22.7.13

Pacific Rim, solo tre cose e un aneddoto divertente (ma non certo per me)


Visto. Carino. Pacific Rim è un giusto omaggio a quel mondo dell'animazione orientale che ha dato giorni lieti a quelli della mia generazione, con un occhio di riguardo proprio a certi macchiettismi giap (vedi i due scienziati da siparietto comico, i fratelli russi in stile street fighters, la giapponesina con una ciocca di capelli blu o i nomi dei colossi di metallo che cambiano a seconda della nazionalità dei loro piloti: Gipsy Danger, Cherno Alpha, Crimson Typhoon). Il film è divertente e a mio modo di vedere non pretende di andare oltre. Una trama fin troppo lineare che non vale nemmeno la pena di star lì a sezionare. Se lo hai fatto non sei entrato nello spirito del film.

Il miglior pregio è quello di rispondere finalmente alla domanda che i fan del genere si facevano da oltre trent'anni: ma come cazzo faceva Alcor (o chi per esso) a pilotare uno di quei magnifici robottoni giganti solo con una cloche e una leva? Non te lo sei mai chiesto, da bambino?


La risposta è che si tratta di fantasie anni '70 e Pacific Rim ti spiega invece come potrebbero davvero funzionare le cose. Ammesso che tu riesca per un attimo a sospendere la tua dannata incredulità. Viene solo da chiederti perché ad una cosa del genere abbia dovuto pensarci un regista messicano. Mah.

La cosa più becera è la scenetta finale dopo i titoli di coda. Un'americanata imbecilloide e sborona che per di più era telefonatissima (ho capito che ci sarebbe stata esattamente quando l'avrebbe capito chiunque).

La cosa più assurda e sconvolgente, invece, riguarda l'attore che interpreta il protagonista, Charlie Hunnam. Ricordavo Hunnam nel film Hooligans (Green Street, in originale) di Lexi Alexander. Lì era un tipo litigareccio ma magro e dal fisico asciutto e nervoso. Adesso me lo sono ritrovato gonfio come una zampogna, talmente palestrato che mi chiedo come si possa fare a passare da uno stato all'altro come se nulla fosse.


Avrei scommesso su un seguito sicuro. Ma ho visto che purtroppo il film non sta andando oltre i 50 milioni di incasso a fronte di un budget di 200 milioni. Potrebbe addirittura correre il rischio di diventare un flop, pensa.

P.S.: Questa cosa te la devo proprio raccontare perché se quando ero al cinema mi ha fatto molto incazzare, oggi ci rido. Con un amico siamo andati al Cineplex di Torino e abbiamo cominciato a vedere il film. Come sapevo, l'inizio era dedicato all'organizzazione della squadra dei piloti. Ed è esattamente quello che abbiamo visto, salvo due particolari. Proprio non mi ricordavo della presenza di Woody Harrelson nel film (?!?!) e non mi spiegavo che cazzo c'entrassero un gruppo di giovani che facevano giochi di illusionismo. Dopo un quarto d'ora ci si è svelato l'arcano: semplicemente stavamo guardando Now You See Me. Avevamo cannato la sala. Quella giusta, la 4, aveva la luce spenta e la porta era chiusa. Sembrava una porta di servizio, cazzo. Abbiamo corso come dei bastardi e siamo entrati nella sala giusta, quindi. Abbiamo fatto finta che il quarto d'ora dell'altro film fosse quello giusto. E alla fine di Pacific Rim, in effetti, non abbiamo sentito la mancanza del quarto d'ora vero. Vai a capire.

P.P.S.: Però quando questa cosa è successa, ero talmente incazzato che il film Now You See Me l'ho preso in antipatia di brutto. E infatti mi sembra una cazzatta grossolana da evitare come la peste. Non andare a vederlo.

11 commenti:

Patrizia Mandanici ha detto...

