Sono sinceramente dispiaciuto per chi non riesce ad apprezzare la verve e la poesia di Liniers. E per chi non ha ancora capito la grandezza della sua opera, per ora racchiusa in italiano nei quattro volumi stampati dalla Double Shot. Il quarto volume l'ho comprato e letto mentre ancora tornavo a casa. In auto. Non riesco a ricordare nessun altro creatore di strip attualmente vivente che riesca a rapirmi come il simpatico autore argentino. A Z-25 robot sensibile, a Enriqueta e il suo gatto Fellini, alle Vere Storie di Liniers, ai pinguini e ai folletti con i cappelli a punta, adesso si aggiungono anche le storie di Picasso. Impareggiabile. Lirismo e risate come se piovessero.
L'AUDACE BONELLI
Un libro pressoché fondamentale per gli appassionati del genere. Aneddoti storici, curiosità e divertiti cotillon. Testi e immagini che ripercorrono la storia della più grande casa editrice di fumetti italiana di tutti i tempi (ma non solo) e dell'uomo (il Sergione editore e il Sergione sceneggiatore) al quale è stata dedicata questa ristampa da edicola. Mi sono divertito e per niente annoiato. Una lettura illuminante, soprattutto per quel che riguarda i cenni storici e biografici di autori ed editori che hanno appunto fatto la storia del fumetto italiano, checché se ne possa dire. Nove euro e qualche frattaglia spesi bene.
LA TOMBA DI DRACULA (#1, anche se non c'è scritto)
Pensavo fosse amore, invece era un paletto (di frassino). Se tra voi c'è qualche appassionato con qualche etto, qualche etto e mezzo di anni in più sulle spalle, ricorderà le vecchie incarnazioni italiane di questa serie. Oggi viene riproposta dalla Panini in edizione lussuosa (ma solo nel prezzo, che la confezione è uguale a tutti gli altri 100%) e perdersela sarebbe un vero attentato. I fan dell'horror, del fumetto d'annata e dei grandi autori di comics (Gene Colan su tutti) sono avvisati. Se non siete tra questi, allora risparmiatevi questi 18 euro sonanti per le 224 pagine fastidiosamente lucide. Che poi questa storia, prima o poi, dovrà finire. 18 euro per 224 pagine? E va bene che sono ristampe di materiale d'annata, ma ha fatto di meglio anche la Planeta e ho detto tutto). Comunque, a dirla tutta, solo Colan e gente come Marv Wolfman, Gerry Conway e Archie Goodwin erano capaci di creare storie di un Dracula con la faccia da tolla, i baffetti da sparviero e una mantella metà rossa e metà nera senza farsi ridere dietro. E poi c'è la prima apparizione di Blade l'ammazza vampiri. Quello vero con i coltelli di legno e il pastrano verde qui di fianco, intendo, non quel tamarro con gli occhiali scuri e i tatuaggi del cinema che ci voleva la mano di Dio, per sopportarlo. Poi dice che non devi fare il nostalgico. Se, se.
L'AUDACE BONELLI
Un libro pressoché fondamentale per gli appassionati del genere. Aneddoti storici, curiosità e divertiti cotillon. Testi e immagini che ripercorrono la storia della più grande casa editrice di fumetti italiana di tutti i tempi (ma non solo) e dell'uomo (il Sergione editore e il Sergione sceneggiatore) al quale è stata dedicata questa ristampa da edicola. Mi sono divertito e per niente annoiato. Una lettura illuminante, soprattutto per quel che riguarda i cenni storici e biografici di autori ed editori che hanno appunto fatto la storia del fumetto italiano, checché se ne possa dire. Nove euro e qualche frattaglia spesi bene.
LA TOMBA DI DRACULA (#1, anche se non c'è scritto)
Pensavo fosse amore, invece era un paletto (di frassino). Se tra voi c'è qualche appassionato con qualche etto, qualche etto e mezzo di anni in più sulle spalle, ricorderà le vecchie incarnazioni italiane di questa serie. Oggi viene riproposta dalla Panini in edizione lussuosa (ma solo nel prezzo, che la confezione è uguale a tutti gli altri 100%) e perdersela sarebbe un vero attentato. I fan dell'horror, del fumetto d'annata e dei grandi autori di comics (Gene Colan su tutti) sono avvisati. Se non siete tra questi, allora risparmiatevi questi 18 euro sonanti per le 224 pagine fastidiosamente lucide. Che poi questa storia, prima o poi, dovrà finire. 18 euro per 224 pagine? E va bene che sono ristampe di materiale d'annata, ma ha fatto di meglio anche la Planeta e ho detto tutto). Comunque, a dirla tutta, solo Colan e gente come Marv Wolfman, Gerry Conway e Archie Goodwin erano capaci di creare storie di un Dracula con la faccia da tolla, i baffetti da sparviero e una mantella metà rossa e metà nera senza farsi ridere dietro. E poi c'è la prima apparizione di Blade l'ammazza vampiri. Quello vero con i coltelli di legno e il pastrano verde qui di fianco, intendo, non quel tamarro con gli occhiali scuri e i tatuaggi del cinema che ci voleva la mano di Dio, per sopportarlo. Poi dice che non devi fare il nostalgico. Se, se.
GATTO MONDADORY E IL TELEFONINO FATATO
Mi spiace molto anche per chi non riesce a divertirsi con opere come quelle del famigerato Dr Pira. Questa è la sua prima storia lunga raccolta in volume dalla mai troppo osannata GRRRzetic Editrice. Probabilmente, per via delle tante pagine, la storia ne risente un pelucchio rispetto ai brillanti racconti brevi più dinamici apparsi in passato su XL di Repubblica, Vice Magazine, Hobby Comics o sul suo sito (I Fumetti della Gleba). Ma non si sfugge comunque alla supersagacia del Dr Pira che, in questo caso, imbastisce una trama articolata e per nulla scontata, dove il Gatto Mondadory parte per un viaggio che lo condurrà molto lontano, in terre sconosciute e misteriose, per cercare di salvare la vita dello smartphone del Re (non chiedete altro, provate a dargli una letta e basta). Per bocca dello stesso autore: Gatto Mondadory è un romanzo di formazione. C’è la tensione tra individuo e società che viene risolta in un conflitto e c’è una forte tensione antiborghese che viene raccontata attraverso draghi, telefonia mobile, magia e megaliti. Mi sono ispirato al classico romanzo ottocentesco e da qui anche la grafica da fine 800 inizio 900, preso da un viaggio in mare in Norvegia… Niente altro da aggiungere, per quanto mi riguarda, se non che Dr Pira è uno di quei pochi che mi fanno davvero ridere e Gatto Mondadory, si, è mooolto divertente.
Poi vi parlo anche di Joe The Barbarian di Grant Morrison e Sean Murphy. Ma in separata sede, che l'argomento merita un po' di attenzione.
Poi vi parlo anche di Joe The Barbarian di Grant Morrison e Sean Murphy. Ma in separata sede, che l'argomento merita un po' di attenzione.
2 commenti:
L'audace Bonelli devo ancora iniziarlo a leggere, promette bene, son contento dell'acquisto.
Dracula mi ispira parecchio ma quelle pagine lucide...
E' una lettura interessante davvero. Sono sicuro che può "acchiappare" tutti gli appassionati. Di Dracula, che dire? Se non hai paura del tuo riflesso, puoi provare a prenderlo comunque :)
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