2.9.11

Ma che bravo Nathan Never

Sono particolarmente legato a Nathan Never che seguo per un paio di motivi: 1 - perchè sono appassionato di fantascienza ecchevvelodicoafare? E 2 - anche per una questione di nostalgia, visto che ne seguo le gesta sin dalla sua nascita (ma che non compro più regolarmente dal numero 120).
Che negli anni ha imparato a regalarmi storie di grande portata come le bellissime Forza invisibile, Gli occhi di uno sconosciuto, Vampyrus o Cuore di tenebra, solo per citarne alcune. Ma che ha imparato anche a farmi girare le pale eoliche ogni qual volta riecheggiavano assurde e azzardate contaminazioni fantasy o videoludiche (e lasciamo perdere).

Dopo lo speciale a colori a coronamento dei venti anni in edicola (di cui ho parlato qui), torno sui miei passi per parlare dell'Agente Alfa. Questa volta, però, mi entusiasmo nel constatare che vedi che se uno vuole, alla fine tira fuori sangue anche dalla classica rapa?

Questo non perchè penso che la serie fantascientifica firmata Bonelli non abbia più nulla da raccontare (anzi, tra le tante è quella che ancora potrebbe avere da dire parecchio), ma perchè degli intenti del fumetto seriale son piene le fosse e tutti sanno quanto possa essere difficile imbastire una trama, un po' più lunga del solito, che non si accartocci su sé stessa dopo qualche pagina. Il formato standard mensile da 100 pagine e la struttura (gabbia chiusa) dalle canoniche sei vignette per pagina, hanno intorpidito (ammazzato) anche le storie che forse avrebbero meritato un po' di attenzione in più.

In ogni caso è quanto meno interessante e da tenere in considerazione, a questo proposito, la spiegazione che della parola "serializzazione" dà, in un certo qual modo, l'ambiente informatico. E che ben si adatta anche all'argomento trattato:

La serializzazione è il processo di conversione dello stato di un oggetto in un form che può essere mantenuto o trasportato. Il complemento della serializzazione è la deserializzazione, che converte un flusso in un oggetto.

Detto questo, mi ricredo sul flusso narrativo che credevo ormai oziosamente perpetuo della serie di fantascienza italiana per antonomasia, e segnalo La Guerra dei Mondi, la bella saga tutt'ora in corso di pubblicazione, cominciata cinque mesi fa su Nathan Never 239.


Se i primi due episodi avevano sobillato solo la noia, ci è voluto davvero poco affinchè invece la trama si evolvesse verso qualcosa di davvero interessante. Questo è dovuto probabilmente anche al fatto che alle redini di questi primi cinque episodi, abbiamo ritrovato un Bepi Vigna e uno Stefano Vietti in piena forma (per tacere di un grande Germano Bonazzi che ha già messo la firma su un terzetto di storie su cinque).
La trama prevede poca azione, per ora, ma tante macchinazioni, tanto potere politico e occulto, corruzione e omicidi che quasi quasi nemmeno nella realtà dei nostri giorni.

Quasi.


Alla Imperium Enterprise di Atticus Kane (mutato dalle origini misteriose) è stato affidato l'appalto più grande della storia, la ricostruzione della Città Est, dopo la caduta di Urania e la guerra con le stazioni orbitanti. Intanto si assiste a strani sommovimenti di potere tra i Pretoriani di Marte che vogliono destabilizzare i rapporti tra il pianeta rosso e la terra. L'Agenzia Alfa apre un'inchiesta su sospetti illeciti della Imperium Enterprise e su Atticus Kane che tutti sembrano invece appoggiare in quanto viene considerato l'uomo del momento, visti i benefici che la città sta traendo dalla velocità di ricostruzione della Imperium. Poi ci sono di mezzo anche le Telepati che fanno capo a Resya e le ben più temibili Telepati Oscure di Mater, tra le quali si scatenano a loro volta giochi di potere atti a nascondere strani e misteriosi esperimenti. Poi c'è Aran Darko (il signore dei cloni?) che si risveglia dal coma nel buio della sua cella. Poi le origini di Atticus Kane e di Scipio (a capo dei Pretoriani), quando la terraformazione di Marte era ancora al di là da venire.

E il prossimo 18 settembre, con il sesto albo di questa maxisaga, che nelle promesse iniziali dovrebbe durare un anno intero, avrà luogo anche una massiccia dose d'azione che vedrà antagoniste le difese terrestri e le misteriose forze marziane.

