Il titolo qui sopra e la rispettiva infografica qui sotto parlano da sole. Quali autori delle letteratura di genere fantastico sono riusciti a predire o addirittura influenzare, fortuitamente o meno, invenzioni che sarebbero arrivate solo anni dopo? Più di quanti tu possa immaginare, di sicuro. E i nomi coivolti sono quelli grossi grossi. In ogni caso l'infografica è stata realizzata e prodotta dalla Printerink, azienda che si occupa di stampa, che ha accompagnato il tutto con le seguenti parole:
"Molti scrittori del passato hanno previsto i fatti della nostra società attuale, con un livello di dettaglio incredibilmente accurato. Alcuni di loro sono stati derisi ai loro tempi per quelle che furono definite finzioni stravaganti o semplicemente incredibili. Eppure la loro immaginazione avrebbe in realtà ritratto alcune delle più grandi invenzioni riportate poi nei libri di storia un secolo più tardi."Clicca sulle immagini per vederle ingrandite.
6 commenti:
Molto carina l'idea di creare questo schema, io stesso mi sono chiesto diverse volte quali scrittori avessero azzeccato le loro previsioni.
Sbaglio o Dick non compare? Oltre all'automa che prende coscienza di sè, cosa che ovviamente ancora non esiste, è possibile che non abbia anticipato nulla? Mumble, mumble...
Di Verne, Gibson e Heinlein sapevo. Degli altri no. Però la questione è davvero curiosa.
Dick non compare perché non ha mai inventato "macchinari". Le sue previsioni sono destinate probabilmente ad avverarsi tra un po' di anni perché soprattutto di livello psicosociale. Pensa al libro oracolo al quale le persone si riferiscono in "Ma gli androidi sognano pecore elettriche?" o le sue idee sulla commercializzazione degli impulsi umani. Come spiega bene anche QUESTO articolo su un interessante libro che Jonathan Lethem ha dedicato proprio allo scrittore.
Ah, Jonathan Lethem, abbiamo messo una pezza sopra il buco de La fortezza della solitudine? Non ricordo se alla fine te l'eri letto o meno.
Non ce l'abbiamo ancora messa, quella pezza, ci credi? Ma è lì sullo scaffale. Non mi posso lamentare comunque, perché sto leggendo cose belle, in 'sto periodo :)
Non so se sia una leggenda urbana o meno, ma leggevo che tutti i più grandi Paesi hanno sul loro libro paga dei "futurologi" il cui lavoro consiste – in parte – di leggere libri e racconti e sceneggiature di fantascienza provenienti da tutto il mondo e sondarne l'effettiva realizzazione con le tecnologie attuali o prossime venture.
Forse qualcuno degli oggetti o delle tecnologie che abbiamo oggi deriva effettivamente dall'immaginazione di un autore di sf: chissà. ;)
Beh, messa giù così sarebbe già un'interessante plot per un'eventuale serie televisiva, no? Una roba più o meno alla Eureka, ma molto più fascinosa :)
Posta un commento