24.7.15

Di Lanciostory Maxi e di consigli sincerissimi senza l'ombra del sarcasmo

Ho sempre apprezzato l'Eura/Aurea. Non ho mai celato la mia ammirazione per quel colosso editoriale piccino picciò che già in anni insospettabili riuscì a portare in Italia una ricca varietà d'offerta a fumetti, tra quelli argentini e quelli d'oltralpe, che ancora oggi fa gola a qualunque appassionato lettore. Tanti gusti diversi, insomma, un po' in bianco e nero, un po' a colori.

Solo che non ho mai celato nemmeno il lento disamoramento che nel corso degli anni si è rivelato inevitabile, soprattutto per via di quella perenne sensazione di occasioni sprecate, una di fila all'altra, senza sosta.
Da un lato c'è un meraviglioso (ricco e grande) forziere zeppo di tesori, dall'altro  c'è un pirata che prende solo le monete più pregiate accatastando in un angolo il resto dei monili (gioielli grezzi, opali, gemme e smeraldi) quasi non sapendo che farsene.

Facile parlarne, dirai tu. NON sei un editore. E NON sei nemmeno un addetto ai lavori. Sei un lettore e un appassionato da oltre trent'anni, ma non basta. Non sei mai stato uno di quegli indemoniati detrattori a tutti costi pronti ad inveire contro l'editore romano (anzi), ma non basta nemmeno questo.

E adesso ecco una nuova storia da raccontare. Qualche mese fa si diceva in giro che gli storici settimanali Lanciostory e Skorpio avrebbero subito una radicale revisione editoriale. Avrebbero raccolto per ogni numero cicli completi o mezzi cicli, in modo da chiudere le varie storie in pochi numeri. Ora se ne sono usciti con le versioni MAXI. Hanno cominciato con Lanciostory, in edicola da pochi giorni, e proseguiranno poi anche con Skorpio (sembra).


Si tratta di un albo mensile da cento pagine a colori che, a differenza dei cugini settimanali, propone in un formato bello ampio (19x27 cm) tutti i classici che la Eurea/Aurea ha pubblicato nel corso dell'ultimo quarantennio. Una sorta di ristampa ragionata, insomma, che per ora prevede solo historietas (made in Argentina, per te che non te ne intendi) e una punta di fumetto jugoslavo.
Non so se questa nuova incarnazione andrà a sostuire quell'idea di rivedere i settimanali o se fa parte di un progetto a sé. Fatto sta che l'ho trovato un azzardo (una palese novità) da parte di un editore che da anni era ormai abituato a muoversi appena sopra il pelo dell'acqua. Ho apprezzato la cosa, insomma e, come tante altre volte, non ho fatto mancare il mio sostegno all'Aurea correndo in edicola ad acquistare l'oggetto della nuova iniziativa.

Il numero d'esordio di Lanciostory Maxi si lascia desiderare per l'ampio formato di cui sopra, per un prezzo che al giorno d'oggi chiamare competitivo è poco, ma soprattutto per i nomi degli autori coinvolti. Tra gli altri, Carlos Trillo, Domingo Mandrafina, Ray Collins, Juan Zanotto, Quique Alcatena, Carlos Roume. Ha il pregio di contenere la bella saga di Yor il Cacciatore e quella de I Partigiani (addirittura inedita, in Italia), veri piatti forti in un menù che per il resto comprende singole storie brevi.


Bellissimo anche l'approfondimento storico legato alla serie I Partigiani e la rubrica Nuvolette Bis dove in questo caso il buon Luca Raffaelli riprende una vecchia intervista al compianto Carlos Trillo.
E i nomi grossi comunque (come noterai dalle copertine dei numeri 2 e 3 qui sotto) non mancheranno nemmeno nelle prossime uscite: Lito Fernandez, Garcia Seijas, Guillermo Saccomanno.
Cose buone e saporite come solo chi ha a disposizione quel forziere di cui sopra ti può offrire, insomma.
I Partigiani: Settore F-4
I Partigiani: Settore F-4
I Partigiani: Settore F-4


Poi però ci sono i soliti, immancabili difetti. Non te li sto a citare tutti perché sul sito Comicus, Giovanni La Mantia (QUI) ha già realizzato una succinta ma impeccabile analisi dell'albo (come contenuto e come contenitore).
Mi preme solo sottolineare ulteriormente quelli che agli occhi di tutti appaiono davvero "inspiegabili", a partire dalla scritta sbagliata della propria azienda in copertina (questo perché non si ha un vero e proprio logo e c'è qualcuno da qualche parte che ogni volta lo riscrive digitandolo su una tastiera). Editoriale "Aurea" diventa quindi "Auea", ma non è un problema. Forse un piccolo danno per te, azienda, ma neanche tanto. Ci metterai le pezze dal secondo numero, sono sicuro.

Ecco quindi una serie di consigli che nascono con tutti i più buoni propositi del mondo e che NON sono macchiati dall'ombra del sarcasmo:

- Continuano a mancare i riferimenti delle varie storie. Quando sono state publicate per la prima volta dall'Eura? A quando risalgono originariamente quelle storie? I tuoi lettori te lo stanno chiedendo da anni attraverso la posta ordinaria, sui forum, via mail e su facebook. E' probabile che valga la pena, prima o poi, che tu prenda davvero in considerazione questa cosa.

- Smetti di gridare a tutti i costi in copertina (e con mille acidissimi colori diversi) i nomi delle storie, degli autori e il fatto che all'interno ci sono "8 storie a fumetti". O almeno cerca di dare una sistemata concreta alla cosa.

