29.11.13

Di Giorgi Scerbanenchi, vesti ineccepibili, lettori che non leggono e numeri sui dorsetti


Alla faccia delle statistiche che continuano a narrare le gesta dell'italiano incolto e pelandrone o di chi, più in generale, snocciola percentuale di lettori al minimo storico*, da sabato 16 novembre scorso è in edicola una nuova collana di libri allegata al Corriere della Sera e dedicata al Giallo Italiano a tinte nere che, in particolare, dedica le prime uscite allo scrittore italiano di origini ucraine Giorgio Scerbanenco.
Corriere della Sera presenta Il giallo italiano, le opere dei migliori giallisti italiani per scoprire la letteratura noir a partire dai capolavori di Giorgio Scerbanenco, padre del genere, che ha ispirato generazioni di scrittori e registi. Un viaggio in un mondo disperato e feroce, uno stile narrativo crudo e ribelle, parole come proiettili che vanno sempre a segno.
Al di là del valore intrinseco dell'opera stessa (personalmente ho sfiorato Scerbanenco un paio di volte solo per caso, purtroppo), mi preme sottolineare come anche questa collana sia curata graficamente in modo impeccabile dallo studio di progettazione milanese theWORLDofDOT che tempo fa si occupò di quella dedicata a Patricia Highsmith (a suo tempo te ne parlai ampiamente qui) e della collana I Gialli del Corriere.



* Naturalmente sono ironico. Rimane il fatto che l'italiano medio legge poco ma che, a mio modo di vedere, il segmento edicola influisce poco sulle statistiche di cui sopra. Chi compra libri in edicola, a parte alcuni casi comprovati, lo fa per perseguire la propria mania di collezionismo. Se al contrario dovessimo invece affidarci al numero delle collane letterarie attualmente in edicola, finiremmo per essere il Paese che legge di più al mondo. Scusate il tono polemico, ma di persone che dicono di leggere e invece non leggono e di grossi editori che prendono la via delle edicole appiccicando alle proprie collane un numerino sul dorsetto, traboccano ormai le fosse.

11 commenti:

sartoris ha detto...

Le avevo già adocchiate ( le cover, ché i libri del nostro li ho introiettati tutti in età giovanile) ed ero curioso di avere un tuo parere. Eccomi servito! ;-))

sartoris ha detto...
Questo commento è stato eliminato dall'autore.
CREPASCOLO ha detto...

In Canada praticamente ogni abitante legge tre libri all'anno. Il Paese in cui Michael Moore poteva aprire la porta di casa di chiunque perchè non era chiusa a chiave. Il canadese tipo se ne sta a casa sparapanzato sul suo divano a leggere un libro ed il vicino può entrare in ogni momento per chiedergli se ha un libro da prestargli.Mm.

Io non credo che gli italiani leggano poco e sono convinto che il problema sia che comperano pochi libri ( nuovi ). Mi dichiaro colpevole , vs onore, perchè sono un incettatore di reminders, nice price e usato. Così posso mettere da parte i dindi x una vacanza in Canada.
I problemi della ns editoria derivano dal fatto che la ns editoria non crede di avere un problema.
Alcune considerazioni: 1) qualche mente sopraffina si è accorta tempo fa che esiste un numero ics di lettori fidelizzati che compererà l'ultimo King o Potter a prescindere dal prezzo di copertina 2) ci sono longseller che volano come droni stealth e fanno da galeggianti x la bagnarola ( ogni volta che entro in una Feltrinelli trovo una nuova cover per un romanzo di Chandler ) 3) il meccanismo del materiale gratis in rete filtra gli scrittori e i talent scout non hanno + bisogno di uscire a caccia, ma possono sedersi sulla riva del fiume elettronico e prendere al volo con il minimo sforzo il Prossimo Grande Romanzo del Momento 4) nelle varie classifiche non si considerano Urania/Giallo/Segretissimo che vendono ogni settimana più di un albo SBE di zona UEFA
( diciamo Julia o Draka )

GiovanniMarchese ha detto...