Visto anche - è il film che mi aspettavo, più o meno, non avevo alcuna aspettativa particolare dato che non sono una fan dei robottoni (sì, da piccola ho visto i cartoni animati più famosi, ma una volta arrivata a età da liceo ho messo da parte e dimenticato quella fase).
Non so se sono la sola a pensare che l'attrice che interpreta la protagonista bambina è molto più brava della versione adulta...

Patrizia Mandanici ha detto...

"Visto anche io" - è saltata una parola...

CyberLuke ha detto...

Non sapevo che stesse andando così male... peccato, perché, pur non avendomi entusiasmato (fermo restando i suoi meriti, è oggettivamente fatto molto, molto bene) il film è un ottimo prodotto d'intrattenimento, e i presupposti per un sequel ci stanno.
PS una volta anch'io sbagliai sala, solo che il film mi piacque così tanto che restai a vederlo fino alla fine (per la cronaca, era Ghost Dog). :D

Luca ha detto...

Secondo me per sbagliare sala non bisogna essere proprio lucidissimi… Certo, per vedere Pacific Rim probabilmente aiuta ;-)

La firma cangiante ha detto...

Beh consolati, io un paio di volte ho sbagliato film a casa, convinto di star vedendo una cosa ne ho vista un'altra. Se vuoi i dettagli puoi cercare il mio post su La trincea

LUIGI BICCO ha detto...

@ Patrizia:
Si, la parte del ricordo della bimba giapponesse è molto intensa. Devo dire però che nessun attore brilla particolarmente, nel film. Almeno ho avuto quell'impressione.

@ Cyberluke:
Dal punto di vista dell'intrattenimento infatti non fa una grinza. Mi sarei visto anche il secondo, guarda.
P.S.: Beh, dai. Sbagliando sala ti sei sempre visto un film di Jim Jarmusch :)

@ Luca:
No, è che bisogna essere proprio un po' fessi :) Però dalla mia avevo un pomeriggio a 32 gradi e un cinema che mi fa gli agguati spegnendomi le lucine delle sale appena passo io. O una cosa del genere.

@ Dario:
Letto il post. Beh, a me quella cosa lì non è mai capitata. Ma ti dirò, quella di sbagliare sala invece si. mi era già capitato con il secondo Batman di Nolan. Sempre nello stesso cinema, tra l'altro. Mandai via un mezzo tamarro che credeva di essere nella sala di un qualsiasi Fast & Furious. Poi è tornato lui che aveva ragione e io ho dovuto cambiare sala. Fortunatamente lì il film doveva ancora cominciare. Che devo dire? Sono recidivo!

Larsen ha detto...

guarda, pacific rim m'e' piaciuto per come deve piacere (ROBOTTTTOOOONIIIII :-), ma t'assicuro che now you see me vale la pena... a meno che tu non abbia un'odio "nativo" verso i maghi ;-)

LUIGI BICCO ha detto...
Questo commento è stato eliminato dall'autore.
LUIGI BICCO ha detto...

@ Larsen:
Ed è quello il motivo per il quale è piaciuto anche a me :)

E' vero che il risentimento che nutro per Now You See Me è fomentato dall'odio provato per quella situazione, ma alcune scene non hanno aiutato (vedere Harrelson all'inizio del film che ipnotizza le persone con lo schiocco delle dita mi ha lasciato un po' così). Però non è giusto affossare un film solo per quello. Se mi dici che poi migliora, una possibilità sono disposto anche a dargliela. Solo non al cinema, però, eh ;)

Larsen ha detto...

nono, al cinema potrebbe avere senso se il biglietto costasse 5€ (o anche meno), qualche scena "spettacolare" che sul grande schermo si gode di piu' c'e', ma non e' un film da cinema.

la storia non e' male, si, c'e' sempre il trucco della magia che copre qualche carenza nella sceneggiatura, ma devo dire che, finito di vederlo, ho avuto l'impressione che regista e sceneggiatore non fossero a tavola davanti ad un'impepata di cozze quando l'hanno "chiuso".

LUIGI BICCO ha detto...

@ Larsen:
Massì, và. In futuro un'occhiatina gliela do :)

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