2.8.11

Liam Brazier, forme e colori

Liam Brazier è un illustratore inglese. E a me garba davvero parecchio. Lo studio dei colori e delle geometrie assomigliano molto a certi lavori che a volte ho presentato come proposte alternative e che, purtroppo, non sono mai stati presi seriamente in considerazione. Peccato.








12 commenti:

CyberLuke ha detto...

In effetti, io le avrei scambiate per le tue cose.
E, tanto per avere un'idea... che procedimento useresti per ottenere questo tipo di stilizzazione?

Maura ha detto...

Anch'io sarei curiosa.

LUIGI BICCO ha detto...

Carissimi voi, in realtà io l'avrei realizzata prima a mano, lucidando una foto e non seguendo i contorni ma abbozzando già delle geometrie. Il resto verrebbe in illustrator con una palette colori che si avvicini alla foto originale. Ma probabilmente non ci sarebbe bisogno nemmeno di lucidare. E credo che allo stesso modo proceda Brazier, visto che è uno che disegna tanto.

La firma cangiante ha detto...

Davvero ottime queste illustrazioni, in effetti, per quel poco che ci capisco, un po' ti ci vedo su realizzazioni come queste.

Magari un giorno vedremo anche le tue.

LUIGI BICCO ha detto...

Yes yes. Appena raggruppo i pezzi, posto qualche studio sul genere :)

Patrizia Mandanici ha detto...

Darth Vader è bellissimo!
Non ho capito cosa vuol dire lucidare la foto, scusa l'ignoranza...

LUIGI BICCO ha detto...

Foto sotto, foglio bianco sopra per il ricalco delle masse. Il tutto su uno strumento che tu potresti ben conoscere: il fantastico, insostituibile tavolo luminoso :)

Patrizia Mandanici ha detto...

Ah!, sì, certo che so cosa è il lucidare in questo senso:) (eh sì, fino a non molto tempo fa usavo un tavoletto luminoso portatile dei tempi del liceo); pensavo invece a qualcosa di diverso dato che se non ho capito male tutta la fase di colorazione è digitale.
Ci sarà anche una foto di partenza ma tutto il gioco di colori e forme non è certo ricavato dalla foto - o no?

LUIGI BICCO ha detto...

No, no. Dopo la lucidatura, scansiono il disegno e procedo direttamente in illustrator (o altro). Se poi è il caso di tenere i colori della foto, lo si fa solo come riferimento sommario.
Anch'io ho un tavolinetto, ma è quasi più piccolo di un A4. Alla prossima casa, un'intera scrivania luminosa non me la toglie nessuno :)

Patrizia Mandanici ha detto...

Orpo! Io ho un A3 almeno, l'ho usato tantissimo per i Legs Weaver, facevo gli abbozzi su fogli leggeri, poi li perfezionavo sulle tavole definitive usando questo attrezzo semplice nella fattura ma molto molto utile.

LUIGI BICCO ha detto...

E ci credo. Nella mia breve esperienza alle edizioni Orione di Torino, avevano un tavolo tecnico che era anche luminoso. Non l'ho mai dimenticato :)

Gabriele Russo ha detto...

Ottima resa dei volumi, anche con forme geometriche semplici. Molto belle.

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