11.9.12

Un biondo, un cosplayer e il sosia di Daniel Craig entrano in un caffé... splash!

Mi sono sempre chiesto quanto sia giusto parlar male di un qualcosa che hai letto o visto. Mi sono sempre chiesto perchè perdere il proprio tempo nel farlo. Con il fumetto non l'ho mai fatto, perchè la miglior pubblicità negativa è il silenzio. In tanti non lo fanno, a dire il vero. Perchè invece ci si ostina a dire la propria quando si tratta di pellicole hollywoodiane? Perchè tutti noi siamo presi dal sacro fuoco del critico sanguigno quando si tratta di cinema?

Mi scoccia parlar male di qualcosa che ho visto. Ma facciamo finta, anche solo per un momento, che io volessi parlar male del film The Avengers. Solo perchè magari, che so, a te non è piaciuto e invece risulta essere uno dei film più visti della storia del cinema (e uno dei più apprezzati, a leggere i pareri in rete). E anche perchè per vederlo hai sborsato (con malcelata diffidenza) ben sedici euro virgola cinquanta per prendere il dvd in allegato a Panorama.

Mettiamo tutto questo, facciamo finta. Se a me il film non fosse piaciuto, cosa direi? Come mi esprimerei a tal proposito?

Facciamo finta, dai. Vediamo.

Allora, comincerei così...


"No words", come dicono gli intellettualoidi imbecilli.

Condanno The Avengers in un cantuccio buio e freddo di un sottoscala dalle pareti ammuffite. Un film privo di fiamma e passione. Privo, quasi, di tutto quello che servirebbe, non dico a buon film, ma almeno a un film di supereroi. Alla fine è un film che potrebbe andar bene per i ragazzi sotto i dodici anni.

La trama è tanto semplice quanto lineare e potresti pure passarci sopra (con un mezzo cingolato): Loki si allea con gli alieni chitauri per invadere la Terra. Su su, difendiamoci. Bòn.

Peccato che si affidi questa impresa ad un manipolo di comparse o poco più. C'è un biondino mezzo hippy con un martello e lo stesso spessore di un tonno pinne gialle finito in una scatoletta che compare solo in presenza e in funzione del fratellastro cattivo (e questo è tutto dire). Una rossa "sono la Johansson, guardami le tette che ballano mentre corro" che non trova di meglio da fare che sparare a degli alieni di due metri e mezzo in corazza e armati di tutto punto con una semplice glock 26 compatta, una pistoletta semiautomatica calibro 9. Si si, brava.

Ecco una splendida Scarlett Johansson disegnata da Rob Liefeld.
Dite la verità, non vi ricorda questo?

Un cosplayer vestito male da Capitan America che non si può proprio guardare senza provare imbarazzo (un risultato peggiore sul suo costume non si poteva proprio ottenere. Quasi era più bello quello del 1990 con gli addominali scolpiti nella gommapiuma). Il sosia di Daniel Craig ma più brutto e con la faccia schiacciata che gioca a freccette e fa il "no look" alla Ronaldinho con gli alieni (quella scena mi ha pietrificato e sono corso in bagno a piangere). Un Samuel Jackson legnoso e mai così sotto tono (nemmeno in Snakes on a Plane, cazzo). Una Cobie Smulders "guarda che bella faccetta che ho ma sono anche intelligente che ti sgamo il giochetto di Fury con le figurine vintage di Cap" (e così le uniche due figure femminili di spicco finiscono nel turbinio del maschilismo più pacchiano e becero di sempre per buona pace dei sensi). L'Agente Phil Coulson dello Shield è una macchietta che nessuno si caga di pezza ma che quando poi soccombe, per cinque minuti sembra l'amicone di tutti in una scena simil patetica in stile orsetti del cuore (e per quanto mi riguarda merita la fine che fa solo per aver detto di essere l'artefice del nuovo design del costume di Cap). Complimenti anche a Gwyneth Paltrow che "una volta qui era tutta campagna e io ero la protagonista indiscussa dei miei film e ora faccio solo delle comparsine comparsette".


Giuro, riesco a guardare questa immagine qui sopra
solo se copro con il pollice quello al centro vestito di blu.


