30.5.14

Justified, La prima meravigliosa stagione.


Se passi spesso da queste parti, sai che ho uno strano rapporto con le serie tv. Mi piacerebbe seguirne qualcuna, ma proprio non ci riesco. Mi annoia il concetto di appuntamento fisso. E più in genere non ho mai trovato qualcosa che mi esaltasse davvero. A spizzichi e bocconi ho seguito qualcosina, ma non sono mai riuscito ad andare al di là dei primi episodi.

Ma qualcosa è cambiato. E quel qualcosa ha un nome.


Justified è una serie di FX Networks ideata da Graham Yost, sceneggiatore canadese che ha al suo attivo diverse cosette televisive (tra le più importanti, una serie di episodi per Band of Brothers e per The Pacific). Justified è interpretata, tra gli altri, da un carismatico Timothy Olyphant (ex cattivo troppo patinato del quarto Die Hard, ma convincente protagonista in La Città Verrà Distrutta all'Alba e nella parte dello sceriffo Seth Bullock nella serie tv Deadwood) e da quel caratterista d'eccezione che è Walton Goggins (visto al cinema sempre in ruoli di secondo piano, a parte in Django Unchained, e più celebre per la sua interpretazione nella bella serie tv The Shield).

Justified, su tutto, è una serie tv ispirata a Raylan Givens, personaggio creato dall'immenso Elmore Leonard e protagonista dei romanzi Pronto (stampato in un vecchio Giallo Mondadori nel 1993 e mai più tornato alla luce), A Caro Prezzo e del racconto breve Fuoco in Buca (comparso sulla sua antologia Quando le Donne Aprono le Danze).
Raylan Givens è un marshall dei giorni nostri ma con lo stile di uno sceriffo del XIX secolo e fa valere le legge a modo suo, mettendosi spesso in contrasto con i suoi capi dello U.S. Marshals Service. Per questo viene trasferito nel distretto rurale del Kentucky, dove è nato e cresciuto, nei pressi della mineraria Contea di Harlan.
All'inizio della serie, Raylan presta servizio come agente federale a Miami. Ma dopo uno scomodo scontro a fuoco con tanto di cadavere, viene trasferito appunto nell'unico posto dove non voleva tornare: a casa sua, in Kentucky, presso la contea di Harlan, una cittadina rurale e dalla periferia desolata ma grottescamente interessante.


La straordinaria forza motrice di questa serie sta tutta nel protagonista e nel suo modo di porsi nei confronti della giustizia. Raylan non ama affatto la violenza e preferisce gli scontri verbali, ma quando viene costretto a sfoderare la pistola, la tira fuori per mirare dritto al cuore. Tipica figura d'eroe d'altri tempi, veste con gli stivali ed uno stetson da cowboy ed è tipo di poche parole, nonostante un'indole amichevole, quasi bonaria. Non è uno di quei tipi tutti d'un pezzo, sai? Può darle e può prenderle, ma solo a sentirlo parlare (e sapendo che è uno dei migliori tiratori in circolazione) non vorresti mai averlo di fronte dalla parte sbagliata di una pistola.


“Se fai un altro passo sparo.
Questo è tutto ciò che ho da dire.”

Cit.: S01/E04 - Dentista in Fuga (Long in the Tooth)

Un altro grande merito dello sceneggiatore (sotto la supervisione dello stesso Leonard, te lo ricordo) è quello di aver dipinto tutta una serie di comprimari e cattivi a tre dimensioni, dove non accade mai esattamente quello che ti aspetteresti, conoscendo certi meccanismi televisivi. I personaggi di Justified non sono mai scontati ma "soffrono" di sfumature umane e caratteriali che ti attaccano alla poltrona.
Ogni episodio vive e respira di una meravigliosa indipendenza, anche se in questa prima stagione vengono portate avanti diverse sottotrame: quella di Boyd Crowder, amico del protagonista ai tempi delle miniere di carbone in Kentucky, poi criminale e razzista incallito e chiuso in gattabuia e oggi (forse) redento e pronto a percorrere a modo suo la strada che il "Signore" ha tracciato per lui; quella del padre di Raylan, Arlo Givens, inguaribile truffatore anche in veneranda età; quella di Ava, ex moglie del fratello di Boyd, ieri maltrattata dagli uomini, oggi abituata a prenderli a fucilate in pieno petto e domani innamorata persa di Raylan; quella del cartello della mala di Miami che non ha mai digerito le interferenze dello sceriffo Givens e ancora quella di Winona Hawkins, ex moglie di Raylan, e del suo nuovo fidanzato invischiato in qualcosa più grande di lui. Di carne al fuoco ce n'è parecchia, insomma. E tutta saporitissima, fidati.
In ogni caso la prima stagione chiude quasi tutte le trame in sospeso lasciando parecchi cadaveri a terra, mentre i Crowder dovranno momentaneamente alzare il culo dal trono per far sedere la nuova problematica famiglia dei Bennett, in arrivo per la seconda.





