Un post veloce veloce solo per segnalarti che da oggi, in edicola, ci trovi il primo numero della Collezione Storica a Colori dedicata a Martin Mystère.
Dopo Tex, Dylan Dog e Zagor, Repubblica e L'Espresso arricchiscono ulteriormente il connubio con la Bonelli riproponendo le avventure a colori del Detective dell'Impossibile in 20 uscite settimanali (tante ne sono previste, per ora) che andranno a coprire i primi 51 albi originali.
Occasione tanto più ghiotta se si pensa che l'ultima ristampa di queste storie risale al TuttoMystère che cessò di essere pubblicato nell'ottobre 1992.
Occasione tanto più ghiotta se si pensa che l'ultima ristampa di queste storie risale al TuttoMystère che cessò di essere pubblicato nell'ottobre 1992.
A Martin Mystère sono legati tanti ricordi (ed è una delle poche serie regolari che acquisto ancora oggi) e ho sempre pensato che, al suo esordio in edicola nel lontano aprile 1982, abbia cambiato in parte le sorti del fumetto nostrano abituato, sino a quel momento, a non spingere mai troppo sull'acceleratore della fantasia (a parte qualche rapida sortita).
Un personaggio fondamentale, insomma, contraddistinto prima di tutto dalla meravigliosa verve del suo stesso autore, Alfredo Castelli.
P.S.: Il prezzo questa volta è lievemente più alto (7,90 euro a volume) e il primo non è nemmeno offerto al prezzo lancio di 1 euro com'è sempre accaduto precedentemente. Ma per chi non ha mai letto queste storie, val proprio la pena farci un pensierino. Soldi permettendo.
4 commenti:
Fosse stata in B/N e con un prezzo inferiore ci avrei fatto un pensierino, così com'è non mi interessa molto l'iniziativa, già feci la cazzata con i Texoni a colori...
In effetti è un mistero il perché sia cominciato l'andazzo delle ristampe a colori. Con un formato più modesto e con il bianco e nero ne sarebbe nata di sicuro un'offerta economica diversa. Ma forse è così perché è indirizzata anche a chi di solito non mastica fumetti tutti i giorni.
Per non parlare del fatto che la qualità della colorazione è davvero modesta, proprio perché colorare tutte quelle tavole dev'essere un lavoro parecchio lungo.
Avranno il loro tornaconto, comunque, visto che tra albi "regolari" e speciali hanno ristampato di tutto.
Raramente ho visto edizioni ricolorate guadagnarci rispetto quelle in bianco e nero.
Mi vengono ancora i brividi con quella schifezza immonda di Alan Ford, per dirne una.
Gli darò un'occhiata, comunque, perché MM è un ottimo fumetto, ma ci credo poco.
La colorazione di questo tipo di ristampe è mediocre per un paio di motivi buoni: 1 - colorare tavole a fumetti che originariamente sono state pensate in bianco e nero, non è affatto facile (devi avere a che fare con campiture nere su cui non puoi lavorare per nulla) e 2 - avere delle tavole colorate come dio comanda da un bravo professionista, vorrebbe dire pagarlo (ed è già un problema, credo, visto l'economicità dell'offerta) e soprattutto aspettare i tempi giusti affinché finisca il suo lavoro (improponibile per volumi settimanali da 270 pagine).
Detto questo, ovviamente, c'è sempre una misura. Non dico che queste ristampe avrebbero dovuto farmi brillare gli occhi, ma forse nemmeno usare il colore solo come pretesto, limitandosi a delle mere campiture di colore senza profondità.
Quelle di Alan Ford erano pure peggio. E questo perché a colorarle era lo stesso Bunker (per andare al risparmio) che di colore, evidentemente, poco ne capiva.
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