Ecco un paio di tavole di Bonazzi di quel che è già stato:




Degna di un colossal o più semplicemente di una grande storia di fantascienza, questa saga prende più delle altre che si sono alternate sulla testata, con sviluppi inaspettati e un equilibrio chiacchiere/azione sapientemente dosato. Poi, per carità, da qui ai prossimi sette albi, tutto potrebbe sfaldarsi e sfilacciarsi come spesso è accaduto. Ma nutro buone speranze perchè la cosa vada avanti come di dovere e che, alla fine, questa volta, forse qualcosa possa cambiare davvero.

Ed ecco un paio di belle tavole di Giancarlo Olivares di quel che sarà:




Unico appunto: mi spiace constatare, a quasi metà della saga, la totale assenza di Legs Weaver e l'impossibilità di vederla in azione. E non me lo fate neanche dire: intendo QUESTA Legs, non questa.

A chi è interessato credo che il primo albo della saga (il 239, appunto) potrà essere disponibile in fumetteria dal mese prossimo.

Saprò dirvi poi se questo Guerra dei Mondi centrerà un gran bel bersaglio, come sembra voler fare, o si rivelerà essere il solito divertissement appena sincopato ti sparo t'uccido rat-ta-ta-tà t'ammazzo di notte con la pioggia cambio tutto ma non cambia mai niente.

4 commenti:

CyberLuke ha detto...

Nathan Naever e le sue storie sarà uno degli argomenti di cui io e te, la prima volta che riusciremo ad incontrarci, dovremmo parlare a lungo. ;D
Ammiro la tua costanza nel continuare a seguirlo: come già detto, per me NN ha cessato di essere interessante già anni fa, ogni tanto mi capita ancora di leggerlo, ma solo se supportato da un disegnatore che mi convinca (in pratica, solo De Angelis).
Bonazzi è in gamba, ma è troppo poco rifinito per un fumetto sci-fi come NN, dove ogni dettaglio è importante e va tratteggiato con attenzione.
Olivares va già meglio, ma anatomicamente (mi riferisco soprattutto ai volti) lascia a desiderare.
Visto che il grandissimo Castellini ha disegnato il numero uno, un paio di speciali e poi ci ha salutato, il mio sogno è vedere NN disegnato da Jim Lee. ;)

PS Come non darti ragione su Legs: nata come un clone cazzuto di Sigourney Weaver, Atzori l'ha pian piano trasformata in una Bratz col fucile. Capisco che era un target diverso, ma... brrrr.

Chemako ha detto...

son d'accordo con la tua analisi sulla saga: all'inizio un po' troppe chiacchiere, anche se mi erano piaciuti milto i richiami alla nostra realtà di intrallazzi politico/affaristici....
concordo anche con i link alle vecchie storie... indimenticabili (aggiungo anche Il canto della balena con i disegni del triestino Mario Alberti (secondo me innovativi per la serie) e i primi albi giganti (anche qui Alberti ci ha messo lo zampino)

Patrizia Mandanici ha detto...

Non commento entrando nel merito, troppo di parte! Però grazie per il bel post ragionato e appassionato insieme, l'ho linkato su FB e Twitter.

LUIGI BICCO ha detto...

@ Luca:
E ne parleremo, allora, appena capiterà occasione. Come due veri nerd. Dovrò solo vestirmi adeguatamente per l'occasione. Una t-shirt di big bang theory dovrebbe bastare :)
Come in tutte le serie, anche l'apparato grafico di NN ha sofferto di alti e bassi, ma mi sento di salvare molti più disegnatori (un mio personale pallino fisso era il Nicola Mari spigoloso pre Dylan Dog). A me piacerebbe vedere un Nathan Never disegnato da Juan Gimenez o da Brian Bolland, ma non credo ci sarà mai la possibilità perchè ciò accada.
A proposito: una volta potresti smettere i panni del Cavaliere Oscuro e indossare quelli dell'Agente Alfa. Potresti somigliargli abbastanza :)

@ Alessandro:
Ho citato quelle tra le prime, ma a dire il vero di storie belle ce ne sono molte altre. Sicuramente ricordo bene anch'io il primo gigante di De Angelis (doppio futuro), il primo speciale sempre ad opera sua (Cybermaster), la prima storia doppia di Mari con le origini di NN e parecchi altri sparsi qui e lì.

@ Patrizia:
Troppo di parte come appartenente allo staff, ma non come lettrice (se leggi tutti i NN). E Grazie a te per avermi linkato everywhere in the world :)

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