14.10.14

Della ripartenza di Daredevil e di quel paio di blocchi che ancora ti mancano...


Qualche giorno fa sono passato in edicola e l'occhio è caduto su un tremolante scaffale zeppo di albi Panini, notando che tra tutti spiccava la cover animal di Daredevil (così le chiamano adesso, capisci? "Cover animal", "The Mouse without Fear"). In pratica Devil riparte dal numero uno per la seconda volta nel giro di un annetto o poco più.

E' nata sul posto una veloce riflessione: Devil, su tutti, è il personaggio che ho letto in modo più assiduo, che fuori ci fosse sole o  bufera, giorno o notte. Sempre e comunque, si, a partire in pratica da quando era infilato a forza in appendice ai Fantastici 4 della Star Comics, su Star Magazine (si può davvero dimenticare quella meravigliosa cover di Barry Windsor-Smith sul numero 5 e quella storia, "La notte più letale della mia vita", scritta da Harlan Ellison e disegnata da David Mazzucchelli?), sui vari speciali (Amore e Guerra e Bersaglio per la Morte, giusto per citarne un paio) o sul Devil Classic che purtroppo riuscì a coprire giusto l'anno 1993 dopo Cristo con una dozzina di albi appena. Negli anni, e con l'avvento della Panini, il personaggio ha mutato forma e ha guadagnato la semindipendenza al fianco di Hulk e parecchie iniziative in solitaria. Storia che conosci bene anche tu, insomma.


Ma anche nella mia ossequiosa collezione, mancano un paio di blocchi.

Il primo risale ad una barcata di anni fa. Smisi di leggere Devil con l'arrivo della saga Fall from Grace, una serie di episodi abbastanza stucchevoli, ricorderai, scritta da Daniel G. Chichester (che guarda caso dalla fine degli anni '90 non ha più scritto fumetti, lavorando invece come "creativo" in Ogilvy & Mather) e disegnata da uno Scott McDaniel in pienissima ispirazione frankmilleriana ma che, fortunatamente per lui, è poi migliorato molto negli anni successivi (fino a diventare un importante autore di Batman). Avevo letto i primissimi capitoli e avevo lasciato perdere subito, complice anche quel terribile nuovo costume grigio e rosso con le spalline di Daitarn III.


Il secondo blocco saltato a piè pari comincia invece qualche anno fa, con l'avvento di quella mezza minchiatina di Shadowland, con Devil a capo della Mano. Può darsi che a tratti si sia rivelata interessante, non so (in fondo era scritta da Andy Diggle), ma ricordo che i primi capitoli non incoraggiavano (e quella doppia "D" sul petto ti faceva venir voglia di usare il comic sans senza vergognarti troppo). In ogni caso mi rendo conto (non c'è bisogno che me lo ricordi), che si arrivava dal lungo ciclo di Brian Michael Bendis e da quello più breve di Ed Brubaker, e che qualsiasi altra cosa, dopo, correva il serio rischio di stonare. E infatti...


Non ho più letto Devil, da allora, saltando anche la run di Mark Waid, che all'epoca sembrava soltanto troppo "luminosa", dove i "super criminali" indossavano costumi troppo dandy e anni '70 per essere credibili un minimo. Ma quella run voglio recuperarla, ora, anche perché i disegni di Chris Samnee sono molto vicini al mio ideale di "bellezza" a fumetti. E poi un Matt Murdock tra i tetti di San Francisco e sul quale non viene operato uno sconsiderato accanimento terapeutico, potrebbe non dispiacermi.
Aspetterò l'edizione in volume (che non tarderà molto ad arrivare, immagino) e visto che il mensile ricomincia da 1, ho deciso di riallacciare i rapporti anche con la serie regolare, sperando che il Devil non disegnato da Samnee, il Punisher di Edmondson e Gerards (che in realtà non sembra male) e il prossimo lancio del nuovo (?!?) scintillante Ghost Rider in versione 4 ruote, non rovinino troppo presto questo piccolo ritorno di fiamma.


