Carissimo Presidente Garrone,
Le scrivo da tifoso duro e puro della Samp. Da oltre vent'anni. Da quando la vera storia di questa società è fiorita tra le mani del Presidente Mantovani. Da quando Vialli e Mancini, tra gli altri, perfetti funambolici giocolieri del pallone, hanno cambiato le vicissitudini della squadra. Che io non sono nemmeno di Genova. Ma un napoletano trapiantato a Torino.
Caro Presidente,
le scrivo prima che sia troppo tardi. Soffrire va bene, ma non si vorrebbe fare la fine del Torino, dove ogni suo tifoso è costretto, sempre e comunque, ad atroci sofferenze e allo sfinimento più rassegnato. E va bene che quest'anno non si è aperto il portafoglio e che non sia arrivato nessun rinforzo. Si, lo sappiamo, ci sono state importanti conferme e sono state risolte alcune importanti comproprietà. Ma una squadra che l'anno scorso è arrivata quarta, non può sperare di fare lo stesso con un allenatore diverso senza adeguati rinforzi (che non siamo l'Inter e nemmeno la Roma). E qui arriviamo al secondo punto.
Caro Presidente,
e va bene pure che Del Neri è emigrato altrove con il suo amichetto Marotta. Un Marotta che un giorno, intervistato, aveva detto che sarebbe stato un pazzo ad andare via dalla Samp dopo aver costruito quello che aveva costruito e due giorni dopo, intervistato nuovamente come ds della Juve, aveva espresso tutta la soddisfazione, finalmente, di entrare a far parte di un grande sogno. Ma noi che dobbiamo affrontare l'Europa che facciamo? Prendiamo un allenatore che, con tutto il rispetto per la sua professionalità, ha esperienza europea come io della guerra in Vietnam. E i risultati stanno facendo di tutto per farci correre al rattoppo. E va bene che la classifica, per ora, è ancora cortissima.
Caro Presidente,
come se tutto questo non bastasse, adesso ce ne usciamo anche con questa cosa di Cassano. Che i giornalisti non vedevano l'ora. Da salvatore della Patria qualche settimana prima, a mostro arrogante e presuntuoso ora. Qualche tempo fa vi abbracciavate come padre e figlio e adesso all'improvviso è andato tutto allo sfascio.
Caro Presidente,
vuole sbarazzarsi di Cassano? Allude al fatto che ci siano stati precedenti taciuti alla stampa e che adesso proprio non si possa andare avanti con il talento di Bari vecchia? Quanto meno i tifosi si aspettano che lo venda al miglior offerente. Quanto meno. Non che per un capriccio dettato dall'orgoglio si metta in atto una rescissione del contratto che non porterebbe mezza lira nelle casse della società, con il rischio di dover dare comunque i 5 milioni promessi al Real. Che già così sembra difficile aprirlo, questo portafoglio. Poi se non cerchiamo nemmeno un degno sostituto, allora possiamo dedicarci anche allo sci di fondo. Che dobbiamo anche ricordarci che il ragazzo si è dimezzato l'ingaggio per venire a giocare alla Samp e che fino al mese scorso abbiamo cercato di fargli rinnovare il contratto fino al 2015 offrendogli ancora di meno. Almeno così riportano i giornali. Ma che se così fosse, uno è pazzo ma mica scemo. Che poi non gli si può nemmeno dare torto.
Le scrivo da tifoso duro e puro della Samp. Da oltre vent'anni. Da quando la vera storia di questa società è fiorita tra le mani del Presidente Mantovani. Da quando Vialli e Mancini, tra gli altri, perfetti funambolici giocolieri del pallone, hanno cambiato le vicissitudini della squadra. Che io non sono nemmeno di Genova. Ma un napoletano trapiantato a Torino.
Caro Presidente,
le scrivo prima che sia troppo tardi. Soffrire va bene, ma non si vorrebbe fare la fine del Torino, dove ogni suo tifoso è costretto, sempre e comunque, ad atroci sofferenze e allo sfinimento più rassegnato. E va bene che quest'anno non si è aperto il portafoglio e che non sia arrivato nessun rinforzo. Si, lo sappiamo, ci sono state importanti conferme e sono state risolte alcune importanti comproprietà. Ma una squadra che l'anno scorso è arrivata quarta, non può sperare di fare lo stesso con un allenatore diverso senza adeguati rinforzi (che non siamo l'Inter e nemmeno la Roma). E qui arriviamo al secondo punto.
