E' da tre o quattro anni circa che chi è appassionato di bande dessinée ha solo l'imbarazzo della scelta (disponibilità economica permettendo). E' da un po' infatti che nuove edizioni e ristampe di capolavori (ma anche no) del fumetto d'oltralpe hanno trovato comoda collocazione anche nelle nostre edicole e fumetterie, come mai prima di oggi. Qualche formato e qualche prezzo potranno anche non piacerti, ma il dato di fatto rimane.
Gazzetta, Mondadori Comics, Cosmo, Editoriale Aurea, RW Lineachiara, Nona Arte e Alessandro Editore sono solo alcuni degli editori che hanno ingranato la marcia sul fumetto franco-belga.
Una collana non fa in tempo a concludere il proprio percorso che altre due sono già pronte a cominciare (un po' come il credo dell'Hydra, hai presente? "Taglia una testa e altre due prenderanno il suo posto!").
Una collana non fa in tempo a concludere il proprio percorso che altre due sono già pronte a cominciare (un po' come il credo dell'Hydra, hai presente? "Taglia una testa e altre due prenderanno il suo posto!").
Personalmente è da diverso tempo che adocchio con amore un paio di integrali in libreria che mi solluccherano il palato. Il primo è il Barbarossa di Jean-Michel Charlier e Victor Hubinon (ma sono scoraggiato dalla lunghezza dell'opera che prevederebbe almeno sette o otto volumi integrali). Il secondo è Tanguy e Laverdure, ai testi sempre Charlier e ai disegni Albert Uderzo (ma qui sto prendendo tempo perché sospetto fortemente che possa essere il prossimo titolo pubblicato a fascicoli dalla Gazzetta al posto di Ric Roland).
Poi ti dico, se avessi tanti soldi da spendere "ad minchiam", prenderei anche l'integrale di Umpah-Pah di Goscinny e Uderzo (quanti ricordi!), de Le Giacche Blu di Cauvin e Salverius e del Jerry Spring del Maestro Jijé. Tutto saporitissimo materiale edito da Nona Arte, vuole il caso.
Ma tanto quei soldi da spendere "ad minchiam" non ce li ho, quindi pace.
Poi in giro attualmente trovi anche gli integrali dell'etichetta Lineachiara delle Edizioni RW (Jeremiah di Hermann e Spirou e Fantasio di Franquin), i monografici di Alessandro Editore (tipo Blake e Mortimer, per citarne uno) o gli AureaComix dell'Aurea (che sarebbe già un bel risultato vederne qualcuno più spesso, in giro per le edicole) dove proprio questo mese parte la nuova serie di Leo, Sopravvissuti.
Se rimaniamo invece sull'economico classico, sappi che un altro paio di nuove iniziative sono pronte a partire in edicola. La prima ha fatto il suo esordio proprio ieri grazie allo sforzo combinato di Gazzetta e Panini Comics.
Si tratta di Ai Confini della Storia, "Le più avvincenti saghe a fumetti ad ambientazione storica in un'edizione da collezione".
30 volumi a cadenza settimanale a 11 euro l'uno (si si, ok, dieci euro e novantanove, si). Tra i primi dieci volumi c'è roba interessante, altra meno. Tra quelle che si: Murena di Dufaux e Delaby (che se non erro, come altre a seguire, è ancora in corso di pubblicazione e quindi non so che senso abbia), Lo Scorpione di Desberg e Marini, Le Aquile di Roma del solo Marini come autore completo e la bellissima saga de I Maestri dell'Orzo di Van Hamme e Vallès (ma qui ricordati che la RW sta già pubblicando gli integrali).
A parte piccole eccezioni, il tutto a me interessa proprio pochino. A te forse di più. In fondo, anche se è tutta roba già vista altrove, prendendo questi al posto di quelli, qualcosina dovresti risparmiare.
La seconda invece riguarda la Mondadori. Ormai orfana di Ken Parker, che ha visto il tanto agognato finale proprio in questi giorni con il 50° volume, il 5 maggio l'editore lancia in edicola la ristampa di uno dei classici intramontabili della bédé più belli di sempre, il XIII di Van Hamme e Vance.
Una collana a periodicità mensile (e meno male, dico io) che prevede "16 volumi cartonati di grande formato (21x28cm) da 100 pagine o più a colori, caratterizzati da carta ad alta grammatura, elevata qualità di stampa e da una confezione editoriale pregiatissima". Ma cosa importante, scrive l'editore sul sito ufficiale, "il piano dell’opera propone gli episodi della serie
principale intrecciati con le trame dei volumi della collana “XIII
Mystery" che per la prima volta quindi si potranno leggere in
parallelo".
