29.2.16

Blue Note Jazz Collection


Se la DeAgostini Publishing torna all'attacco con una nuova collection da edicola, vuol dire che il jazz conta più proseliti (occasionali e non) di quanti potessi immaginare. E' terminata infatti nemmeno da un semestre la meravigliosa raccolta degli album in vinile orchestrata appunto dall'editore italiano (te ne ho parlato ben quattro anni fa, all'inizio di quel percorso).
Una bella operazione pensata bene, quella, la cui unica pecca, secondo chi scrive, stava in parte nella scelta dei titoli pubblicati che troppo spesso davano spazio ad album piacioni e di richiamo (tra orchestre e voce femminili) tenendo a debita distanza invece certi pezzi fondamentali (nessun album di Hank Mobley, tanto per dire, solo due di Miles Davis e solo uno per gente come John Coltrane, Horace Silver o Herbie Hancock).

La nuova iniziativa da edicola, invece, è Blue Note Jazz Collection, una raccolta in CD come ce ne sono state a decine negli ultimi trent'anni, ma che mette insieme il meglio del catalogo Blue Note. Almeno per quanto riguarda i nomi coinvolti, quindi, la cosa sembra destinata ad essere organizzata con un minimo di cognizione in più.


Nelle prime venti uscite, ad esempio, ci trovi i soliti nomi di richiamo, da Miles Davis a John Coltrane, da Herbie Hancock a Sonny Rollins, ma anche Art Blakey con i Jazz Messengers, Wayne Shorter, Bud Powell, Horace Silver, Thelonious Monk, Dexter Gordon, Jackie McLean, Freddie Hubbard, Lee Morgan, Kenny Burrell e McCoy Tyner per poi passare a nomi che di solito sono meno sbandierati come Ornette Coleman, Jimmy Smith, Curtis Fuller (ullallà!) e Joe Henderson. Se ti interessa, il piano dell'opera lo trovi QUI.
"Il mito leggendario della Blue Note in un'unica collezione di volumi e cd. La storia del Jazz e dei suoi protagonisti, le esecuzioni, le performance e le sperimentazioni che hanno creato la leggenda di una delle più importanti etichette discografiche della storia della musica."
La cosa "carina" è che ad ogni CD sarà allegato un volumetto monografico da 32 pagine con biografia, discografia, note e foto d'epoca.



La cosa un po' così, invece, è che come tutte le collection "con il meglio di...", ti finisce tra le mani un CD con sei pezzi messi insieme da qualcuno che crede che quello sia appunto "il meglio di...", mentre spesso si genera una scaletta disomogenea che rischia di "stonare" l'ascoltatore occasionale. Sul primo di Miles Davis (che potrebbe pure andare bene) ci trovi: Autumn Leaves, Dear Old Stockholm, Yesterdays, Tempus Fugit, It Never Entered My Mind e How Deep is the Ocean (tutti arraffati di peso dalle meravigliose raccolte Miles Davis Volume 1 & 2 che la Blue Note pubblicò già nel 1955).

Per chi mastica tantissimo, direi che l'opera in sé è ampiamente da lasciare in edicola. Per me che mastico un bel pochetto, potrei giusto dare un occhio al primo volume per capire di che tenore sono questi contributi scritti (ma anche no). Per te che sei sempre rimasto a digiuno ma che hai sempre quella cosa lì che prima o poi vorresti farti una cultura sul genere, questa potrebbe essere una discreta occasione.
Meglio di un calcio nelle pupille, in ogni caso, visto che la prima uscita ti toglie dalle tasche 4,90 euro e le successive 9 e qualcosa.








1 commento:

ebay numero verde ha detto...
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