Tom Colbie deve divertirsi parecchio. Le sue opere digitali, un misto tra un collage ordinato e pulito e un fotoritocco nemmeno troppo elaborato, risultano suggestive e esplorano argomenti come il sonno rem, l'onirismo, gli scenari selvaggi e una sottile decostruzione della società civilizzata. Il tutto attraverso un unico, bizzarro protagonista, un eploratore spaziale, personaggio meno fuori luogo di quanto si possa effettivamente immaginare.
Tra rimandi e citazioni al mondo dell'arte e del cinema, a me le interpretazione di Colbie qui sotto son piaciute parecchio. Tutte le altre le trovate sul suo sito ufficiale.
9 commenti:
Un'altra bella scoperta che si merita in pieno la tua tag Cose buone dal web.
Così, ad occhio, credo di poter ricostruire la catena di azioni e filtri in Photoshop che usa, ma l'ispirazione è tutt'altra faccenda.
Gran bel trip!
Davvero ottime, i cosmonauti affascinano, vedi qui e qui :)
@ Luca:
E' la prima cosa che ho provato a fare anch'io :D
Maschera di contrasto, contorni poster, vai di soglia (stretta è la via...)
Anni fa ho realizzato delle tavole a fumetti con la stessa tecnica per mio piacere personale. "Prima o poi" le posto.
@ Giovanni:
Abbastanzemente, si.
@ Dario:
Cacchio. Listfield me lo ricordo bene. Quando lo avevi segnalato mi ero spulciato il sito come si deve (e adesso ci sono anche delle cose nuove niente male). Ma Geddes è un genio e me l'ero proprio perso (quando l'hai postato stavo partendo per le vacanze, che bei tempi, un mese e mezzo fa:)
Super! E che bello inserire lo stesso personaggio in mille avventure diverse... è come vedere un album fotografico delle vacanze con te sempre protagonista.
L'indifferenza e la complicità
delle persone in spiaggia sembra
offrire all'astronauta un'autorizzazione
surreale ad esistere.
Mi ha intrappolato subito.
A mio modesto parere invece, le altre
immagini sono andate leggermente oltre.
@ Enrico:
Si, inserire sempre lo stesso personaggio nelle proprie opere è un bell'espediente :)
@ Alessandro:
Quello mi ha tanto ricordato un quadro di Jack Vettriano :)
Uh ma io ho mesi di post arretrati da spulciare!!! Sarà meglio che mi metta comodo...
Molto oniriche queste composizioni, l'inserimento dell'astronauta come elemento comune nelle varie opere risulta tanto estraneo quanto affascinante.
@ Gabriele:
Sei stato via per un po', in effetti. Beh, hai cominciato con Tom Colbie, dai, non puoi lamentarti ;)
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