Com'è consuetudine (e di dovere), ormai la notizia si sta diffondendo a macchia d'olio. Paolo Morales se n'è andato a soli 56 anni, dopo una lunga malattia. Non starò qui a dire cos'ha fatto e cosa no, a chi interessa può rispondere bene la pagina di wikipedia a lui dedicata (qui).
Le sue esperienze come sceneggiatore televisivo o storyboardista per il cinema internazionale (Francis Ford Coppola e Martin Scorsese, tanto per citarne un paio) e l'essere uno dei padri fondatori della Scuola Romana dei Fumetti, sono cosa grossa, è vero. Ma io voglio ricordarlo soprattutto come disegnatore e sceneggiatore di Martin Mystére. Uno che ci aveva messo davvero il suo e ce l'aveva messo bene, come nel caso di uno degli albi più belli dell'intera serie, il 311, "L'Orizzonte degli Eventi". Un narratore solido e disincantato, ma davvero creativo e fin troppo sottovalutato, come tante personalità abituate a lavorare in silenzio. Le sue sono state tra le storie che più ho apprezzato negli ultimi anni. E con ansia aspettavo l'uscita, prevista tra un paio di mesi, del numero 6 della collana Le Storie, intitolato Ritorno a Berlino, ideato e sceneggiato proprio da lui e disegnato dal suo più assiduo collaboratore, Davide De Cubellis.
Apprendere della sua scomparsa è stato come ricevere una mazzata in piena fronte. Mi dispiace davvero tanto.
Un abbraccio forte forte alla famiglia.
7 commenti:
Non sapevo stesse male, così giovane poi. Pur non conoscendo benissimo le sue opere ci sono rimasto male davvero. Ultimamente mi sembra che la perdita degli artisti sia quasi un ciclo continuo, sarà anche la vita però che tristezza.
Lo ricordo soprattutto negli Skorpio e Lanciostory degli anni '80 come valido imitatore di Domingo Mandrafina. Poi anche lui come molti disegnatori "arrivati" ha semplificato il tratto, ma a quanto leggo in giro (anche in questo tuo intervento) sembra che si fosse rivelato un ottimo sceneggiatore.
@ Dario:
E' davvero un peccato, si. Il 2012 è stato tragico sotto il profilo degli addii. E il 2013 non è iniziato proprio benissimo.
@ Luca:
Il suo segno era rapido e classico e i bianchi e neri molto equilibrati. Però si, credo che le migliori prove le abbia date come creatore di storie, poco da dire. Le sue storie su Lancio e Skorpio non le ho mai lette, ma so che ha lavorato anche su L'Eternauta della Comic Art, su Torpedo e L'Intrepido, come recita anche la sua breve biografia sul sito della Bonelli.
Mi sarebbe piaciuto vederlo all'opera anche con altri personaggi.
"sottovalutato, come tante personalità abituate a lavorare in silenzio", è qualcosa che mi ha sempre colpito. Potrebbe descrivere anche un altro Paolo, ahinoi, anch'egli scomparso in questi primi nefasti giorni dell'anno, ovvero quel De Crescenzo deus ex machina della Gargoyle Books. R.I.P.
@ Giovanni:
Si, ho letto stamattina la notizia sul Corriere della Fantascienza. Purtroppo non conoscevo la storia di De Crescenzo, anche se conoscevo la Gargoyle per via dei romanzi di Dan Simmons. Se non sbaglio in passato hanno pubblicato anche un paio di titoli di Gianfranco Manfredi.
non lo sapevo mi dispiace tantissimo, a me il suo disegno piace molto.
Paolo Morales lives. Paolo Morales for ever.
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