Se ti interessa, il piano dell'opera completo lo trovi qui.
E tu dirai, "eh, regà, ma quante volte hanno già ristampato XIII?". Tante, te lo confermo. Negli ultimissimi tempi ci sono stati gli integrali della Panini (oggi già introvabili, credo) e la ristampa in bianco e nero dell'Aurea. Io però non ho preso nessuna delle due e questa nuova edizione mi alletta per la periodicità mensile, per il prezzo (1,90 euro il primo, 8 euro gli altri) e per la possibilità di leggere ("rileggere", in realtà) tutta la serie stampata come si deve e con tutte le varie miniserie annesse.
Fai tu, che hai soldi e tempo (haha!). Io non saprei cos'altro aggiungere.
9 commenti:
In effetti c'è una certa (sovr)abbondanza di BéDé in questi ultimi tempi... secondo un mio amico un giorno ci sveglieremo e non ci sarà più nulla!
Barbarossa attirava anche me, ma ammetto che alla fine i disegni mi hanno fatto desistere.
Murena continua (così come Lo Scorpione e Le Aquile di Roma) ma pubblicheranno sicuramente cicli conclusi.
Non sarà come quello sfoggiato sul Buck Danny ultima maniera (fine anni '60, inizio '70), ma il tratto di Hubinon su Barbarossa, per quanto classico, a me non dispiace. Se non erro, poi, i colori sono quelli "rimasterizzati".
Di Murena e Le Aquile di Roma sapevo. Lo Scorpione ero convinto fosse già arrivato a conclusione, invece. Beh, per quanto possano chiudere dei cicli, sulla collana della Gazzetta, mi infastidisce pensare di non poter poi continuare a seguire la serie con la stessa veste.
Ma si, anche io non condivido tanto la politica di presentare serie ancora in corso almeno all'interno di iniziative di questo tipo. Comunque per me nulla di tutto ciò, anche se XIII in una veste degna non sarebbe neanche male.
Pensa che ho scoperto ieri che Panini tra tre mesi comincia la pubblicazione di Asterix in ordine cronologico, mentre in edicola sta ancora andando la collection della Gazzetta.
Tutte le cose che ho elencato nel post, le ho solo sbirciate da vicino. Per ora non ho preso nulla che, come sai, l'acqua e poca e la papera non galleggia :)
Però in effetti XIII mensile a otto euro è interessante.
Un'altra cosa che non capisco è la smania di far uscire edizioni su edizioni dello stesso prodotto quasi in contemporanea. Di nuovo Asterix? Di già?
Eh, già. La Panini ha appena rilevato i diritti di pubblicazione di Asterix. E' una cosa abbastanza grossa, insomma. A ottobre pubblicheranno il nuovo titolo in contemporanea con la Francia e tra un paio di mesi cominceranno a stampare gli albi vecchi. Pensa che la collana della Gazzetta non è nemmeno a metà. Boh.
Avrebbero potuto aspettare un po', anche perché gli albi della Gazzetta costano la metà (per non parlare del ricchissimo apparato redazionale che, a quanto ho capito, gli albi Panini non avranno).
Errata corrige: ho appena scoperto che a parte iniziative a latere, la ristampa degli episodi principali partirà da settembre. Quindi aspetteranno giusto giusto che la collana della Gazzetta finisca :)
Una volta ne leggevo molta di più, di quella roba... e purtroppo, per "una volta" intendo quando la trovavo pubblicata su una testata storica come Il Corriere dei Piccoli, indimenticato contenitore di fumetti di qualità eccelsa da tutto il mondo Francia e Belgio in testa (allora non lo sapevo e manco mi fregava nulla, ma ad avercene oggi, di pubblicazioni così).
Oggi, i miei gusti sono un po' cambiati, e difficilmente metto mano al portafogli per questi pur bei cartonati... anche se vedere in copertina Blake & Mortimer mi produce invariabilmente una bella botta di nostalgia.
Blake & Mortimer non ricordo di averli mai incrociati, in gioventù. Ma il Corriere e Il Giornalino erano due gran belle realtà niente male (e anche l'Intrepido, per un bel periodo). E quante tavole dei Maestri italiani del fumetto, anche.
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