2.8.11

Zac Gorman e il fumetto in movimento

Il buon Matteo Stefanelli ha parlato tempo fa del fumetto in movimento (formato gif), proponendo l'esempio di Zac Gorman, un illustratore che a parte il suo sito ufficiale, cura anche il blog Magical Game Time con i suoi simpatici tributi al mondo videoludico.

Zac fa cose divertenti o più impegnate come queste qui sotto:




Ma soprattutto, come dicevo sopra, si diverte a creare delle tavole a fumetti in formato gif che aggiungono, nella loro semplicità e a mio modesto avviso, un valore e un gusto particolare alla lettura. Ecco qualche esempio:






Quando sento parlare di fumetto digitale, mi verrebbe da pensare sempre e comunque a sperimentazioni di questo tipo (e a dire il vero, il formato gif è il minimo che dovrebbe venire in mente a chiunque). Pensare invece al fumetto preso pari pari dalla carta e riportato in digitale, non credo abbia mai reso giustizia al linguaggio in questione. Come al solito siamo portati ad adattare le nostre esigenze alle tecnologie e non viceversa. E' ovvio che ci viene facile sfruttare i mezzi solo in modo trasversale.

Sbaglio?

Un bel post sulla questione, ma soprattutto sulle prime esperienze con il fumetto in digitale, lo ha scritto la bravissima Patrizia Mandanici qui.

P.S.: Sempre per mano di Zac, ecco una delle strisce più divertenti di sempre :)

4 commenti:

Patrizia Mandanici ha detto...

Davvero piacevoli i fumettini arricchiti dalle gif, è vero, questo è un modo per dare un senso aumentato al fumetto digitale - e probabilmente pensandoci bene si può fare meglio, anche se personalmente non so come (mi sento ancora molto ancorata al fumetto classico un po' per forza di cose e anche perché non sono così creativa come vorrei).
Però ripeto che l'esperienza della lettura dei fumetti originalmente cartacei su digitale mi piace molto, per certi versi riesco a osservare meglio le vignette, quindi il disegno; non ho invece ancora ben riflettuto su come cambia (oppure no) il modo con cui seguo la storia, cioè su come la comprendo, la recepisco.
Sono davvero ancora agli inizia di questa esperienza.

LUIGI BICCO ha detto...

Sappi approfondire questo argomento, in uno dei tuoi prossimi post. Perchè a tal proposito si riesce a leggere davvero poco, in giro.
Soprattutto per quanto riguarda l'aspetto che citi del "recepire" la storia. Anche se in realtà non dovrebbe esserci troppa differenza, credo che qualche aspetto possa in effetti cambiare.

Patrizia Mandanici ha detto...

Sì, mi piacerebbe, anche se conoscendomi vorrei rendere le riflessioni più accurate e "scientifiche" possibili - e ciò significherebbe approfondire le mie scarse conoscenze sulla natura e sui modi delle visione e decodifica delle immagini.
In effetti non credo ci sia tantissima differenza sul modo di comprendere la storia letta su iPad o su carta (nel complesso), ma quel poco di differenza esiste e andrebbe indagata.
Eh, non so se ne sarò capace, nel frattempo prendo appunti.

LUIGI BICCO ha detto...

Brava :)
Mi sembra che l'argomento meriti davvero. Non vedo l'ora.

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