Stavolta è stata un pizzico più dura. Ho avuto due giorni per realizzare le due illustrazioni per l'Internazionale in edicola da oggi. Due giorni che, andando a lavorare regolarmente in agenzia, si sono trasformate praticamente in due notti. Un paio di serate piene (cena a parte) fino alle 2.30/3.00 di mattina. Con i conseguenti occhi da rospo il mattino dopo, che a stento si reggevano nelle orbite. Ma almeno sono abbastanza soddisfatto del risultato finale.
Le idee per le illustrazioni ho dovuto farmele venire a forza e velocemente. Fortunatamente il fulcro portante dell'articolo ("Il muro del suono" di Nikil Saval) era la musica, argomento che lascia abbastanza spazio all'immaginario.
Le idee per le illustrazioni ho dovuto farmele venire a forza e velocemente. Fortunatamente il fulcro portante dell'articolo ("Il muro del suono" di Nikil Saval) era la musica, argomento che lascia abbastanza spazio all'immaginario.
La cosa più ardua è stata arrivare di soppiatto a casa di un paio di amici a ora di cena e fotografarli così come ce li avevo in testa mentre le loro pietanze si raffreddavano sul tavolo. Un grazie sentito quindi a Marco e Valentina per essersi cordialmente prestati alla bisogna.
Per la seconda illustrazione, qui sopra, ho suddato più del dovuto (linea unica dall'ipod alle cuffiette), perchè Illustrator per certe cose fa sudare. Quindi è tornato in auge Corel Draw che mi ha permesso, quanto meno, di non perdere il senno.
16 commenti:
anche se ti ha fatto sudare, devo dire che la seconda a me piace molto di più, per l'idea e il suo sviluppo grafico.
Complimenti.
Ciao Pietro.
Benvenuto da queste parti e grazie davvero. Apprezzo che ti piaccia la seconda illustrazione. Almeno non ho sudato invano, insomma.
P.S.: Sei mica parente di Paolo (Rotelli)?
Dipende dal Paolo.
Paolo Rotelli è il mi' babbo.
Non so se è quello che intendi te...
Fra l'altro se vuoi dare un occhio al mio blog con i miei lavori, e a quello con artisti vari...
No, non credo :)
Intendevo un Paolo "Nagase" Rotelli che credo abbia vissuto anche dalle tue parti. Niente.
Avevo dato un'occhiata veloce prima, proprio per capire di dove sei. Gli darò un'occhiata volentieri perchè ho visto che in uno anche tu segnali le cose belle da vedere.
Molto riuscite, in particolare la prima.
Quella col cavetto che compone il disegno è un po' già vista, ma ben risolta, direi.
Vidi di recente una cosa simile per una delle copertine (ovviamente non italiane) dell'ultimo libro di Nick Hornby (dovresti trovarlo in QUESTO post).
Invidio sempre la tua disinvoltura nel padroneggiare Illustrator, e continuo a detestarlo silenziosamente (è solo di ieri la porcheria che ha realizzato il suo autotrace).
Devi anche dire che a proposito del "già visto" può anche essere che un'idea nuova per qualcuno sia già passata per la mente di un altro...
Non è mai facile essere originali-incisivi-innovativi, soprattutto con tempi brevi. Ad uno a volte non è neanche dato il tempo di "controllare" se in effetti certe strade sian già state battute...
bravissimo.
@ Luca:
Si, non è nulla di originalissimo. Avevo visto anch'io cose del genere in giro. Ho rimescolato semplicemente le carte per farne venir fuori qualcosa di carino. Quella copertina di Hornby in effetti non l'avevo mai vista. Ancor più minimal, ma carina.
@ Pietro:
Sono d'accordo, naturalmente. Nel senso che niente è originale, come ormai sa chiunque. Si tratta appunto di connotare le proprie idee e riuscire ad infondere la propria personalità.
@ Flaviano:
Grazie, Flaviano.
Apprezzo molto :)
La prima, quella in cui i tuoi amici si sono prestati come "modelli", è molto curata e ricorda quello che è il tuo stile.
La seconda invece si discosta dal tuo abituale lavoro sulle figure umane. Forse proprio per questo si rende più incisiva (anche perchè immagino la faticaccia, conoscendo illustrator, sebbene hai poi utilizzato Corel Draw).
Sono comunque entrambi degli ottimi lavori vettoriali.
Colgo l'occasione per augurarti una serena pasqua.
:)
Vado a comprare internazionale per guardarle piu da vicino
Nell'articolo viene descritto con acuta lucidità
il processo di sviluppo sociologico e psicologico
dell'uomo con la musica.
Dall'ascolto analogico-collettivo
all'ascolto digitale-introspettivo.
Un testo interessante
che viene interpretato con puntuale
ed evocativa "vettorialità"
da entrambe le illustrazioni.
Complimenti Luigi.
...anche per i rapidi tempi di consegna.
( Forse, se posso permettermi,
a qualche lettore, può aver creato un leggero frainteso estetico,
vedere due illustrazioni non esplicitamente
collegate nei contenuti e nelle scelte cromatiche. )
A presto,
e buona continuazione.
@ Alberto:
Grazie, Alberto. In effetti l'impegno, indipendentemente dal software utilizzato, non cambia poi tanto. Più che altro si è trattato di riprendere i miei soliti decimi di vista dopo aver messo le ombre sul filo della seconda illustrazione :)
@ Davide:
Spero ti piacciano anche "dal vero" :)
@ Gripa:
Grazie davvero. Sei gentile. Sulla questione che poni (del fraintendimento estetico) non saprei dirti. Probabilmente si o probabilmente il collegamento non era così forte da rientrare nella rappresentazione. Sicuramente più persone mi hanno segnalato che l'articolo è più "spesso" di quello che possa sembrare :)
Davvero bella quella dell'IPod! Bravo!
E comunque Illustrator non fa sudare poi cosí tanto su quel tipo di tracciati...
Ciao Ale. Grazie davvero.
No, di solito non fa sudare più di tanto... se si ha il tempo giusto a disposizione :)
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