Nel caso tu te lo stessi chiedendo, si, Justified è un western a tutti gli effetti, nonostante sia ambientato ai giorni nostri. L'ossatura propria dei vari episodi della prima stagione (13 in tutto) è tipica di quella della frontiera americana di fine XIX secolo. E sappi comunque che in America Justified è arrivata alla quinta stagione e non sembra volersi fermare tanto presto. E che proprio per via del successo ottenuto, lo stesso Leonard si convinse a riprendere il personaggio per scriverne un nuovo capitolo destinato a diventare proprio il suo ultimo scritto. Sto parlano di Raylan, romanzo edito nel 2013 da Einaudi.

Tutte queste belle parole probabilmente hanno ridestato il tuo interesse sopito o probabilmente no, ma a voler essere più stringati ti sarebbero dovuti bastare si e no una manciata di punti per convincerti a guardare questa serie. Te li riassumo:
  1. Justified è nata da un'idea di Elmore Leonard che ha anche
    seguito la serie co-firmando le sceneggiature.
  2. Timothy Olyphant, ahimè, è un figo della Madonna.
  3. Walton Goggins, ahimé, non è meno figo di Olyphant.
  4. Anche sui dialoghi, credici, ci ha messo mano Leonard.
  5. Non accade quasi mai quello che ti aspetti.
  6. La sigla.


9 commenti:

LUIGI BICCO ha detto...

Oh, per la prima volta su questo blog, sono io a commentare per primo. Per sottolineare una volta di più, nel caso tu non l'avessi capito, che questa serie tv te la devi vedé!

sartoris ha detto...

Posso risponderti con un emoticon? :-)))))

La firma cangiante ha detto...

E' nell'infinita liste di cose da vedere insieme a questo e quello... certo che Leonard, il western... ho appena finito la terza di The walking dead e iniziato la quinta di Supernatural, devo infilarla a forza da qualche parte... vabbè che in questi giorni e chissà per quanto sono e sarò disoccupato, vedi mai che non approfitti dell'unico lato positivo della cosa (a volercene vedere uno...)

LUIGI BICCO ha detto...

@ Omar:
Si, ma ci sarebbe da capire se quella faccina è sorridente perché è roba che già sai o perché coglierai al volo la segnalazione :)

@ Firma:
Io spero davvero che il tuo periodo di disoccupazione duri il meno possibile. Mi spiace e, come sai, stiamo vivendo la stessa situazione, con mia moglie. Rimaniamo fiduciosi. E in questo periodo di "pausa" forzata val la pena svagarsi per quel poco consentito.
A Justified dagli un'occasione. Ti basterà guardare anche solo le prime due puntate (che son brevi, da 40 minuti l'una) per capire se è effettivamente nelle tue corde o meno.
Un abbraccio.

sartoris ha detto...

@Luigi: già so (ma se non erro ne parlammo qui tempo fa, proprio in occasione di una tua segnalazione di Leonard)(o il contrario, insomma)...

LUIGI BICCO ha detto...

Si, all'epoca avevo visto solo un paio di episodi. Mi avevano convinto, ma la serie non era ancora diventata una vera e propria droga. Bello sapere che con la prima stagione sono solo all'inizio e ne ho ancora da vedere per parecchio.
P.S.: E comunque la seconda (che ho già iniziato) promette bene con i Bennett. Arrivano i redneck, insomma :)

Rorschach ha detto...

Grazie di avere fatto un così bell'articolo, mi hai fatto venire voglia di vederlo, e ... BANG ne sono totalmente innamorato, dialoghi e personaggi straordinari, qualche sbavatura nella sceneggiatura quà e là, ma nel complesso una serie di grandissima qualità.

LUIGI BICCO ha detto...
Questo commento è stato eliminato dall'autore.
LUIGI BICCO ha detto...

Ciao Rorschach, fa piacere che ti sia piaciuta. Della seconda serie ho già parlato (QUI) ed è molto più strutturata della precedente. Nella terza, invece, che sto finendo di vedere proprio in questi giorni, c'è tanta tanta carne al fuoco. In definitiva si, una della serie più brillanti in circolazione. Me ne sono innamorato anch'io.

LinkWithin

Related Posts Plugin for WordPress, Blogger...