5.7.13

I libri a 1000 lire di ieri e quelli a 0,99 centesimi di oggi (ma sempre di Newton Compton si parla)


Ve li ricordate i Libri a 1000 lire della Newton Compton, vero? All'epoca fecero un macello. All'inizio degli anni '90 portarono stupore e scalpore (in egual misura) in tutte le edicole italiane. Un prodotto da mass market ad alte tirature che ebbe l'ardire di avvicinare alla lettura anche chi era poco avvezzo alla parola scritta. Quella collana durò 280 titoli (qui c'è la lista completa, se vuoi farti prendere dalla nostalgia canaglia) e lasciò uno strascico pesante nel piccolo mondo dell'editoria.

Quell'iniziativa fu premiata nel tempo anche con il varo di altre tre collane economiche. Una era quella dei classici della letteratura di più ampio respiro (una maggiore foliazione per una maggiore leggibilità, sotto quelle copertine giallino smorto che faceva tanto carta pecora, al prezzo di 2000 lire, e sulla quale hai scoperto il vero grande capolavoro di Herman Hesse, Demian - Storia della giovinezza di Emil Sinclair). Poi c'era la collana dei Classici del Giallo (osannata dagli appassionati e durata la bellezza di 176 uscite) e, soprattutto, l'indimenticata collana dei Classici della Fantascienza. All'epoca ero già appassionato del genere, ma su quella collana (50 uscite in tutto) mi sono proprio fatto un po' le ossa, conoscendo nuovi e meravigliosi autori come, tanto per dire, Zelazny, Hodgson, Rider Haggard e Van Vogt.

Comunque.


La Newton Compton l'ha fatto di nuovo. Da un paio di mesi, infatti, in tutti i supermercati e in tutte le librerie, fanno sfoggio gli espositori con i nuovi titoli economici della casa editrice romana. Questa volta, ovviamente, si parla in euro. Quindi eccovi i Classici della Letteratura a 0,99 centesimi (99 centesimi che, per quanto meno affascinanti delle canoniche 1000 lire di ieri, stampato sulla cover di un libro fatto e finito e tutto da leggere fanno comunque il loro effetto).

Ce n'è naturalmente per tutti i gusti e fino ad ora (nel momento in cui scrivo sono usciti 36 titoli elencati qui) possiamo trovare a catalogo autori molto classici come Pirandello, Conan Doyle, Kafka, Stevenson, Wilde, Goethe, Dumas, Conrad, Hawthorne, Voltaire, Fitzgerald, Gibran e Bulgakov e autori meno classici (quasi delle novità) come Lisa Jane Smith, Andrea Frediani, Massimo Lugli, Lorenza Ghinelli e Irène Némirovsky e ancora altri.


Di questo tipo di operazioni, la Newton Compton si è sempre fatta promotrice più di altri editori. Aveva dato fastidio all'epoca e, a quanto si legge in rete, ha dato fastidio anche adesso, calpestando l'autorità dei grossi nomi che perseguono sempre e comunque la filosofia che un libro debba avere un suo minimo costo. Io non lo so se sia giusto o meno e non so quanto si possa davvero criticare un prodotto del genere. Fortunatamente sono uscito da anni dalla giostra "compra libri a caso", ma sono contento per chi oggi, come me negli anni '90, non ha più di qualche euro in tasca ma che grazie ad una collana del genere può comunque mettere una pezza ai propri buchi.

Insomma, una valigia di cartone chiusa col nastro adesivo e il fil di ferro, è vero, ma sempre di una valigia si tratta. Che dentro c'hai comunque quello spazio lì per ficcarci un po' quello che ti pare.

P.S.: Poi, come al solito, si legge in giro anche che "mamma mia guarda li ho sfogliati e che orrore la carta è terribile e ti rimane la polvere in mano". E a queste persone qui, che io riempirei di cartoni dalla mattina alla sera (e non di cartoni animati si parla, ma delle carezze a pugno chiuso), dico di essere meno spocchiosetti e di guardare al progetto in senso più ampio.
Ringraziando iddio che la polvere che hanno sulle mani è quella che gli hanno lasciato i libri economici della Newton Compton.

10 commenti:

sartoris ha detto...

mmmh il discorso è un po' più complicato, credo, caro Luigi, perché Newton & Compton - editore cui va comunque tutta la mia ammirazione - in qualche maniera finisce per ingolfare un mercato già al tracollo (perché è evidente che questa fiumana di titoli è figlia di molte cose, prima tra tutte la pubblicazione di autori i cui diritti sono scaduti o stanno per scadere: vorrei insomma vederli, i signori Newton, a vendere autori freschi di zecca a 99 cent)(vabe', non mi addentro più di tanto nella polemica ma ti dico che il corpo del font, qualche volta - era così anche nei Novanta - è da perdita immediata di alcune diottrie;-)))

La firma cangiante ha detto...

Secondo me sono iniziative che hanno sempre il loro merito. Io ad esempio non ho mai letto Il grande Gatsby e qui potrei prenderlo a 1 euro. Perché no? Certo, i titoli che mi interessano potenzialmente sono pochi, però tre/quattro acquisti potrei farli a cuor leggero visto il prezzo.

Simone ha detto...

Bellissimi. Sarebbe bello anche trovare il libro di qualche emergente a quel prezzo... anche se è una cosa un po' utopica, mi sa :)

Simone

GiovanniMarchese ha detto...