Ah! Scerbanenco. Letti tutti anni e anni fa... romanzi spettacolari. Tra le migliori letture che ricordi. Belle queste copertine, come quelle dell'altra collana che citi. Sono così belle che quasi quasi...

LUIGI BICCO ha detto...

@ Omar:
Eh si. Ne penso tutto il bene, di questa veste grafica. La questione è che reputo questo studio milanese una delle più belle realtà della penisola. Di cose belle nel loro paniere ne hanno davvero parecchie.

@ Crepascolo:
Discorso molto lungo a prescindere. Citi quelle collane mondadoriane non a caso, visto che si tratta delle realtà libraie da edicola più longeve di sempre. Non so esattamente quante copie faccia un Urania, a molto dipende dal titolo. Se vendesse, come tu auspichi, quel certo numero di copie, sarebbe già un gran bel successo. In ogni caso rimangono tutte collane molto curate.

@ Giovanni:
Son belle davvero, si. E a differenza tua, come dicevo, di Scerbanenco ho letto praticamente (quasi) nulla. Ma come al solito adesso mi vien voglia di recuperare :)

La firma cangiante ha detto...

@ Crepa ma non solo: In Canada ogni abitante legge tre libri l'anno. Magari è un dato che sul totale della popolazione fà girare numeri e soldi però penso che in Italia ci sia ancora tanta gente che legge ben più di tre libri l'anno. O sbaglio? Personalmente negli ultimi anni, tipo gli ultimi venti, non credo di aver mai letto meno di una dozzina di libri l'anno e tonnellate di fumetto. Non penso neanche di essere un maniaco della lettura. Cioè, lo sono, ma so che c'è chi legge più di me. Forse che siamo davvero questa esigua e insignificante minoranza?

CREPASCOLO ha detto...

@La firma cangiante: sempre secondo una statistica esiste un congruo numero di italiani che non legge nemmeno un libro all'anno, ma è un dato che , probabilmente, non tiene conto di quanti libri possano già essere nella biblio di una casa ( non è detto che prima o poi non legga la KInsella o Follett che sono in casa ns perchè Crepascola è una fan ). Credo che i lettori nel ns Paese siano + di quanto si pensi o risulti dalle indagini, ma non sono , sempre, anche acquirenti.

GiovanniMarchese ha detto...

@luigi: ho le vecchie edizioni Garzanti con le copertine di Matticchio... ti dice qualcosa? ;)

La firma cangiante ha detto...

@ Crepa: effettivamente hai ragione tu, anche a me capita di acquistare libri usati al mercatino che non rientrano nelle statistiche, inoltre sono tantissimi i lettori che si appoggiano alle biblioteche, tra i miei amici ce ne sono diversi. Comunque della Kinsella non so, però di Follet qualcosa potrebbe anche piacerti, delle cose molto valide le ha scritte anche lui nonostante sia spesso bollato come scrittore di cassetta o da supermercato :)

cooksappe ha detto...

gran cosa

LUIGI BICCO ha detto...

@ Dario e Crepascolo:
Vi starei a leggere per ore :) Dal mio punto di vista posso solo aggiungere, a quanto ha già detto Dario, che se leggi una dozzina di libri l'anno, vieni considerato comunque un lettore "forte". Lascia perdere poi chi ne legge di più. Io conosco un paio di persone che riescono a farne fuori 3 o 4 al mese. Ma conosco anche chi in un anno non ne legge nessuno. La questione è che nelle statistiche fanno più numero questi ultimi che non i "malati" di lettura. O almeno così sembra. Ah, e per quanto bistrattato dalla letteratura bene, Follett di cose valide ne ha scritte molte di più di tanti altri scrittori osannati dalla critica.

@ Giovanni:
In realtà non me ne ricordavo affatto. Parli di Franco Matticchio e della collana Elefanti, giusto? Questa qui, tanto per intenderci. Bella!

@ Cooksappe:
A rischio di passare per un intellettuale ammuffito, si, è sempre una gran cosa, quando si parla di libri :)

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