P.S.: Poi ci sarebbe da parlare della nuova serie TV che sarà distribuita da Netflix nel 2015 e che sta prendendo davvero una bella forma (sembra).

7 commenti:

sartoris ha detto...

bhe devono averne persi, di lettori, con Chichester, in casa Marvel (anche io lo mollai lì, trovandolo ammorbante)...

argomento tv series: mi sembra decisamente interessante ma spero passino oltre il costume nero milleriano (o peggio, se ricordiamo il film con Ferrigno e Bixby in cui compariva Devil). Ad ogni modo mi piace Charlie Cox, ho sofferto quando il suo personaggio periva in Boardwalk Empire (le prime tre stagioni sono indimenticabili, a proposito:-)

CREPASCOLO ha detto...

McD - che se non ricordo male ha un background di ingegnere aerospaziale o comunque da disegnatore " tecnico " - nei suoi primissimi DD sembrava un clone sotto acido di un Frank Robbins che disegnasse inseguito dal suo Man-Bat. Persino MML non trovò di meglio che lodarne il lay out non banale. A me non spiaceva la sua energia e trovavo interessante il piglio di Dan Ciccio che aveva sfidato persino il mio caro amico ed ex allievo Frankmiller riprendendo la sua Elektra. Brr. Mi spiace davvero che Dan ora faccia altro - nelle interviste glissa sulle ragioni x cui abbia lasciato il mestiere + bello del mondo - e non dispero che torni ai comics come del resto ha fatto Ann Nocenti.
Il miglior Scott McD - a mio avviso, claro - è quello del Nightwing scritto da Chuck Dixon prima che mamma DC lo epurasse x non meglio specificati motivi
( wiki accenna ad una omofobìa del papà di Bane ndr ). Davvero scatenato e sintetico. Se oggi disegnasse DD come disegnava Sparviero qualche anno fa, potrei tornare a leggere Scavezzacollo.
Non posso che nutrire simpatia x chi riesce a trovare almeno decenti le due storie di Harlan Ellison ed un implume Mazzuk in cui DD affronta una villa brutta e cattiva, ma il contributo maggiore dello scrittore alla causa della Casa delle Idee è la cocreaz di Jarella nella saga del Bruto che Ama la terra dell'Atomo ( Hulk, of course ).

Lievemente off topic, ma stiamo parlando di run di DD da ricordare: è una legge non scritta che gli autori al lavoro x conto dell'Uomo Senza Paura stigmatizzino o creino una figura femminile che spesso diventa coprotagonista quando non anche antagonista - la Vedova Nera, Moondragon, la signorina Glenn, Elektra e Typhoid Mary - e quando fu il turno di DeMatteis/Wagner/Reinhold, il trio diabolico creò il personaggio di Sir, ovvero un omone calvo, macho e ricoperto di anelli che in realtà era una donna in disperata fuga dalla sua femminilità vista come una debolezza. Alla luce di questo, la intera saga - pochi numeri di cui uno disegnato da Cary Nord - non è solo la solita catarsi del diavolo rosso, ma una garbata parodia dei cicli da Miller in poi.

La firma cangiante ha detto...

Dopo anni di gloriose letture ho abbandonato anche io il diavolo rosso. Si, insomma, non era più il mio Devil. Oltre al cambio di rotta si è fatto sentire il problema di comprimari non all'altezza, insomma tutta la faccenda di cui parlavamo solo qualche giorno fa riguardo gli X-Men. Non hanno in Marvel coraggio e interese a potare i rami secchi e puntare al poco ma buono che magari venderebbe di più e manterrebbe un pubblico costante (evitando di dimezzare il venduto tra numero 1 e numero 2 e via discorrendo).

Al momento la formula che apprezzo di più è quella usata in Italia per Becco di Falco e Vedova Nera, un bel monografico bimestrale, ti piace lo compri, ti fa schifo vaffanculo.

