Ho scoperto il Professor Bathazar per caso. Mi è venuto in mente che è un cartone che potrei aver incrociato una manciata di volte da ragazzino. Quando ne ho visto un episodio l'altro giorno, mi è sembrato geniale, nella sua semplicità. Uno stile che per tanti potrebbe sembrare solo datato, in realtà è attento e moderno, da nave scuola.
L'assenza di prospettive e forme naturali non fa che mettere in evidenza un lavoro di interpretazione sottile e per tanti versi risulta molto più ragionato di tante altre cose "fatte bene" e basta.
Da wikipedia:
La trama base di un episodio è quella di una persona con un
problema che viene risolto dal gentile e geniale professor
Baltazar con una sua invenzione surreale, ad esempio scarpe
volanti. L'ambientazione è in genere una città di fantasia,
dipinta a colori pastello, con le caratteristiche architettoniche
delle città mitteleuropee.
Da sottolineare la poetica adottata per certe situazionin come nel caso di The Flying Fabian, l'episodio in lingua inglese qui sotto.
Detto questo, oltre che in Italia, la serie arrivò anche in Danimarca, Finlandia, Olanda, Norvegia, Portogallo, Svezia, Iran, Stati Uniti ed Australia.
L'anno scorso l'editore DVDLab di Roma ha raccolto tutti e 59 gli episodi in italiano, li ha completamente restaurati e li ha raccolti in un fantastico cofanetto da 4 DVD al prezzo di 39 euro e 90 che si può acquistare qui.
Potrei quasi desiderarlo perché quelli che ho visto io fino ad ora mi sono piaciuti parecchio. E il fatto che siano piaciuti anche a mio figlio, beh, aiuta.
9 commenti:
Semplice e geniale. Mi hai fatto tornare in mente Aladar e la Famiglia Mezil (serie animata ungherese degli anni '70 che da bambino adoravo).
Me lo ricordo bene, passava in TV con regolarità nei primissimi anni Settanta. In bianco e nero!
@ Giovanni:
La Famiglia Mezil la ricordo vagamente, ma qualcosa ricordo (grandiosa realizzazione tecnica, comunque). Il professor Balthazar invece era proprio un'eco lontana nel passato.
Comunque sono andato a sbirciare su youtube e della Famiglia Mezil, in italiano, c'è parecchia roba. Ad esempio questo.
@ Marco:
In bianco e nero? Ci sarebbe da capire se alcuni episodi sono stati realizzati originariamente in bianco e nero o se la tv italiana li ha trasmessi come tali.
Carino! Io non lo ricordavo, anche Laura ha molto apprezzato, le ho dovuto fare anche la traduzione simultanea. Per fortuna non era complicato.
Ci sarebbe da capire se alcuni episodi sono stati realizzati originariamente in bianco e nero o se la tv italiana li ha trasmessi come tali.
Non credo che ci fossero episodi in bianco e nero; gli è semplicemente che in Italia non c'era ancora la televisione a colori. Tuttavia s'intuiva benissimo lo stesso che «Baltazar» dovesse essere a colori, qui il colore ha una funzione costruittiva prima ancora che cromatica (ho detto una cosa che ha senso?).
La Famiglia Mezil non se la ricordava mai nessuno, mentre io la ricordo con entusiasmo! (non ricordavo invece mai il nome del cartone stesso, quindi grazie a chi lo ha scritto, ..ogni volta ci mettevo ore per descriverlo a qualcuno!!)
Di questo non avevo memoria, ma è un genere surreale simile e mi piace molto!
@ Dario:
E' un paeccato che sul tubo non ci siano episodi in italiano. Qualcosina-ina-ina c'è, ma ben poca roba. Beh, tieni conto che nel fine settimana (la domenica sicuro) lo danno su Rai Yoyo.
@ Marco:
E' giustissimo. Il colore, nella serie animata, è parte quasi preponderante della narrazione. In bianco e nero perderebbe parecchio. Ecco perché mi interessava capire. Magari avevano realizzato degli episodi ad hoc per il bianco e nero. Purtroppo non è così.
@ Ari:
In pochi la ricordano, è vero. Eppure la qualità della serie, per l'epoca, è altissima. Su youtube c'è parecchia robetta, ho visto. Quando vuoi... :)
Stavo per dire che me lo ricordo benissimo, ma quest'affermazione mi ricorderebbe quanto sono vecchio.
Quindi, no, uhm, mai sentito nominare.
Essissì, come no. Per ricordarmelo io, significa che sono già lì lì dalla vecchiaia ;)
Posta un commento