2.7.12

Fumetterie, prezzi esosi e dischi in vinile


Settimana scorsa sono riuscito a fare un salto nella mia fumetteria preferita. Danito quasi non ci crede quando mi vede sulla porta. Non ci vedevamo da un paio di mesi, almeno.

Peripezie, figli, malattie, lavoro.


Consumiamo gli argomenti più disparati nell'arco di una manciata di secondi, perchè in fumetteria continuano ad entrare bizzarri personaggi che ci interrompono. Un ragazzino che vuole dei colori e un set per non so cosa tipo Warhammer e sua nonna alle spalle che lo tampina mettendogli fretta, una coppia che di solito arriva e mette a soqquadro tutto, mettendo le mani ovunque e facendo domande che, in questo particolare periodo storico, non interesserebbero nemmeno a San Tommaso. Gente che compra cose che non legge e poi vuole sapere dal suo fumettaro di fiducia cosa è successo fino a quel momento.

Ci fumiamo una sigaretta sul retro e svisceriamo la questione sport (lui è tifoso della Fiorentina, quindi Montolivo se n'è andato ma lo si sapeva da gennaio, Montella è uno che studia, tenetevi Jovetic, io sono tifoso della Samp, ma 'sta cosa di Benitez?), la questione lavoro (madonna che palle, dico io, guarda va proprio male, quasi una merda), la questione fumetti (come sta andando la Lion? Ma poi a me che me ne fotte?).

Prendo tutto quello che gli avevo lasciato in magazzino in questo paio di mesi. Soprattutto i Classici Marvel (Daredevil, Vendicatori, Spiderman), il terzo volume di X-Statix e il Marvel Gold con il ciclo originale di Omega Lo Sconosciuto degli anni '70. Su uno scaffale vedo Chagall in Russia di Joann Sfar della Bao Publishing e prendo pure quello. Non sia mai che non mi porto a casa un lavoro di Sfar.



Noto con una certa nausea che in un paio di mesi molti volumi a fumetti sembrano essere aumentati di prezzo. E neanche poco. Una cagata qualsiasi non sembra valere meno di una quindicina di euro. Penso che si sta facendo il possibile per far tornare il fumetto nella nicchia dalla quale arriva, nonostante gli sforzi di qualcun altro. Qualcuno non ha ancora brillantemente capito che i soldi che girano intorno ai fumetti sono sempre più o meno gli stessi e che proporre diecimila nuove testate o volumi ogni mese, non cambierà le cose. Puoi solo spostarli da una parte all'altra, quei soldi. Ma avranno comunque il loro tornaconto, penso.

Pago tutto e ci organizziamo per una pizza mentre Danito mi infila il numero di Anteprima di questo mese nel sacchetto. Saluti e baci. Esco dalla fumetteria, passo a prendere Arianna e Teo alla metro (Teo saltella in braccio a sua madre mentre mi mostra il suo miglior sorriso sdentato e sbava come un mastino napoletano) e ce ne torniamo allegramente a casa.

In un attimo di sincera tranquillità sul divano, sfoglio quell'Anteprima. E tutte le sensazioni di prima tornano a bomba. Centinaia di novità ovunque. Per molte mi chiedo a chi potrebbero davvero interessare. Cento milioni di manga nuovi ("dall'autore di quello, in arrivo questo"; inni alle novità e titoloni che manco Maccio Capatonda).
Di cose belle da comprare ce ne sono, eh. Cose anche interessanti. Ma continuo a sfogliare intristito fino alla fine. E lì ci trovo un annuncio in doppia pagina che non mi sarei mai aspettato. Music on Vinyl, dischi in vinile da 180g della tua musica preferita direttamente nella tua fumetteria. In che senso? La cosa mi fa sorridere ma, per quanto mi riguarda, sembra capitare a fagiolo. Tra le offerte c'è qualcosa di interessante. Sade, Miles Davis, Buddy Guy, Lauryn Hill. Ma anche musica rock, pop, heavy metal.

La mattina dopo mando una mail a Danito per avere maggiori ragguagli. Infatti su quell'annuncio non si fa riferimento né ad un catalogo completo né ad un sito internet. E prontamente Danito si informa.

Ecco il sito, mi scrive: www.musiconvinyl.com.


Perfetto. Di cose belle ce ne sono. Soprattutto i doppi album. Alcuni in cofanetti da quattro dischi. Con i prezzi si va dai 25 ai 70 euro.

Ecco. Tipo Living Proof di Buddy Guy da tre dischi.

Qualcosa comprerò, alla fine.

Si, finirò per passare in fumetteria per prendere dei dischi in vinile.

Curioso.

11 commenti:

Alberto Camerra ha detto...

Beh, Luigi, io ti batto; che non metto piede in fumetteria sono mesi e mesi (infatti mi tocca saltare Lanterna Verde, che il mio edicolante non vede nemmeno con il binocolo). Però, quei dischi in vinile, fan davvero gola...
:)

GiovanniMarchese ha detto...

