5.12.14

ROM the Spaceknight


Forse ti ho già detto che certe riviste della Comic Art, all'epoca, erano tra le mie preferite. Tra queste, naturalmente, c'era anche All American Comics. Quello che potresti non sapere, però, e forse nemmeno immaginare, è che in particolare la serie dedicata a ROM the Spaceknight era entrata a pieno diritto nelle mie grazie (e lo so, a provare simpatia per questo personaggio, in Italia saremo in tutto una decina).

Una manciata di annetti fa, qui, mi era già capitato di parlarti delle sue origini e di come fosse nato prima come un giocattolo per bambini, disegnato dal designer Bing McCoy e distribuito negli anni '70 dalla Parker Brothers, e di come si sia guadagnato poi le attenzioni della Marvel con una serie a fumetti ideata da Bill Mantlo e Sal Buscema e durata la bellezza di 75 numeri (dal dicembre 1979 al febbraio 1986), più 4 Annual e un certo numero di comparsate su altre serie (su tutte: Incredible Hulk, Marvel Two-in-One, Power Man and Iron Fist, Dottor Strange, Fantastici 4, X-Men e via discorrendo). Taccio volentieri poi sul fatto che nel 2000 la Marvel cercò di riportare in vita il mondo dei Cavalieri Spaziali in una miniserie da 5 numeri intitolata semplicemente Spaceknights (Fourth Generation).

ROM Spaceknight #1 (dicembre 1979)

In Italia, purtroppo, non siamo riusciti a leggere nemmeno la metà dell'intera serie regolare di cui sopra, lasciando del tutto inediti anche i due "prestigiosi" story arc firmati dalle matite del grande Steve Ditko (inchiostrato da Brett Breeding). ROM (lo scrivo tutto maiuscolo perché è una sigla: "Ready Only Memory") comiciò infatti la sua corsa su AAC a partire dal numero 9 e comparve sulla rivista in questione (sui numeri 9-12, 13-14, 22-23, 26-27, 31-36, 38-45, 47-51) fino alla pubblicazione del suo 33° albo originale.

Le quattro cover di All American Comics con ROM protagonista.

Originario del pianeta Galador, il Cavaliere Spaziale ROM nasce per far fronte all'invasione aliena del suo pianeta natale da parte di una violenta popolazione aliena chiamata Dire Wraiths (gli Spettri, in italiano). In realtà gli SpaceKnights sono composti da volontari che il proprio consiglio planetario ha trasformato in potentissimi cyborg e che ha fornito di una micidiale arma, il neutralizzatore, mortale per ogni forma di vita e capace di bandire gli Spettri per sempre in una dimensione alternativa chiamata Limbo. Per una serie di motivi, in seguito, la battaglia tra Rom e gli Spettri si sposterà inesorabilmente sulla Terra.

Un simpatico appartenente alla razza Dire Wraiths visto da John Byrne.

Atterrato nei pressi della cittadina immaginaria di Clairton, nel West Virginia, ROM incontrerà una ragazza, Brandy Clark, e il suo compagno Steve Jackson. I due prenderanno a cuore la sorte dell'eroe in armatura aiutandolo nella sua annosa caccia agli Spettri e nascondendolo allo stesso tempo agli occhi indiscreti dei propri compaesani (che avranno poi tutto il tempo di rendersi conto di quanto eroiche siano invece le gesta di ROM, cercando di mettere a tacere a loro volta le voci sulla sua esistenza che cominciano a circolare nel resto degli Stati Uniti).

Il bello della serie, a mio modo di vedere, stava nella missione del protagonista e del suo cristallino modo di porsi attraverso ideali profondamente umani e circondato da un'aurea tragicamente innocente e poetica (molto simile a quella di Silver Surfer). Nel rapporto con i suoi amici terrestri Brandy e Steve e nelle dinamiche amorose che ne nasceranno (i due sono in procinto di sposarsi, ma Brandy avrà tempo di coltivare sentimenti al di là dell'amicizia nei confronti di ROM).

Il volto di Brandy Clark ricorda a ROM quello del suo vecchio amore galadoriano, Ray-Na.

Ma anche nell'eterna battaglia del Cavaliere Spaziale contro gli Spettri e nelle infide macchinazioni di questi ultimi, a volte anche in combutta con i super criminali "terrestri", per cercare di impossessarsi della sua tecnologia e della sua arma e per liberarsi definitivamente della minaccia che rappresenta.
Ma soprattutto, il bello sta nella sapiente miscela (tutta opera del buon Mantlo) che vede le battaglie spaziali alternarsi con le surreali cronache paesane di Clairton e con gli intrecci sentimentali in pieno stile "romance comics" di fine anni '60.

La cover del numero 15, dove ROM sembra assassinare il suo amico Steve sull'altare.

A oggi, a parte gli albi della serie regolare e gli annual, in America non esiste (e non esisterà mai, purtroppo) un'edizione in trade paperback di ROM. I diritti per lo sfruttamento del personaggio sono infatti caduti nel limbo e nessuno si darà pena e tirerà fuori soldi per ripescarli (ad esempio, pensa che il numero #72 della serie, inserito come tie-in di Secret Wars II, fu definitivamente omesso nelle successive ristampe della saga, così come le sue altre "comparsate"). Questo significa che men che meno in Italia vedremo mai ristampata questa serie (non che ci sperassi, in generale) e che l'unico modo che hai per recuperare quei 33 numeri tradotti, è quello di girare su eBay o per bancarelle alla ricerca degli albi di All American Comics (e farti prendere talmente bene dalla cosa, da farteli rilegare da qualcuno e metterti a disegnare da solo le copertine, come in America ha fatto più di un fan).