Vogliamo parlare di Loki che se ne va in giro vestito come una Bratz sparando raggi da un bastone come le Winx? Dialoghi da urlo (nel senso che urli dal dolore per le unghie che si spezzano mentre ti scavi la fossa da solo per nasconderti), una fotografia pressochè inesistente (praticamente sulla scena non sembra esserci nulla di più potente di una lampadina da 40 watt, ma dal direttore della fotografia di E alla fine arriva Polly, in effetti, non è che ti aspetti molto), una colonna sonora che rimuovi prima ancora di aver ascoltato. E mi spiace dirlo ma anche la regia di Joss Whedon è abbastanza incolore, nonostante alcune sue interessanti prove in passato (una a dire il vero, visto che, nonostante il tanto parlar bene di lui in giro per la rete, per il cinema risulta regista e sceneggiatore (insieme) solo del film Serenity). Un finale con una tentata auto immolazione alla quale non crede nessuno nemmeno per un pugno di secondi.

Robert Downing Jr., come al solito, detta tempi e modi. E' lui alle percussioni del sestetto che si muove sul palco. E il suo continua ad essere un Iron Man a modo e a maniera. E anche Mark Ruffalo sembra a suo agio, nonostante sia l'unico a non aver mai vestito, in precedenza, calzamaglie o mantelli (o forse proprio per quello). La cosa più simpatica del film è la scena dell'Helicarrier dello Shield che prende quota dal mare. La cosa più divertente, Hulk che fa tanto male a Loki (mezzo morto prima e con un graffio sul naso nella scena successiva, mah).

"Vabbè, oh, ci tocca."

Ho letto di persone che hanno trovato il CGI imbarazzante. Eh, si. E son proprio problemi. Soprattutto quando anche il resto del film non gira per nulla.

Ma che cazzo. Non è che mi aspettassi un film di Jim Jarmusch e nemmeno lo stesso lavoro che ha fatto Nolan con Batman. Ma nemmeno una pellicola così priva di cura. E attenzione, non sono uno che fa troppo il raffinato. Tanto per intenderci, sono uno a cui il film su Capitan America è pure piaciucchiato. Quindi poche cazzate da nerd e fumettofili. In fondo il film è pure costato la bellezza di 220 milioni di dollari e spicci, eh. O Whedon li ha spesi tutti per pagare Downey Jr. e il catering (molto probabile) o li ha spesi comunque male. Perchè nelle scene dell'invasione, tanto per dirne una, solo in alcune ci sono degli omini che corrono in preda al panico. Per il resto sembra deserto cocente. 'A Joss, ma sei serio?

E comunque non me ne vogliate, eh, ma allora faccio bene
a fare il nostalgico romantico e a preferire i Vendicatori a fumetti
di Roy Thomas e John Buscema.

Ripeto. Un buon film per ragazzi dove Hulk "spacca" e Iron Man "spara raggi dalle mani". Nient'altro. Però i fatti alla fine parlano diversamente, Whedon ha avuto ragione e io devo stare solo zitto. Perchè se The Avengers è stato il terzo film più visto della storia del cinema (no dico, il terzo - fottuto - film più visto della - fottuta - storia) con un incasso di circa 1 miliardo virgola 500 e rotti milioni (il resto mancia, grazie, arrivederci) di dollari, un motivo ci sarà, no? O sono pazzo io o lo è tutto il resto dell'umanità.

Oh, ecco cosa direi se volessi parlar male del film The Avengers. Ma non lo farò. Perchè perdere il mio tempo in una cosa del genere? Ma se l'avessi fatto, se mi fossi espresso in questi termini, seriamente, secondo voi avrei esagerato?

No, ditemelo.
Davvero.

17 commenti:

CyberLuke ha detto...

Capisco la maggior parte delle tue ragioni.
Eppure, esattamente come per le voragini di sceneggiatura dell'ultimo Batman, The Avengers funziona.

Dev'esserci un qualche ingrediente segreto, tipo quello che mettono nella Coca Cola per creare dipendenza, che i registi hanno scoperto per fregarci.
Non vedo altra spiegazione.

ari ha detto...

Sai che io non me ne intendo un cacchio di tutte queste cose qui. Dico solo che, solo per citare quelli che hai citato anche tu, i 3 Batman, e pure Capitan America veramente, li ho visti con interesse e coinvolgimento. Qui, come sai, ho dormito per la gran parte del tempo. Tutto qui. E mi sentivo pure in colpa, perchè sapevo che ci tenevi. Ora faccio un sospiro di sollievo...