- Si dovrebbe riuscire (graficamente parlando) a distaccarsi da un qualsiasi volantino che si trova sul banco della ferramenta e che generalmente si rivolge agli amanti della brucola. Rivolgiti ad una persona qualificata che possa dare una direzione unica al tutto. Non ci sarà nemmeno bisogno di sborsare cifre folli. In giro ci sono migliaia di persone del settore, chi più qualificata, chi meno, che possono darti una mano. Me compreso che faccio questo mestierie dalla bellezza di 22 anni (ecco perché ti sto tediando tanto sull'argomento). Ma io valgo quanto uno sconosciuto qualsiasi e quindi non vale. Se invece hai già qualcuno "in casa", motivalo e fagli capire che è l'ora di voltare pagina.

- Le cover che ritraggono (situazione tipo) donne pirata con camicette trasparenti, donne nude con le ali da angelo, donne scosciate che dipingono con un cagnolino al fianco o donne scosciate e basta, risultano ormai obsolete, per non tenere conto del fatto che restituiscono una percezione sbagliata del prodotto. Le cover dei primi tre numeri di Lanciostory Maxi ritraggono donne guerriero darkeggianti con le spade infilate da qualche parte (e tutte hanno in comune anche le stesse tonalità di colore). Un po' più di fantasia e passa la paura.

Abbiamo capito che si arriva da queste, però basta, che tanto di tette
dentro non ce ne trovi, al massimo due paginette di Chiara di Notte.

- Potrei sbagliarmi io, ma se cambi la carta delle pagine interne con una un po' più bianca e spessa, a costo di aumentare il prezzo di 20/30 centesimi, donerai un po' più di prestigio ai tuoi settimanali (che se lo meritano, ti ripeto) e la maggior parte dei tuoi lettori te ne sarà grata.

- Ma soprattutto (PRIMA di tutto), se proprio non si riesce a cambiate stampatore, si dovrebbe riuscire a guardare i primi fogli macchina di ogni albo che mandi in edicola in modo da evitare quei seccanti colori fuori registro e quelle terribili tavole sfocate. Per dire, non so se ho beccato una copia fallata io per l'ennesima volta (e non credo), ma la maggior parte delle tavole di Yor sono sfocate. Siamo nel 2015 e a certe cose ci si mette una pezza facilmente. Conosco gente che ha perso il lavoro, per una (UNA) pagina stampata male.

Ma niente paura. Come dicevo è tutta roba da poco. Ed è proprio per questo che probabilmente il lettore mediamente ostico digrigna i denti contro di te. Perché son tutti difetti che potresti sistemare con il minimo sforzo. Una leggera svecchiata. Anche solo un accenno, un passo alla volta. Dovrebbe essere facile come soffiare via la polvere da un mobile vecchio.
Ce la si può fare. Sono sincero, te lo giuro.

Ti ho detto tutto quello che dovevo dirti, in una sola volta. Cerca di capire che ti si vuole ancora bene. E davvero non saprei come spiegartelo meglio di così.

P.S.: Morale della favola, per te che leggi e volevi invece solo delle impressioni su Lanciostory Maxi, sappi che personalmente prenderò anche i numeri successivi, con la nutritissima speranza però che almeno parte di certi "peccatucci" possano perdersi "come lacrime nella pioggia".

4 commenti:

CREPASCOLO ha detto...

Non perderò il posto per aver digitato Auea in loco di Aurea, ma ho rischiato davvero di esser accompagnato alla porta. Me la sono cavata con un funambolico ragionamento secondo cui Auea è nome + in linea con i tempi considerato che si carotano le comete e si scoprono nuove Terre. Auea è alieno e resta impresso. Auea auea ipsilon / oooo meo amigo Charlie Brown. Non stupirti se dal prossimo numero troverai Auea dappertutto.
Sulle copertine non so darti torto. Il signor Auea vive nell'universo tasca della canzone Limiti di Caparezza. Indossa i panta a zampa e si lava i denti con Paperino's. Ad una festa aziendale era così brillo che ha infilato il mio pupazzo di Dago nel Dolce Forno.
Io cerco di spiegargli da 22 anni ormai che è il caso di studiare Mazzucchelli, Chris Ware e Dave McKean, ma per il boss le cover di John Doe di Max Carnevale erano già a ovest di Paperino's.
Cercherò di perorare la tua causa - e la mia , già che ci sono: Andrea Domestici ha nel cassetto una copertina con Platinette in armatura cimmera che duella con Predator per liberare dalle catene un clone di Carlo Cracco cosplayer della Principessa Leia nel magazzino casermaggio dei lagunari e non vedo l'ora che campeggi su di un numero di Lanciostory Maxi. Sperem. Continua a seguirci e sostenerci. Ciao.

Giulio ha detto...

Eeeeh, e questo si compra per forza!

La firma cangiante ha detto...

Preso, nonostante tutto l'occasione mi sembrava ghiotta. Vedremo, se son rose fioriranno.

LUIGI BICCO ha detto...

@ Crepascolo:
Sono sicuro che non perderai il posto per la svista in copertina :)
Tanto più che alla fin dei conti si tratta davvero di una svista vistosa (scusa il gioco di parole) ma di poco conto.

@ Giulio:
Assolutamente si. Nonostante tutto si tratta comunque di una novità succulenta. Vedremo cosa propone il menù nei prossimi numeri.

@ Dario:
L'occasione E' ghiotta. Io l'ho appena finito di leggere tutto. L'impressione generale è quella di aver letto un vecchissimo numero di Lanciostory, ma il risultato non cambia. E come dicevo a Giulio, tanto dipende dal menù. Di cose da pubblicare ne hanno e pure parecchie. Vedremo :)

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