comunque penso che per Doctor Who i problemi, dove ci sono, arrivino in fase di scrittura, tutti gli attori che hanno interpretato il Dottore, chi più chi meno, sono stati all'altezza del compito. Nonostante l'ultima stagione con Peter Capaldi sia stata per me la meno interessante ammetto tranquillamente, pur essendomi affezionato a Smith, che il problema non sta nel nuovo Dottore.

LUIGI BICCO ha detto...

@ Dario:
Facile per voi che avete già visto tutto sciorinare come se nulla fosse volti, personaggi ed episodi :)
Io sono alla terza e fino ad ora l'impressione è di crescita. Per quanto riguarda la scrittura, immagino sia uno dei problemi di punta di produzioni come questa (e non solo). Mi rincuora insomma che di mezzo ci troverò le serie di Smith che, a sentire voi, sembrano essere alcune delle serie più interessanti dell'intera saga (cosa confermata da qualche sporadico episodio visto all'epoca su Rai 4).

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