Vero. Si produce un sacco di roba interessante e per me i soldi sono sempre quelli e anche meno. Per esempio negli ultimi tempi ho dovuto rinunciare a X-Statix (pur amando molto Milligan!) e al grandioso BRPD (pur amando molto Mignola). Ma nell'ultimo mese ho preso Sweet tooth 1° vol., Fog 3° vol., l'integrale de Lo Sconosciuto ed Hellboy vol. 16. E fatti quattro conti ho bruciato tutto il mio badget mensile. Per carità, non mi lamento, mi reputo un privilegiato se riesco a prendere ben 4 libri in un mese, però è un settore strano il nostro.

CyberLuke ha detto...

Io in Spagna, il mese scorso, ho visto un fracco di roba che da noi non è stata ancora tradotta o pubblicata, e chissà se lo sarà mai.
Tutta roba che avrei comprato immediatamente, se solo il mio spagnolo fosse abbastanza buono da fruirne al 100%.
Non mi spiego davvero il motivo di tanto ritardo.

Quanto agli aumenti, non sono sorpreso.
Tutto, negli ultimi anni, è aumentato. Tutto.
Non il mio stipendio, però. Spero il tuo, almeno.

LUIGI BICCO ha detto...

@ Alberto:
La maggior parte degli edicolanti vedono le cose della Lion dal binocolo, se può rincuorarti, Alberto :) e se ti interessano i vinili, si, dagli un occhio.

@ Giovanni:
Ed è lo stesso ragionamento che fanno in tanti. Le cose nuove non si sommano a quelle vecchie e basta. Smetti di prendere delle cose per prenderne altre. A meno che tu non abbia una casa infinita e delle risorse economiche ingenti. E io di persone del genere non ne conosco.

@ Luca:
E infatti di roba interessante in giro ce n'è. Basterebbe pubblicare meno cazzate e il gioco è fatto. E' una parola, potrebbe dire qualcuno.
E comunque no, assolutamente no. Il mio stipendio è rimasto fermo lì dove sono rimasti fermi quelli di tutti gli altri, da anni a questa parte.

Zibibì from Italì ha detto...

forse 35 anni di campagne contro il fumo hanno finito per colpire anche il fumetto?!
;D

LUIGI BICCO ha detto...

@ Zibibì:
A pensarci bene potrebbe essere esilarante trasformare il vecchio claim degli anni '40 "La sigaretta. Un invito all'amicizia" e adattarlo al fumetto :)

Enrico ha detto...

Fumetti e vinili. Beh! Non li veedo per niente male insieme. Io li vedo entrambi prodotti di nicchia (se tralasciamo le vagonate di manga insulsi che sfruttano il fenomeno modaiolo dei giovanissimi).
Tra l'altro a San Donà di Piave, un paese qui vicino, c'era un negozio che vendeva fumetti, vinili e ricambi per il Folletto della Vorwerk! Precursore dei tempi?

Yeeshaval ha detto...

Io di vinili ce ne ho ancora un bel po', da qualche parte.
Sono chiusi in uno scatolone reduce dal mio trasloco quando me ne andai da casa del mio ex, e non tutti rievocano dei bei ricordi.
Per il momento, stanno bene dove stanno.
Quanto ai fumetti, mi limito a qualche Diabolik ogni tanto, a Dylan Dog, e, quando ne trovo, vecchi numeri di Metal Hurlant e Totem.

LUIGI BICCO ha detto...

@ Enrico:
A me fa un po' strano entrare in una fumetteria e trovarci dell'altro. Non che mi dispiaccia, sia chiaro. Anzi.
Il venditore di San Donà è praticamente un pioniere delle nuove generazioni e delle nuove tendenze :)

@ Yeeshaval:
Tira fuori i vinili che rievocano solo i ricordi belli. E tira fuori anche i Métal Hurlant e i Totem. Negli scatoloni mettici i Diabolik e i Dylan Dog, che ormai fanno tutti così, sembra :)

Viktor ha detto...

mmmh vinili e fumetti, mmmmh....
Senti, ma alla fine te lo sei preso il piatto per i dischi? Forse mi son perso qualche puntata, ma mi ricordo che ci avevi proposto un mostro da qualche centinaio d'euro... Seguo con interesse gli sviluppi della vicenda perchè anch'io, da un sacco di mesi sto rimandando lo stesso acquisto, che poi, per carenza di fondi, sarà nulla di chè.

LUIGI BICCO ha detto...

@ Viktor:
Ciao Viktor. Ebbene si, l'ottavo giorno Dio creò il mio primo assemblato hi-fi. I pezzi non sono quelli che mi ero proposto inizialmente, ma sono parecchio contento del risultato finale. Ne ho parlato qualche post fa. Trovi tutto qui:

http://luigibicco.blogspot.it/2012/06/il-mio-primo-assemblato-hi-fi.html

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