Per te che sei a digiunissimo di certe cose, Ron Gilbert (il signorino ritratto nella foto qui sopra) è autore, progettista e sviluppatore di videogiochi. E' famoso perché nel 1990, a 27 anni, è stato assunto dalla LucasArts del caro vecchio George. E da allora il buon Gilbert ha sfornato quelli che ancora oggi vengono riconosciuti come i capolavori assoluti dell'epoca. Hai bisogno che ti faccia dei nomi, mi rendo conto. Ecco qua:
- Maniac Mansion (1987)
- Zak McKracken and the Alien Mindbenders (1988)
- Indiana Jones and the Last Crusade (1989)
- The Secret of Monkey Island (1990)
- Monkey Island 2: LeChuck's Revenge (1991)
Basta? Direi che basta, si.
Qualche tempo fa, Gilbert ha pubblicato sul proprio blog (Grumpy Gamer) il documento originale utilizzato per la realizzazione di Maniac Mansion, che comprende anche alcuni veloci (velocissimi) concept. Documento organizzato ben prima che la Lucasfilm rilasciasse il via ufficiale all'intero progetto.
La luce verde si accese qualche tempo dopo e Gilbert lavorò al gioco solo con l'aiuto di altre due persone. E nel post, dice:
Se questo documento non vi ricorda nulla, la cosa testimonia che le idee cambiano dal concetto iniziale al gioco finito. E questa è una buona cosa. Non abbiate paura di cambiare le vostre idee. Affinarle e modificarle. Se il progetto rispecchierà esattamente la vostra idea iniziale, significa che non avete spinto con il piede sull'acceleratore e non avete sfidato voi stessi abbastanza duramente. E' tutto parte del processo creativo. La creatività è un processo disordinato. Un processo che vuole essere disordinato e che ha bisogno di essere disordinato.
Ti ho voluto segnalare la cosa perché questo documento rappresenta un vero e proprio pezzo di storia. Probabilmente non hai vissuto quello splendido periodo d'oro che segnò le origini dei videogiochi o probabilmente non ti è neanche mai interessato. Ma è innegabile il fatto che abbia effettivamente segnato un'intera generazione. Soprattuto i giochi partoriti da Gilbert, si.
Io, per dirti, ho giocato a Maniac Mansion sul mio primo pc, un Amstrad 1512 che partiva dal prompt dei comandi, senza una memoria interna e con una CGA, la prima scheda grafica a 4-bit e 16 colori realizzata nel 1981 per un pc IBM. Ben prima, insomma, che venisse soppiantata dalla VGA.
In onore dei vecchi tempi, qui sotto trovi la cover di Maniac Mansion, alcuni screenshot del gameplay e, in coda, la mappa di tutte le camere in cui si svolgeva il gioco (clicca per ingrandirla).
Io, per dirti, ho giocato a Maniac Mansion sul mio primo pc, un Amstrad 1512 che partiva dal prompt dei comandi, senza una memoria interna e con una CGA, la prima scheda grafica a 4-bit e 16 colori realizzata nel 1981 per un pc IBM. Ben prima, insomma, che venisse soppiantata dalla VGA.
In onore dei vecchi tempi, qui sotto trovi la cover di Maniac Mansion, alcuni screenshot del gameplay e, in coda, la mappa di tutte le camere in cui si svolgeva il gioco (clicca per ingrandirla).
2 commenti:
Maniac Mansion lo ricordo ma non credo di averci mai giocato, o comunque non molto, invece consumai Monkey Island 2, uno dei miei giochi preferiti di sempre. Spettacolo, che ricordi...
Non conosco persona della nostra generazione che non abbia mai giocato a Monkey Island. Chi ha mancato quell'appuntamento è un po' più povero dentro, immagino :D
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