Speriamo si possa battere questa strada o almeno qualcosa di simile ad essa (vedi Guardians of the Galaxy ad esempio, che però a breve diverrà un brand come gli X-Men, lanceranno una testata per ogni ramo di Groot).

Mah, vedremo.

LUIGI BICCO ha detto...

@ Omar:
Sembra ormai cosa comprovata che la serie tv partirà proprio seguendo le orme de L'Uomo Senza Paura di Miller e Romita Jr. Insomma, noi poveri e ignari telespettatori abbiamo modo di sperare e credere che quel costume nero sarà solo l'inizio. E in Marvel sarebbero pazzi a non passare oltre :)
Charlie Cox piace anche a me. E Boardwalk Empire spacca eccome, anche se non ho visto tutte e tre le prime serie nella loro interezza.

@ Crepascolo:
La storia di Sir non è affatto male. Avrebbe potuto scrivere un'epoca come quella Milleriana. Mi vedo già i titoli: "Assassin Sir" o "Sir Lives Again, Sir" :)

@ Dario:
La Marvel, sul cornetto, il coraggio ce l'ha messo tutto all'inizio degli anni 2000, soprattutto grazie a Quesada e Bendis. Tenendo conto che si arrivava da un quinquennio barra decennio di assoluto niente (storie insapore assolutamente da dimenticare), quel Devil così tanto sotto l'attenzione dei riflettori è una roba che non avremo mai più, credo. Poi la magia svanisce, ovvio. Ogni serie e personaggio ha conosciuto un'era più o meno felice o almeno degna di nota.
Anch'io apprezzo molto il formato di Occhio di Falco (così come quello delle serie Ultimate), ma pensare di dover seguire assiduamente una serie che è un bimestrale da 48 pagine (come gli americani, insomma, con 22 pagine al mese), mi farebbe venire il mal di testa. Con Occhio di Falco lo sto ancora facendo. Ma è un'eccezione alla regola (che spero non si interrompa presto, con il rilancio della serie passata in mano a Jeff Lemire e Ramon Perez).
Per tutto il resto sono d'accordo con te. Anche l'attuale formula di "Devil e i Cavalieri Marvel" risulta abbastanza infelice. La serie del Punitore e di Ghost Rider potrebbero anche piacere, ma con Devil non ci accocchiano davvero una fava.
Per quanto riguarda i cosi della Galassia, pensa che il sottoscritto pensava di essere l'unico sulla faccia della terra a leggersi certe robe e per qualche annetto buono si è beato nel leggere volumoni cicciotti da edicola a 5 euro (e parlo dei vari Annihilation, Annihilation Conquest, War of Kings e via discorrendo). Da oggi, quella roba costerà un occhio in più della testa :)
P.S.: A proposito delle scelte sconsiderate della Marvel, la storia della sospensione delle serie legate ai Fantastici 4, segna in modo definitivo che la Casa delle Idee ha passato di nuovo il testimone alle fameliche orde del maligno (leggi: "ci sono ancora delle teste di minchia, lì in alto"). Questo perché i diritti cinematografici non sono ancora tornati in casa... come se le serie a fumetti portassero spettatori in più al cinema, ma la regola non valesse al contrario. Mah! Come si fa a sospendere la serie che ha lanciato l'intero universo Marvel? :)
P.P.S.: Ma quanto ho scritto?

CREPASCOLO ha detto...

Non sono così sicuro che DD , prima di Smith/Quesada e Bendis/Maleev, arrivasse da " quinquennio barra decennio di assoluto niente ". Il ciclo di Kesel/ Nord è vicino al mood di quello di Waid , per stessa ammissione dell'autore delle ultime premiate dalla critica storie di Scavezzacollo. La successiva run di Kelly/AAVV - malgrado il " duello " con Colan ( si legga tra le righe delle interviste di quel periodo di Joe e Gene )- è stata sicuramente meno umoristica di quella di Kesel
( Kelly scriveva nel contempo Deadpool e lì rovesciava il suo talento x il bizzarro ), ma drammatica quanto noir impone ( senza arrivare allo psicodramma di De Matteis ). Lo annual con il team up tra DD e Deadpool - la + bella storia Marvel dell'anno secondo la redaz della Casa - è decisamente da ricordare, anche se la spiegazione delle origini di Typhoid Mary - Kelly tenta l'acrobazia di legarle alla "morte" di una prostituta in The Man Without Fear di Miller/JR JR - ha qualcosa delle resurrezioni di certi serial tv come Beautiful.