LUIGI BICCO ha detto...

@ Luca:
Te lo dico io come si chiama l'ingrediente segreto, in questo caso: nostalgia. E anche un po' di fumetto. Questi nuovi filmoni fanno leva sulla tua adolescenza. E se anche tu non hai mai letto il fumetto dei Vendicatori da ragazzo, fa lo stesso, ti fai travolgere dai temi e dai sogni da regazzino (come dicono a Roma).
Solo che questa cosa di trovare per forza il bello in un cassetto della monnezza (come dicono a Napoli), l'hanno capita bene, ad hollywood e, secondo me, se ne stanno approfittando parecchio. Se l'ultimo Batman di Nolan non fosse stato girato da Nolan e il suo protagonista non fosse stato un supereroe dei fumetti, quel film probabilmente l'avremmo stroncato e basta. Ma lo dico con il dubbio, eh. Non sono nemmeno convinto, ma ogni tanto ci penso. La sensazione del momento è che la gente ti voglia impressionare a tutti i costi e che dei dettagli, dei buchi nella sceneggiatura e della caratterizzazione dei personaggi, chissenefrega.
Non è proprio così che dovrebbe essere. Anche se noi, fondamentalmente, siamo di bocca buona :)

@ Ari:
"Ci tenevo" è una parola davvero grossa. Grossissima. Ma tu sai come far felice un nerd. Chi altri si sarebbe sciroppati i tre Batman, gli X-Men, gli Uominiragni, i capitani ammerriggani e via dicendo? :)

davide garota ha detto...

Io non sono nerd, e la mia adolescenza è qualcosa da cui stare alla larga, quindi gli ingredienti segreti dei film di supereroi non fanno presa su di me. A parte batman di Robbins non ne ho visti. Invece sono stato a vedere "Biancaneve e il cacciatore" e mi è pure piaciuto. Fatto bene secondo me.

Alberto Camerra ha detto...

Luigi, tutto quello che vuoi, ma se fossi regista con carta bianca e verde dei dollaroni, la Johansson me la scritturo pure io.
;-D
Poi, Avengers è un film pompato come i disegni di Liefeld... ma rabbrividisco in attesa della Justice League.
;)

LUIGI BICCO ha detto...

@ Davide:
Non ho visto quel film. Ma la sola presenza di Charlize Theron, probabilmente, basta e avanza :)

@ Alberto:
Ok, la Johansson è il collante per le ragazzine e per gli ometti in età puberale (e anche oltre).
Fai bene a rabbrividire per il film sulla Justice League. Non credo possa venirne fuori nulla di meglio. Troppi personaggi importanti ai quali dare spazio. Poi, per carità, ben lieto di essere smentito quando farà capolino al cinema, eh :)

La firma cangiante ha detto...

E' vero che non si debba per forza trovare il bello nella monnezza ma neanche cercare il pelo nell'uovo in un blockbusterone ignorante tirato su solo per divertire (e per far soldi a palate).

Io mi ero divertito a vederlo in sala e faceva anche il suo effetto, scene e battute ironiche al punto giusto.

Sono d'accordo con Luke, tutte le pecche che vuoi ma alla fine funziona :)

O forse io sono di bocca troppo buona.

LUIGI BICCO ha detto...

@ Dario:
C'è da dire che probabilmente, visto al cinema, ci si lascia trasportare meglio dalle scene d'azione lasciando in secondo piano le altre cose.
Di blockbusteroni ignoranti tirati su solo per divertire e per far soldi a palate ne ho visti parecchi. La questione è che questo (che rientra perfettamente nella categoria) mi ha divertito molto meno degli altri. Ecco perchè è stato facile far venire a galla i peli dall'uovo.
Mi sono lasciato trascinare di più da Mystery Men :D

CREPASCOLO ha detto...

