18.6.10
Mandrake & Lothar
E dopo il pensierino dedicato a Lee Falk e al suo Phantom, non
poteva proprio mancare un mio omaggio al mago illusionista più
celebre al mondo e alla sua granitica spalla. Questa volta il disegno
non è solo n bozzetto. E' più curato, più pensato, più rifinito, meno
diretto. Matita blu per il bozzetto e fedelissima Pentel per gli inchiostri.
Colori e retini in photoshop. Posto le due versioni perchè non lo so,
mi andava così. Questo stile mi sta intrigando moltissimo e forse avrei
voglia di rimettermi all'opera per davvero. Ma non su una storia mia.
Se qualcuno in ascolto avesse, ad esempio, una sceneggiatura
per le mani in cui siano presenti: anni '30-'40, musica jazz,
locali fumosi e magari una capitale europea, e in cui non siano
presenti: bei tenebrosi, bambini, pistole a tutti i costi e finti
cattivi, si faccia pure sentire.
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8 commenti:
Spettacolare! Merita di diventare storia, subito.
sto ascoltando un audiolibro che parla proprio di quello che vuoi tu... http://rota.wordpress.com/2008/05/15/bohumil-hrabal-ho-servito-il-re-dinghilterra/ e te lo linko da quest'altro blog perché pure qui danno dei commenti che condivido al 10%, soprattutto la lettura di Fausto Paravidino...
Ah!
Gianni: Potrei riscrivere il mito
del mago. Me lo vedo già: Mandrache
all'italiana :)
Vale: Letto. Interessante. Molto.
Credo che sbircerò tra le pagine
di quel libro appena capito in una
libreria.
ops
temo di essere rimasto ipnotizzato dal tuo mandrake!
@__@°
Ciao! Molto interessante il tuo blog. Questo disegno ti è venuto benissimo, la versione a colori è perfetta e mi piace anche il lettering, complimenti!
Grazie, Roberto.
Squisitamente gentilissimo :)
in effetti è "magnetico"...
me lo metto sul desktop per ipnotizzarmi nei momenti difficili :)
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