6.5.14

Quella "linea di confine" tra il west facile e quello coraggioso (e inaspettato) di Bollée e Rossi


Si può in una storia di genere western parlare con tatto e delicatezza di omosessualità, razzimo, rivalsa, guerra, amore e vendetta? La risposta è si, naturalmente. Laurent-Frédéric Bollée e Christian Rossi ci sono riusciti a meraviglia e il risultato è Deadline.

L'Editoriale Cosmo dà vita ad un altro piccolo gioiello nell'ottavo albo della collana Cosmo Color che, nel caso non te ne ricordassi, sono volumi di varia foliazione (questo ha 88 pagine) che si presentano in un bellissimo formato 19X27 centimetri, tutti a colori e dal prezzo che oscilla da un tot a un tot (questo costa 5,40 euro).

Non voglio star qui a dirti che Deadline è un titolo irrinunciabile o che cambierà il tuo modo di vedere le cose. Nessuna rivoluzione. Rossi (veterano della BD, collaboratore prima di Moebius su Jim Cutlass e poi di Xavier Dorison sulla bellissima serie W.E.S.T.) è bravissimo a tracciare delle splendide tavole pulite e arricchite da cromie che virano dai gialli crepuscolari ai blu macabri e desolati della notte. Il segno e lo stile di questo cartoonist francese, a tratti rispettoso di una ligne claire vecchia di decine d'anni (ma a volte anche no), tende a raccontare il giusto ma con l'innegabile capacità di non farti rimpiangere la polvere (a te che piace il genere, sai di cosa parlo).



Bollée (Terra Australis, XIII Mystery e parecchia altra roba) lo conoscevo poco e qui ha l'indubbio merito di aver tratteggiato in modo sapiente una storia atipica di un uomo, Louis Paugham, che attraverso quegli Stati Uniti (qui in particolare tra Georgia e Arkansas) già depressi da una Guerra Civile che farà solo vittime e perdenti, semplicemente insegue la propria vendetta. Di mezzo ci passa il Ku Klux Klan, un'invasione di farfalle, una guerra rovinosa e tanta rabbia. Ma prima di tutto una storia d'amore mai compiuta.

Bello e basta. Da leggere.

5 commenti:

La firma cangiante ha detto...

E si, da leggere. A trovarlo!

Le edicole dove solitamente acquisto l'albo non ce l'hanno, lo cercherò.

Luca Lorenzon ha detto...

Anche a me è piaciuto, ma tu ne sembri proprio entusiasta.
Occhio che la pagine complessive sono 96, non 88 (a meno che quando le ho contate non abbia preso una cantonata): 5,40€ per 96 pagine a colori in formato dignitoso mi pare un buonissimo affare.

davide garota ha detto...

puoi dirlo forte Luca Lorenzon che è un gran buon affare. Con quel prezzo ci compri due birre alla spina. Ma i francesi sanno fare dei fumetti molto molto intensi ed originali. Rossi poi è un maestroincontornabile per quanto riguard ala scelta delle inquadrature e la narratività delle immagini. Questo è un altro west, ben diverso da quello che ci aveva abituatro papà Bonelli (con rispetto parlando)

LUIGI BICCO ha detto...

@ Firma:
Anche dalle mie parti, la distribuzione dei cosmo color non è capillare. Fortunatamente di Deadline ne ho trovate un paiodi copie proprio nella mia edicola di fiducia. Prova a buttare un occhio altrove, che merita.

@ Luca:
Non proprio entusiasta, forse, ma di sicuro sorpreso da un albo preso per caso e di cui non avevo mai sentito parlare. Per il numero di pagine avevo fatto riferimento al sito della Cosmo, ma in effetti le pagine sono 96, tra cui un'ottantina di fumetti e il resto di bellissimi bozzetti. E si, ormai la politica prezzi della Cosmo non si può che elogiare, considerando che pubblicano anche cose così valide.

@ Davide:
Vero. Ma le differenze che citi risiedono probabilmente più nel comparto narrativo che non in quello grafico. Ma è dovuto forse anche alla libertà di aprire e chiudere una storia in un'ottantina di pagine, come in questo caso.

La firma cangiante ha detto...

Trovato!

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