I migliori Avengers di sempre ? La line up di Stan Lee ( che non convinceva Roy , fan delle big guns ) con : 1) Steve Rogers non ancora totalmente in sintonia con il decennio dei Beatles dopo 20 anni tra i ghiacci 2) Clint Barton che considerava Rogers un matusa ammuffito e Scarlet una bella manza 3) Scarlet che vedeva in Rogers una figura paterna, ma non sempre, e Barton un buzurro 4) Pietro che considerava Scarlet una sorella, ma non sempre, e quindi vedeva Rogers e Barton come moscerini contro il musto ( capita quando corri nel vento come in una canzone di Zucchero Fornaciari).
Uno psicodramma con i fiocchi, spontaneo in parte, non premeditato totalmente, come capitava in quei gg in cui Stan The Man Lee aveva lo shining e respirava lo zeitgeist. Non che le storie di Roy ( il Pym borderline, Visione e Ultron ) non siano dei classici, ma con quel quartetto, oggi, uno sceneggiatore sciroccato come Pete Milligan ( magari con le matite di un Ramos e le covers di Brendan Mc Carthy ) farebbe faville. Forse.

LUIGI BICCO ha detto...

Ha! Crepascolo for President!
E' che con Thomas c'era più carne al fuoco e io sono un amante delle grigliate. Ma a proposito di quel quartetto, prendo quanto da te delineato e rilancio: Pete Milligan rimane capo alla penna. Ma alle matite voglio Tony Salmons e alle cover (strabilia) un altro inglese, Bryan Talbot :D

CREPASCOLO ha detto...

Salmons è bravissimo, ma è raro vedere i suoi lavori nel mainstream ( ricordo un contributo al commemotativo di Cap ). Probabilmente non è un fulmine di guerra. Non mi convince del tutto Talbot alle cover - gli faremo disegnate un annual what if oriented in cui si ipotizza che la vita di Cap da Erskine in poi fino a dopo lo scongelamento è il delirìo di un magrolino alcolizzato ( autocitaz dal Bats di Maschere ndr ) - e rilancio con Lee Bermejo in modalità Checkmate o Gotham Knights.
Per dare respiro a Tony, lo alterneremo con Mark Badger e Rick Leonardi.

LUIGI BICCO ha detto...

@ Crepascolo:
Proprio perchè sono così rare le sue comparsate nel mainstream, lo voglio. E quello che fa con Batman è strepitoso. Ok per il what if a Talbot, allora. Lee Bermejo su Checkmate non me lo ricordo (le cover?). Ah, per me è ok anche Leonardi. Assolutamente.

Ma quanto siamo nerd? :D

E soprattutto, quando ti deciderai ad aprire un blog? La mia pazienza non è infinita.

CREPASCOLO ha detto...

La Cittadella ( una leggenda di Bats pubblicata in un numero ics delle Leggende dalla Play Press ) - testi di James Robinson. Ricordo. Ho un paio di vecchi X-Men della Star Comics con Salmons al lavoro su Cloak & Dagger ed un Daredevil tratto da Marvel Fanfare. Bravo anche lì. Bermejo faceva le cover della serie sceneggiata da Rucka e con i disegni di Saiz. Planeta ha pubblicato tutta la sua run + il cross over con gli Outsiders di Winick /Bennett.
Grazie per i complimenti, ma un blog contraddice la natura di Crepascolo che cuce insieme i suoi interventi, la maggior parte della volta almeno, prendendo a prestito spunti seminati nel blog in cui capita. Crep - ne parlo come fosse altro da me - è la quintessenza del nerd.

LUIGI BICCO ha detto...
Questo commento è stato eliminato dall'autore.
LUIGI BICCO ha detto...

@ Crepascolo:
Sepolti da qualche parte, in effetti, devo avere forse i primi due volumi di Checkmate. Non mi dispiaceva. Erano i tempi dell'indimenticabile serie bimestrale da edicola Manhunter sempre della Planeta.

Forse sei la "sestessenza", addirittura, della nerditudine. A proposito del blog, da un lato ti do ragione, dall'altra ti imploro di ripensarci. Ma quando accadrà, sarò uno dei primi a saperlo ;)

Renato Stevanato ha detto...

Ti posso assicurare che non sei pazzo, lo è tutto il resto dell'umanità. ah!
ah!ah!:-)
Solo un'appunto, io della Johansson più che le tette ho guardato il sedere.:-)

LUIGI BICCO ha detto...

Meno male, Renà :D
Pensavo davvero di essere stato troppo duro, tempo fa. Poi, voglio dire, della Johansson si guarda un po' tutto, eh :)

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