In realtà , il fatto che DD non sia una superstar come Logan o Peter Parker ha fatto sì che non ci siano così tante storie da dimenticare. E parecchie sono ancora divertenti come la run di Conway/Colan/Palmer con DD e Natasha Romanova a Frisco nei primi anni settanta. O la bislacca, surreale, psichedelìa di Gerber/Brown ( con Man-Thing, Moondragon, la sorella di Foggy, l'alter ego di Steve Gerber ovvero Richard Rory ). Io sono vecchio e mi piace anche il DD sorridente dei primi numeri di Colan - inchiostrato dallo spigoloso John Tartaglione - in cui in pochi numeri, e senza un attimo di respiro, Matt Murdock affronta il Coleottero, Trapster , il dottor Destino...e " uccide " il suo alias Mike Murdock. Excelsior !

La firma cangiante ha detto...

Per quel che riguarda Devil non vorrei essermi espresso male. Dopo una gestione fantastica e lunghissima, quella a cui accenni tu, e dopo il poco entusiasmante Diggle, la Marvel ha cambiato. Devil non è più quello che amavo io, non credo però che l'attenzione della Marvel sul personaggio sia scemata, del ciclo di Waid ho letto una buona manciata di numeri, il suo lavoro è diverso ma non peggiore, anzi penso che rispetto a Diggle sia un bel passo avanti. Io non mi ci ritrovo più tanto ma credo che il personaggio sia stato comunque trattato con grande rispetto, poi come dicevi anche tu c'è Samnee e quindi...

La bimestralità è vero che diluisce il brodo però piuttosto che avere due comprimari mediocri e dei quali non mi interessa leggere le storie ben venga anche la bimestralità.

I volumi di Annihilation li avevo letti anche io e non mi dispiacquero affatto, proprio per questo ho provato il mensile dei Guardiani che trovo tutto sommato freschi e godibili (così come anche Nova). Ora speriamo non diventi il prossimo brand da spremere e inflazionare con montagne di carta straccia.

Per la questione degli F4 neanche sto a parlarne, in marvel (questa volta va scritto minuscolo) hanno tutto il mio disprezzo.

LUIGI BICCO ha detto...

@ Crepascolo:
Qualcosa di mezzo c'è stato, via. Non butto via niente, ma prima c'erano Miller e la Nocenti e dall'altra Bendis e Brubaker :)

@ Dario:
Il lavoro di Waid purtroppo non l'ho ancora letto (anche se in questo primo numero ficca a terra un bel po' di paletti interessanti). Per quanto riguarda l'attenzione sul personaggio, intendevo dire che quando è arrivato Quesada alla Marvel, si è messo a lavorare su Devil con Kevin Smith perché il personaggio doveva diventare la punta di diamante (per una passione personalissima nutrita dallo stesso Quesada). Devil doveva diventare il Batman della Marvel, insomma. Quesada ha poi passato il testimone ma ha continuato come editor in Chief a dare centralità a Devil con speciali e miniserie oltre alla serie regolare.
Da qualche annetto, come sappiamo, non è più così. Questo non per sminuire il lavoro di Waid (che appunto non ho ancora letto), ma per sottolineare che in questo momento, se vuoi leggere Devil hai solo la serie regolare, a differenza di qualche tempo fa (l'ultima operazione extra è stata Daredevil End of Days nel 2009).
Presumo che il tutto possa cambiare nuovamente nel momento in cui andrà in onda anche la serie TV.

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