18.7.12

La Highsmith, Iacopo Bruno e World of Dot


Da ieri è in edicola una nuova linea di collaterali allegati al Corriere della Sera in collaborazione con Bompiani. Si tratta dell'ennesima collana di libri incentrata questa volta su una delle figure più importanti della letteratura giallo noir, Patricia Highsmith. Si comincia con Il Talento di Mister Ripley, titolo reso noto anche dall'omonimo film di Anthony Minghella con Matt Damon e Jude Law, si prosegue con Sconosciuti in Treno, Il Sepolto Vivo e L'Amico Americano. Il resto del piano dell'opera, il racconto intitolato La Donna Oggetto e informazioni varie, sono disponibili sul sito dedicato alla collana (qui).

Eccovi qui sotto le prime quattro cover.


Ora.

L'unica cosa che io abbia mai letto della Highsmith è una raccolta di racconti della quale non ricordo più nemmeno il titolo e il saggio Come si Scrive un Giallo - Teoria e Pratica della Suspence
edito da Minimum Fax.

Quasi non so di cosa parliamo, insomma.

Quasi.


Fatto sta che giorni fa sono corso in edicola a prenotare la mia bella copia prima che andassero tutte esaurite per via del solito, irrisorio prezzo lancio fissato a 1 euro. Perchè? Per via delle cover, ovvio. Continuo a lasciarmi abbindolare da certe cose, non c'è nulla da fare. A guardare le prime cover qui sopra quasi mi cadeva la mascella per il certosino equilibrio tra pesi e cromie. Una presenza scenica talmente delicata da raccontarsi da sola. Dopo una rapida ma più approfondita ricerca ho scoperto che la confezione, illustrazione e design, è opera di Iacopo Bruno, illustratore versatile che abbraccia più di una tecnica. E le abbraccia tutte bene, a dire il vero.

Qui trovate buona parte delle sue opere.
Qui sotto, invece, qualche esempio.






Poi, come se non bastasse, Iacopo Bruno e Francesca Leoneschi, sua compagna nonchè art director per Rizzoli (e con un'esperienza decennale come senior designer in Mondadori e art director nel 2008 presso Mucca Design a New York), sono anche i fondatori di the WORLD of DOT, uno studio grafico di Milano specializzato in grafica editoriale, illustrazione e tipografia. Come si dice, Dio li fa e poi li accoppia.

Non avevo idea di quale solida realtà rappresentasse questo studio nel panorama editoriale italiano, fin quando non ho sfogliato i loro lavori. Adesso ce l'ho.
Complimenti.
Se non avessi altre incombenze, in un posto del genere lavorerei gratis. Magari una mail gliela mando lo stesso. Massì.

10 commenti:

davide garota ha detto...

Uaooo!!

michele petrucci ha detto...

Anche a me piacciono quello cover… sono tentato, ma lo spazio per la carta comincia a essere un vero problema e ci penso sempre due volte prima di comprare nuovi libri…

sartoris ha detto...

Cover fantastiche non c'è che dire. Fammi dire solo che la Highsmith non è la degna erede della Christie per il solo fatto che è DECISAMENETE MEGLIO, il suo sguardo perturbato e perturbante sull'assurdo gioco di potere che regola la società degli umani è qualcosa che supera i crismi del genere per affondare nell'assoluto... consiglio vivamente, ma davvero vivamente, il cult ACQUE PROFONDE, ovvero come scoprire che dietro la facciata "normale" di ognuno di noi si possa celare l'istinto omicida!!!

vabe', my 5 cents ;-)

LUIGI BICCO ha detto...

@ Davide:
Bella roba, eh?

@ Michele:
Ho lo stesso problema. Probabilmente uno di questi giorni mi perderò tra la carta di casa mia e non troverò la strada per arrivare alla porta. Ma qualche sforzetto sono ancora disposto a farlo, via. DEVO farlo :)

@ Omar:
Mi fido ciecamente. Anche perchè della Christie ho letto quasi zero. "Acque profonde"? Bene. Segnato. E' sulla settima uscita di questa collana e non me lo farò scappare. Anche se a sentirtene parlare, sembrava stessi descrivendo "L'Assassino che è in Me" di Jim Thompson. Un capolavoro che consiglio sempre a chiunque.
I tuoi 5 cents sono sempre ben accetti ;)

sartoris ha detto...

Luigi: anche io quando te lo descrivevo ho visto Thompson nelle mie parole, ma forse perché in fondo il pessimismo acuto riguardo il genere umano accomuna parecchio questi due grandi scrittori - Thopson era più "americano" mentre la Highsmith negli ultimi anni aveva maturato un gusto più europeo (arrivando a vivere addirittura in Italia) - ma entrambi erano capaci di sintetizzare in pochi rapidi passaggi la follia e la violenza che alimentano (spesso? sempre?) i rapporti sociali (e qui tocca tirare in ballo Sam Pechimpaph, che non a caso credo conoscesse bene tutti e due gli autori). Vabe', mi infervoro facilmente quando si parla di monumenti del noir ;-))

sartoris ha detto...

ehm, errori di battitura a parte :-)

La firma cangiante ha detto...

Davvero belle le copertine, a me piacevano anche quelle della collana Corriere della Sera dedicò proprio alla Christie l'anno scorso. Più minimali e ordinarie forse ma le trovavo efficaci.

LUIGI BICCO ha detto...

@ Omar:
Lo sapevo che non poteva esserti sfuggito il capolavoro di Thompson. E poi in effetti ci tocca virare su Sam Peckinpah e, almeno, il suo Cane di Paglia. Si fanno nomi piccoli piccoli, quando si parla di noir, eh? :)

@ Firma:
Le ho cercate, non le ricordavo. Forse hanno un filo conduttore meno marcato di queste della Highsmith, ma sono molto carine anche quelle, si.

illustrAutori ha detto...

Sono forse i migliori copertinisti italiani, altro che!

LUIGI BICCO ha detto...

@ IllustrAutori:
Sottoscrivo in pienissimo.

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