8.6.15

Peter Mendelsund cover book


Peter Mendelsund veste i libri. Li disegna con leggiadria, amore e tanta creatività. QUI trovi il suo sito ufficiale e QUI i suoi lavori su The Book Cover Archive. Beccati questa bella gallery qui sotto.




















13 commenti:

CREPASCOLO ha detto...

Nella foto è praticamente Daniel Auteuil giovane e biondo al provino per il killer albino Silas del Codice da Vinci. Ron Howard sceglie Paul Bettany, ma Pete la prende bene e si chiude nella biblio di casa sua dopo il crepuscolo e manda a memoria e recita tutte le parti dei monaci de Il Nome della Rosa xchè qualcuno gli aveva detto - sagomaccia quel tale - che era allo studio la possibilità di un remake. Peccato perchè il lavoro tratto da Eco è uno dei pochi prodotti anni ottanta di cui non sia previsto un rifacimento. Io opterei x una combo con l'atmo di Alien 3, ma pazienza.
Pete esce a riveder le stelle qualche mese dopo. Per errore si era chiuso dentro e la domestica filipppina era appena appena tornata a casa x uno sposalizio. E' sopravvissuto mangiando l'opera omnia di Dard con le cover di Iacono. Nessuno ne uscirebbe indenne. Giura sulla costoletta di un omnibus di Poirot con cover di Pinter e tutto smangiucchiato che passerà il resto della sua vita a rivestire la parola. Bravo.

sartoris ha detto...

Grandioso. Magari trovassimo nella editoria nostrana tanto ardimento grafico. (Anche se qualcosa di buono negli ultimi anni lo abbiamo avuto. E non mi riferisco solo alla benemerita isbn - alice era ed è illustratrice di gran valore, c'è lo siamo detti spesso)

CyberLuke ha detto...

Una gran classe e un talento straordinario.
È vero, da noi robe simili ancora non si vedono, ma devo dire che qualche passo in avanti l'abbiamo fatto.
Anche se continua a vigere (anche nell'editoria, o dovrei dire soprattutto?) la regola "meno costa, meglio è", quindi a fronte di un'immagine di Stock comprata per cinquanta euro e un'illustrazione o un progetto grafico da trecentocinquanta, che te lo dico a fare chi vince.

LUIGI BICCO ha detto...

@ Crepascolo:
Ora che ci penso, dovresti inaugurare un blog di fan fiction dove gli altri ti suggeriscono ambientazioni e personaggi e tu ci devi mettere una pezza :D

@ Omar:
Io qualcuno di ardimentoso l'ho conosciuto. Purtroppo le idee buone ci sono. Il coraggio (se proprio dobbiamo parlare di "coraggio") deve averlo chi le progetta, le copertine, ma soprattutto chi le pubblica. Di persone brave a fare copertine, in Italia ce ne sono parecchie. Di editori bravi a pubblicarle, molti meno. E ne abbiamo gà parlato, si, rispetto a dieci anni fa, oggi ci si muove un po' meglio (grazie a dio). Ma visto il periodo disastroso in cui versa l'editoria, non so proprio chi abbia voglia di fare ulteriori passi in tal senso.

@ Luca:
Quella regola c'è e sempre ci sarà, immagino. Anzi. Rispetto solo ad una cinquina di anni fa, il prodotto finito deve costare ancora meno del meno. Ma devo dire di aver sentito anche di casi dove, al contrario, colossi editoriali di un certo tipo sono arrivati a finanziare con tante centinaia di euro delle copertine che se le potevano anche risparmiare. Tra i due non so chi è peggio. Una mezza misura mai? :)

La firma cangiante ha detto...

Davvero, davvero belli e interessanti. Ma mi segnalate quali sono i passi avanti fatti qui da noi con qualche esempio, così vado a guardarmi anche quelli?

Gripa ha detto...

Un ampio e raffinato sguardo creativo.
Bravo peter.
Inoltre, anche un ottimo esempio
di un'editoria che ha fiducia nella bellezza.

...un atteggiamento che sembra inizi ad emergere
anche da noi.

LUIGI BICCO ha detto...

A parte Alice Beniero citata da Omar (art director per le ormai defunte edizioni ISBN), tra quelli coraggiosi posso citarti di sicuro lo studio milanese The World of Dot della Leoneschi e Iacopo Bruno, Ifix Design di Maurizio Ceccato, lo studio di Riccardo Falcinelli (l'art director di Minimum Fax all'epoca delle mie collaborazioni) e pure Giacomo Callo, autore di centinaia di cover per Mondadori (QUI trovi una bella intervista).
Alcuni di loro lavorano in modo molto creativo, altri risultano più classici ma il buon gusto è innegabile. Di sicuro si tratta dell'avanguardia nostrana.

Gripa ha detto...

Ops! Bravo (P)eter.

LUIGI BICCO ha detto...

E meno male. Era anche ora che emergesse, caro (A)lessandro ;)

La firma cangiante ha detto...

Grazie mille per le dritte, appena posso andrò a spulciare.

LUIGI BICCO ha detto...

Prego ;)

CyberLuke ha detto...

@la Firma Cangiante: ne parlai anch'io, qui.

LUIGI BICCO ha detto...

@ Luca:
Me lo ricordo benissimo, quel post. Proprio per via del contrasto tra le cover italiane e quelle estere :)
P.S.: E comunque era il 2011, eh, e son già passati quattro anni. Il tempo passa, checcazzo.

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