27.8.12

Limbo


Limbo è un puzzle platform 2D (per XBox, Play, PC e Mac) che ha vinto il premio per l'eccellenza tecnica all'Independed Games Festival del 2010. Lo dico subito, così sgombriamo il campo da probabili dubbi. Cioè sul fatto che questo gioco è davvero un piccolo, maniacale e spaventoso capolavoro.

Che non sono un videogiocatore incallito, lo sanno tutti, ma ogni tanto qualche titolo, sul mio pc, ci scappa. E prima delle ferie è toccato proprio a questo gioco ideato dal PlayDead Studio di Arnt Jensen e Dino Patti, che al prezzo di 9 euro e qualche spicciolo mi ha regalato due o forse tre ore di horror come si deve. Il bianco e nero sporco e disturbato, i confini e le ambientazioni sfocate e diafane, il senso di disagio per un paesaggio tetro dal quale ti aspetti il peggio e alcune bizzarre situazioni al limite dell'onirismo, conferiscono a questo titolo un fascino davvero particolare.


Non mi era mai capitato di giocare con qualcosa del genere, dove l'intero percorso si sviluppa su un unico livello a scorrimento verticale e dove i comandi si limitano alle quattro frecce del tastierino direzionale, più un tasto per le interazioni. Più facile di così, si muore. E infatti si muore, perchè la cosa non è affatto facile.


Vi ritrovate a vestire i panni di un ragazzino che si risveglia smarrito in una foresta e non sapete nemmeno perchè. Un ragazzino che, sembra, sia alla ricerca della sorellina scomparsa. Non vi serve sapere altro. Se non che in alcuni passaggi, questo gioco sa essere davvero cruento come pochi, nonostante tutte le scene di violenza siano comunque stemperate dallo stile grafico che riduce il piano di gioco a delle silhouette nere. Ma un ragno gigante che vuole divorarvi, i pali acuminati in fondo ad un pozzo o delle amebe che si impossessano del vostro cervello, fanno male comunque, silhouette o non silhouette.


Redenzione, purgatorio, riscatto? Limbo è tutto questo e tanto altro. E potrebbe addirittura piacere anche a chi, per i videogames, non impazzisce.

5 commenti:

Zibibì from Italì ha detto...

con tutto il rispetto parlando,
in tema di Limbo
avrei una netta preferenza per il
Limbo Rock!

La firma cangiante ha detto...

Io non gioco mai a nulla sul PC (se non con i quiz di Lozirion, scaricali sono linkati nell'elenco dei blog dalle mie parti).

Anche la Wii è lì a prender polvere da un po', ecco se ci fosse per la Wii a un prezzo così lo prenderei.

CyberLuke ha detto...

Grafica elegante, ambientazione semplice ma suggestiva.
Però io e i videogiochi non potremmo essere più lontani. Credo di essere l'unico a possedere una PS3 e di non averla mai usata per giocare.

Gripa ha detto...

Altro nobile esempio
delle molte e inesplorate
interpretazioni del bianco e nero.

( Videogiochi?
...gioco tutti gli anni la prima settimana di febbraio,
richiudo la scatola e riseppellisco la grigia console del "Supernintendo" sotto un fitto strato di libri e fumetti.)

LUIGI BICCO ha detto...

@ Zibibì:
E viste gli ultimi refoli dell'estate (si spera che siano gli ultimi ad alta temperatura), chi non preferirebbe il limbo a ritmo di musica, tra le sabbie di una spiaggia caraibica? Ma il tempo è finito e ci tocca il crudo risveglio :D

@ Dario:
E infatti il prezzo è stato il motivo portante per il quale mi sono spinto oltre. Anch'io ho una play2 a prendere polvere in qualche scatolone. Ma il PC mi tocca farlo girare un po' come si deve, ogni tanto :)

@ Luca:
E' suggestivo, si. Molto. E tu sei un altro che ha la play ferma ad ammuffire. Mi sa che siamo in parecchi. Potremmo fondare il club "quelli delle consolle lasciate spente" o una cosa del genere.
Però capisco che il lettore blu-ray della play3 è uno dei migliori in circolazione.

@ Alessandro:
E siamo già in quattro :D
Allora è proprio un vizio (vedi risposta a Luca).

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