26.3.14

Tom Clancy's The Division


So che non ti interesano i videogame (non interessano alla maggior parte di voi, ma a qualcuno si). E' solo che io, invece, mi lascio prendere facile da tutta la parte di sviluppo e di nuove tecnologie che ruotano intorno alla realizzazione dei nuovi titoli. Tutto un mercato e un mondo a parte che mi hanno da sempre affascinato per quanto, come sai, non è che io sia proprio un incallito videogiocatore.



Ora. Uno dei titoli più attesi di quest'anno è Tom Clancy's The Division, uno degli ultimi ispirati alle creazioni dello scrittore Tom Clancy, appunto, scomparso di recente (il primo ottobre dello scorso anno). Il bello di questo "giochino" è tutto l'apparato multiplayer on line che ruota appunto intorno alla collaborazione tra i vari giocatori. 
Il gioco si ambienta in una New York sprofondata nel caos, a causa di un'epidemia su larga scala che ha sconvolto l'intero paese. In pochi mesi l'acqua, il cibo, le risorse e le cure mediche iniziano a scarseggiare, uccidendo i pochi superstiti rimasti. Il presidente emana la Direttiva 51, un piano per contrastare l'epidemia, fallendo miseramente dopo appena 15 giorni. L'unica speranza risiede nella squadra speciale The Division, che ha il compito di controllare e riportare in ordine la città, dove tutti gli altri hanno fallito. Questo team è composto da ex-spie speciali e militari di alto rango, incaricati direttamente dal governo americano.
Nel frattempo, insomma, puoi trovare in giro cose utili come armi o cibo e scambiarli e venderli ad altri giocatori della tua stessa fazione o con quelli del "quartiere" vicino. Ma al di là di tutto, se guardi il video con il gameplay qui sotto, ti rendi conto che in effetti nel mondo dei videogiochi qualcosa sta davvero cambiando e, parere personalissimo, questo titolo è destinato a compiere un ulteriore passettino avanti nel settore. Per una questione di concetto, dico, al di là di una resa grafica davvero impressionante e una delle migliori post produzioni su illuminazione ed effetti luce.



P.S.: E comunque è sempre interessante notare come Tom Clancy abbia costruito un vero e proprio impero fondato sull'intrattenimento prima con i suoi libri, macinando milioni di copie di venduto, poi con gli adattamenti cinematografici ispirati agli stessi (Caccia a Ottobre Rosso, Giochi di Potere, Sotto il Segno del Pericolo, Jack Ryan - L'Iniziazione) e infine con la scrittura per il settore videogame, ideando serie di successo come Splinter Cell, Ghost Recon e Raimbow Six. Ebbé, genio era genio, niente da dire.


4 commenti:

La firma cangiante ha detto...

Mamma mia, io di videogiochi non ci capisco un'acca però il livello di dettaglio che hanno raggiunto è impressionante.

LUIGI BICCO ha detto...

Si, nell'ultimo anno in particolare, quel mondo lì ha fatto un bel saltone niente male.

Larsen ha detto...

sicuramente stanno facendo continui passi avanti sulla grafica, ma sul lato "gioco" vero e proprio... mhe...

senza contare che hai scelto di parlare di un gioco molto particolare, molto ragionato anche se non sembra, tattico, non e' propriamente il tipico tps/fps.

i ghost recon erano una vera "agonia", pianificazione, controllo degli uomini sul territorio, ogni partita durava ore, e la possibilita' che tutto andasse a rotoli era sempre dietro l'angolo: insomma, molto poco gioco, molto reale, un po frustrante se preso come un "passatempo".

LUIGI BICCO ha detto...

Indipendentemente dal tipo di gioco, le evoluzioni sono lampanti, negli ultimi anni. Poi devi sapere che parli con un vecchio fan di Swat 4, non so se mi spiego :)

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