Gli editori che speculano sui prezzi alti e invadono gli scaffali solo per occupare lo spazio: quelli sono i veri nemici della lettura! Ben vengano iniziative del genere. Nei '90 oltre che giovincello e squattrinato fui un fervente sostenitore dei 100 pagine mille lire grazie alle quali potei conoscere e leggere decine di capolavori della letteratura di ogni genere. Perché i libri devono essere un bene di lusso? Il prezzo non deve mai diventare un ostacolo alla lettura. Giusto ieri Luigi ho preso due libri di questa collana, Uno studio in rosso di A.C. Doyle e La casa stregata di Lovecraft! Sono edizioni economiche, certo, ma ben confezionate.

GiovanniMarchese ha detto...

p.s. quanto a autori non di pubblico dominio... autori nuovi, penso che edizioni economiche (per esempio a 4.99 €)sarebbero un bel colpo. L'accesso alla lettura deve essere "popolare", secondo me, certo, entro i limiti di una sana editoria a rischio d'impresa.

LUIGI BICCO ha detto...

@ Omar:
E io in parte ti do anche ragione. Soprattutto per come la Compton ha "occupato" gli scaffali delle librerie e (soprattutto) delle edicole (tempo fa ne avevamo parlato proprio a proposito del volume "Millenium Thriller", ricordi?). C'è però da fare alcune differenze. Stiamo parlando di classici delle letteratura, alcuni di questi hanno più di cento anni, ed è giusto che certe cose siano alla portata di tutte le tasche. Poi devi tener conto che questi libri io li ho visti solo al supermercato, una zona franca dove ci si combatte senza regole.
Sulla questione font, sulla vecchia collana anni '90 si, mi ricordo che su alcuni titoli avevo perso gli occhi. Di questi nuovi ne ho sfogliati solo un paio, e quelli mi sono sembrati impaginati discretamente.
Tieni conto anche di un'altra cosa. Tra i titoli pubblicati ci sono anche autori italiani nuovi e giovani. Lugli è un giallista del '55, mentre Frediani e Simoni sono scrittori molto giovani (hanno più o meno la mia età).
Insomma, ci tocca aspettare i titoli successivi, però le premesse sono buone.

@ Dario:
Uno dei titoli più intelligenti tra tutti è proprio quello di Fitzgerald (visto che è appena uscito il film). A un euro ne vale proprio la pena (per quanto io pensi che il classico in questione sia sempre stato un filino sopravvalutato). Per il resto, se su 36 titoli, tre o quattro sono di tuo interesse, ci hai già guadagnato qualcosa :)

@ Simone:
Ciao Simone. In realtà, come dicevo ad Omar (leggi risposta sopra), qualche titolo nuovo c'è eccome. Forse non del tutto inedito, ma si tratta comunque di libri orchestrati negli ultimi anni. Forse all'epoca non hanno fatto grandi numeri e quindi sarà stato semplice prendere accordi per questa versione economicissima.

@ Giovanni:
Anch'io sono stato un sostenitore della vecchia collana. Come anche nel tuo caso, mi ha permesso di mettere le mani su cose che probabilmente non avrei mai letto. Per carità, io non ce l'ho con chi dà il giusto prezzo ad un libro. Ce l'ho con chi (e sono in tanti), partono da un minimo inaudito. Poi in realtà certe cose le trovi comunque in edizione economica. Ad esempio di Conan Doyle ho un volume che raccoglie tutti e quattro i romanzi e tutti i racconti che lo scrittore ha dedicato a Sherlock Holmes. Più di mille pagine a 15 euro. Così va bene, direi :D
Per il resto, come dicevo più su a Simone e Omar, in questa collana a 0.99 centesimi, di autori nuovi e quasi emergenti ce ne sono.

GiovanniMarchese ha detto...
Questo commento è stato eliminato dall'autore.
GiovanniMarchese ha detto...

Si, ma infatti le edizioni economiche le vedo come "navi scuola", il prezzo bassissimo può attirare chi non può spendere e invogliare alla lettura chiunque. Se sono rose, fioriranno. Già la scuola fa del proprio con un imprinting negativo rispetto alla lettura propinando ai ragazzini mattoni indigesti come i promessi sposi, la divina commedia o chissà quale altro tomo sacro agli altari delle patrie lettere, opere dal linguaggio ostico per chi inizia a scoprire la lettura e sopratutto cariche del gravame dell'obbligatorietà. Cosa si fa in concreto per promuovere la lettura? Nelle scuole insegnano che bisogna leggere solo libri giusti, seri e noiosi. Che almeno ci siano libri economici, allora, e di vario genere e atmosfere! Pensa che bello se riproponessero materiali salgariani!

LUIGI BICCO ha detto...
Questo commento è stato eliminato dall'autore.
LUIGI BICCO ha detto...

Pienamente ragione sulla questione scuola. L'altro giorno stavo parlando con dei colleghi proprio del fatto che agli esami di maturità (e quindi parliamo già di studenti con una certa "esperienza") forse non è mai stato dato un tema su Calvino. Pensa.

Alle scuole medie, al posto dei Promessi Sposi, mi avessero dato da leggere Moby Dick, mi sarei innamorato molto prima della letteratura.

LinkWithin

Related Posts Plugin for WordPress, Blogger...