Una meravigliosa statua che costa denaro a iosa ma che mi piacerebbe tanto avere.

Qui trovi tutte le cover delle serie regolare e degli speciali, ma ci tengo a ricordarti infine che oltre ad un vecchio, bellissimo blog che raccoglieva i tributi al personaggio da parte di vari disegnatori (SpaceKnight2, purtroppo fermo da anni), il web pullula di omaggi meravigliosi, a testimoniare che anche se in Italia saremo appunto una decina, nel resto del mondo c'è tanta altra gente che è cresciuta leggendo anche ROM.

I più belli, naturalmente, te li riporto qui sotto. Buona visione.

Brandon Graham

P. Craig Russell

Farel Dalrymple

Gabriel Hardman

Jeff Slemons

Jeffrey Brown

John Douglas

Kelsey

Paul Hostetler

Bill Sienkiewicz

Walter Simonson

Veronique Meignaud

Toni Infante

Zack Soto

8 commenti:

La firma cangiante ha detto...

Peccato per la questione diritti, non mi dispiacciono affatto i recuperi di vecchio materiale, specie se minore e poco visto. Di Rom ad esempio non ho mai avuto modo di vedere nulla. Questo mese è uscito il volume che ristampa Amazing Adventures/Amazing AdultFantasy/Amazing Fantasy. Mi fa tanto gola, 39 euro però... il volume rimarrà sugli scaffali delle librerie, almeno la mia copia di sicuro :(

LUIGI BICCO ha detto...

A chi lo dici. Sto ancora piangendo la fine dei Marvel Collection. Piacerebbe anche a me vedere ristampato ROM, soprattutto per via degli episodi inediti. Amazing Fantasy mi titilla le papille gustative e non poco, ma come immaginerai, lo lascerò anch'io sullo scaffale per gli stessi tuoi motivi.

CREPASCOLO ha detto...

Lo sfortunato Bill Mantlo - combatte da anni con i postumi di un micidiale incidente stradale - è anche uno dei genitori di Cloak & Dagger. Artigiano velocissimo, le sue creazioni bizzarre ed in qualche modo persino crepascolari non hanno mai avuto tanto successo dalle ns parti. Cappa e Spada sono stati pubblicati in coda al Wolverine della Play - se non consideriamo le cose di Rick Leonardi e Tony Salmons nei primi numeri di X-men Star Comics e dello Spaceknight ha già scritto il ns anfitrione. Due adolescenti in fuga costretti ad assumere uno stupefacente sperimentale ( che in retcon attiverà il metagene mutante del dinamico duo ) meno pubblicati di uno scatolino spaziale a caccia di demoniaci barbapà: forse è a quello che si riferiva il sig. Buzzi nelle intercettazioni quando afferma che " i ROM rendono + della droga "...

LUIGI BICCO ha detto...

Il buon Mantlo, in effetti, è sempre stato sottovalutato, nonostante la sua carriera di sceneggiatore non sia stata "ricchissima" di invenzioni.

CyberLuke ha detto...

Beh, che dire, mi hai fatto scoprire un personaggio per me assolutamente inedito.
Non che ne sia particolarmente attratto (le tematiche e i disegni mi appaiono ormai irrimediabilmente datate), e anche il design del tipo mi ricorda un po' troppo un condizionatore d'aria o il personaggio di un film di Luigi Cozzi), ma da come ne parli sembra avere comunque un suo perché.
Comunque, ne ho di arretrato da smaltire, ROM o non ROM. ;)

Anonimo ha detto...

Ciao, tra quei dieci in Italia che hanno amato ROM ci sono stato anche io.
Lo adoravo, un personaggio estremamente positivo, pieno di buoni sentimenti e di coraggio... sì, il character design lasciava un po' a desiderare ed ho sempre detestato il modo di disegnare di Sal Buscema, eppure le storie erano così pulite, a forti tinte tragiche ed eroiche, che mi ci sono affezionato subito comunque ed il disegno, stranamente, non mi infastidiva.
Le storie erano davvero ben realizzate, erano molto semplici, adatte al pubblico più giovane, che, inconsciamente, cercava modelli manichei, di assoluta purezza o malvagità, e credo che ROM, fosse uno dei personaggi più buoni nell'universo Marvel, cos'ì come le Wraith erano totalmente feroci e mostruose.
Un vero cavaliere spaziale, con una grande epica, un eroe che la generazione degli anni '70 avevano avuto modo di approcciare attraverso le proposizioni degli anime giapponesi, col romantico personaggio di Actarus/Duke Fleed di Goldrake/Grendizer, il cui passato era, non a caso, molto simile.
Veramente un bel ricordo, quando per evadere dalle paure c'erano solo i fumetti, montagne di fumetti.

Complimenti per il sito, veramente stupendo.

Ciao.

Anonimo ha detto...

Errore marchiano di battitura...

così. ;)

LUIGI BICCO ha detto...

Ciao "anonimo". Benvenuto in quei "10", allora. Da quando ho scritto questo post, le cose sono cambiate parecchio, come ben saprai. All'epoca sottolineavo come nessuno si sarebbe mai preso la briga di riportare in vita il personaggio, visto alcune beghe legali legate al copyright. Oggi invece è stato felicemente riproposto dalla IDW Publishing in una collana che fino ad ora conta nove albi della serie regolare, un annual e un team up con i Transformers.
La serie non sembra male, ma non credo avrò occasione di leggerla, almeno fin quando non verrà tradotta e pubblicata in italiano.
Detto questo, ho i miei dubbi che oggi si possano riproporre gli stessi "valori" della serie originale (troppo desueti per il pubblico odierno), ma confido si possa comunque leggere qualcosa di interessante.
Chissà.

Grazie per i complimenti.

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