L'illustrazione qui sopra è firmata da Joe Quesada (il quale segno, non so perchè, forse è un'impressione solo mia, con il tempo tende a somigliare sempre più a quello di Jim Cheung) ed è comparsa su Entertainment Weekly come immagine promozionale del prossimo mega evento annunciato dalla Casa delle Idee (Marvel Now, si dice). A sentir parlare di questa storia, per l'ennesima volta mi vengono in mente gli svariati motivi per i quali ho smesso di leggere serie di super eroi. Mancanza di stimoli e di idee. Il professionismo, fiore all'occhiello della Marvel dall'inizio della decade scorsa, sembra inesorabilmente andato a puttane.
Sulla scia del rilancio di tutte le serie DC Comics, la Marvel non poteva lasciarsi certo sfuggire l'ennesima occasione di fare altrettanto per cercare di mettere una pezza alle vendite sempre più basse delle proprie serie. Quindi un nuovo start point per eventuali nuovi lettori e la riscrittura delle origini dei miti che hanno fatto grande questo colosso editoriale negli anni '60. Di nuovo. Questa volta però non si tratta di "ultimizzare" quei miti ma, in modo abbastanza evidente, di sfruttare il filone cinematografico che sta facendo, o potrà fare, tanti numeri nelle sale (da Avengers al reboot di Spiderman, ai prossimi già annunciati Thor 2, Ironman 3, Guardian of the Galaxy e via discorrendo, tra cotiche e lenticchie).
Nella pin-up di Quesada si leggono tutte le più brutte intenzioni. Anche nell'universo narrativo classico Marvel (o forse in arrivo da quello "ultimate") Nick Fury diventa nero, perchè ormai al cinema l'hai visto così tante volte Samueljacksonizzato che non puoi proprio più tornare indietro. Che i costumini di Thor e Ironman avevano bisogno dell'ennesima rispolveratina. Che anche gli stivaletti con i risvoltoni e le alucce sulle tempie di Capitan America sono ormai vetuste e fuori moda. Che ti chiedi come faccia Ciclope a vedere con quella x rossa davanti agli occhi e perchè Wolverine debba andare in giro con degli pneumatici al posto di guanti e stivali. Che la Donna Invisibile, orfana del resto del quartetto, in quella tremenda tutina bianca con i reggicalze disegnati, suggerisce solo che per l'ennesima volta ci saranno dei cambiamenti tra i Fantastici 4. Che la presenza di Nova e di Rocket Raccoon tra le fila degli eroi principali stanno solo a sottolineare il volere di portare al cinema i Guardiani della Galassia, nome e marchio appena registrato dalla Marvel per l'utilizzo anche al di fuori del mondo del fumetto.
Non ci sono più i supereroi di una volta.
Il supereroe è morto, evviva il supereroe.
Però anche sudarveli cinque minuti, quei quattro soldi che fate...
Che poi non sono proprio quattro, eh, se andiamo a vedere.
Bella la vita, eh?
Ma poi a me che me ne fotte, scusa?
Sulla scia del rilancio di tutte le serie DC Comics, la Marvel non poteva lasciarsi certo sfuggire l'ennesima occasione di fare altrettanto per cercare di mettere una pezza alle vendite sempre più basse delle proprie serie. Quindi un nuovo start point per eventuali nuovi lettori e la riscrittura delle origini dei miti che hanno fatto grande questo colosso editoriale negli anni '60. Di nuovo. Questa volta però non si tratta di "ultimizzare" quei miti ma, in modo abbastanza evidente, di sfruttare il filone cinematografico che sta facendo, o potrà fare, tanti numeri nelle sale (da Avengers al reboot di Spiderman, ai prossimi già annunciati Thor 2, Ironman 3, Guardian of the Galaxy e via discorrendo, tra cotiche e lenticchie).
Nella pin-up di Quesada si leggono tutte le più brutte intenzioni. Anche nell'universo narrativo classico Marvel (o forse in arrivo da quello "ultimate") Nick Fury diventa nero, perchè ormai al cinema l'hai visto così tante volte Samueljacksonizzato che non puoi proprio più tornare indietro. Che i costumini di Thor e Ironman avevano bisogno dell'ennesima rispolveratina. Che anche gli stivaletti con i risvoltoni e le alucce sulle tempie di Capitan America sono ormai vetuste e fuori moda. Che ti chiedi come faccia Ciclope a vedere con quella x rossa davanti agli occhi e perchè Wolverine debba andare in giro con degli pneumatici al posto di guanti e stivali. Che la Donna Invisibile, orfana del resto del quartetto, in quella tremenda tutina bianca con i reggicalze disegnati, suggerisce solo che per l'ennesima volta ci saranno dei cambiamenti tra i Fantastici 4. Che la presenza di Nova e di Rocket Raccoon tra le fila degli eroi principali stanno solo a sottolineare il volere di portare al cinema i Guardiani della Galassia, nome e marchio appena registrato dalla Marvel per l'utilizzo anche al di fuori del mondo del fumetto.