Caro Presidente,
e va bene pure che Del Neri è emigrato altrove con il suo amichetto Marotta. Un Marotta che un giorno, intervistato, aveva detto che sarebbe stato un pazzo ad andare via dalla Samp dopo aver costruito quello che aveva costruito e due giorni dopo, intervistato nuovamente come ds della Juve, aveva espresso tutta la soddisfazione, finalmente, di entrare a far parte di un grande sogno. Ma noi che dobbiamo affrontare l'Europa che facciamo? Prendiamo un allenatore che, con tutto il rispetto per la sua professionalità, ha esperienza europea come io della guerra in Vietnam. E i risultati stanno facendo di tutto per farci correre al rattoppo. E va bene che la classifica, per ora, è ancora cortissima.
Caro Presidente,
come se tutto questo non bastasse, adesso ce ne usciamo anche con questa cosa di Cassano. Che i giornalisti non vedevano l'ora. Da salvatore della Patria qualche settimana prima, a mostro arrogante e presuntuoso ora. Qualche tempo fa vi abbracciavate come padre e figlio e adesso all'improvviso è andato tutto allo sfascio.
Caro Presidente,
vuole sbarazzarsi di Cassano? Allude al fatto che ci siano stati precedenti taciuti alla stampa e che adesso proprio non si possa andare avanti con il talento di Bari vecchia? Quanto meno i tifosi si aspettano che lo venda al miglior offerente. Quanto meno. Non che per un capriccio dettato dall'orgoglio si metta in atto una rescissione del contratto che non porterebbe mezza lira nelle casse della società, con il rischio di dover dare comunque i 5 milioni promessi al Real. Che già così sembra difficile aprirlo, questo portafoglio. Poi se non cerchiamo nemmeno un degno sostituto, allora possiamo dedicarci anche allo sci di fondo. Che dobbiamo anche ricordarci che il ragazzo si è dimezzato l'ingaggio per venire a giocare alla Samp e che fino al mese scorso abbiamo cercato di fargli rinnovare il contratto fino al 2015 offrendogli ancora di meno. Almeno così riportano i giornali. Ma che se così fosse, uno è pazzo ma mica scemo. Che poi non gli si può nemmeno dare torto.
Caro Presidente,
a dieci/quindici milioni da reinvestire su un sostituo, non ci si sputa sopra. Che Pozzi è bravo. E pure Marilungo. Ma che se a Pazzini la palla non gliela passa uno alla Cassano, siamo messi male. Vediamo di non inventarci nulla di nuovo, per favore. Che io sono anche appassionato di basket e seguo il campionato italiano e l'NBA, ma non vorrei finire a dover seguire solo quelli.
Continuiamo a fidarci.
Cordialmente,
un tifoso.
a dieci/quindici milioni da reinvestire su un sostituo, non ci si sputa sopra. Che Pozzi è bravo. E pure Marilungo. Ma che se a Pazzini la palla non gliela passa uno alla Cassano, siamo messi male. Vediamo di non inventarci nulla di nuovo, per favore. Che io sono anche appassionato di basket e seguo il campionato italiano e l'NBA, ma non vorrei finire a dover seguire solo quelli.
Continuiamo a fidarci.
Cordialmente,
un tifoso.
P.S. per Gianluca Vialli: A Gianlù? Ma che stai a fà? Aspetti un invito?
4 commenti:
Luì
gliel'hai cantate chiare
a Garrone...
quando spari le cose fuori dai denti
mi esalti...
ultimamente lo stai facendo più spesso...
e la mia esaltazione
prende il volo...
con affetto, Zib
Ha!
Sai com'è. Quando si parla con il cuore in mano, le parole escono come dovrebbero sempre uscire. Si parla con lingua diritta, come direbbe qualche indiano a Tex :)
Ciao Luigi, grazie per il tuo commento e complimenti anche a te !
Ciao Daniela. Avevo già visto la risposta al commento sul tuo blog. Grazie per essere passata da queste parti.
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