Non ci sono più i supereroi di una volta.
Il supereroe è morto, evviva il supereroe.
Però anche sudarveli cinque minuti, quei quattro soldi che fate...
Che poi non sono proprio quattro, eh, se andiamo a vedere.
Bella la vita, eh?
Ma poi a me che me ne fotte, scusa?
9 commenti:
"Non ci sono più i supereroi di una volta."
Allora devi leggere i miei Defenders of Europe!^^
Dai Luigi, guarda il fatto positivo... quale..? uhm... ci penso sopra una o due ore. Poi torno.
;D
@ Fabrizio:
Speriamo ci facciamo presto un bel film che incassi vagonate di milioni, così mi viene ancor più voglia :)
@ Alberto:
Non ce n'è. Ci ho pensato anch'io cinque minuti. Non ce n'è.
@ LUIGI BICCO: Già, ma spesso i film non rispettano le visioni dell'autore.
Uhmmm... in effetti, alcuni reboot non sono valsi proprio al pena.
Penso a quello fine anni novanta, con la La Rinascita degli Eroi, che, nonostante la mano di Jim Lee, lasciava parecchio a desidearre.
Ma il reboot operato con l'universo Ultimate, invece, mi è piaciuto parecchio. Poi, sì, s'è perso anche quello, ma per un paio d'anni abbiamo avuto ottime storie.
Dopo Dark Reign, le cose in effetti si erano ammosciate parecchio. E, ti dirò, se questo Marvel Now si dimostrerà valido, non vedo perché non comprarlo e leggerlo.
L'evoluzione ci sta, nei fumetti: l'altro giorno rileggevo delle storie degli X-Men degli anni ottanta e mi veniva da sorridere per parecchie situazioni, dialoghi, tematiche.
In editoria come nella vita reale non ci si può permettere di restare fermi.
Spendo poi due parole per i costumi, che evinco da quest'unica illustrazione che circola in giro.
"Vestire" Hulk mi sembra un gran caz*ata.
Il costume dell'Uomo ragno non l'hanno toccato da quello già perfetto disegnato da Steve Ditko nella prima storia, mezzo secolo fa: e questo è un bene.
Iron man ha cambiato tante di quelle armature che questa è solo l'ennesima.
Cap e Fury hanno beneficiato anche loro.
Wolverine è sempre Wolverine, ma Cyclop sembra Devil. ;D
La Donna Invisibile l'avrei fatta in bikini, a questo punto. Però blu. Blu è il colore dei F4, c'è poco da fare.
E Nova, beh, io ho sempre avuto un debole per Nova. Lo seguivo da quanto apparve sulle pagine degli Eterni, secoli e secoli fa.
Non è mai diventato un personaggio di spicco ma chissà, questa potrebbe essere la volta buona.
Ma...
...quel procione con la machine gun??
Parto con il dire che Cheung a me piace un sacco, forse è diventato il ghost-artist di Quesada :)
Spero che le versioni dell'immagine promozionale siano provvisorie, alcune (Hulk, Ciclope e Fury) fanno veramente cagare).
Per quello che riguarda il discorso in generale io non sono pessimista in assoluto. Nel genere supereroico ci sono ancora buone serie, bravi scrittori e bravi disegnatori. Il problema grosso della Marvel è proprio il continuo cercare l'evento che spesso risulta scatenare una miniserie mediocre che spezza la narrazione di serie interessanti con tantissimi inutili Tie-in (le storie collegate all'evento principale, giusto per i profani).
Esempio lampante l'ultimo pessimo Fear Itself che ha logorato anche una serie valida come Iron Man. Bisognerebbe diradare gli eventi, diminuire le serie e garantire continuita ai giusti team creativi una volta trovati quelli adatti a ogni serie e soprattutto che abbiano davvero qualcosa da dire sul persoaggio di cui scrivono.
Non bisogna per forza essere rivoluzionari o essere Moore o Morrison (per carità, non guasterebbe), basterebbe aver il giusto tempo e la giusta voglia per narrare buone storie.
Poi la ventata di novità ogni tanto per guardare avanti è sacrosanta purché non sia il solito inutile reboot e soprattutto che non produca aborti come quel Ciclope li.
@ Fabrizio:
Direi "sempre", più che "spesso".
@ Luca:
Non so a quali storie degli X-Men tu ti riferisca, ma se sono quelle di Claremont e Cockrum, avercene di storie del genere.
Anche a me le prime versioni ultimate non erano dispiaciute. E Nova è un gran bel personaggio. Ora fa parte dei Guardiani della Galassia. Insieme a Rocket Raccoon, il procione con la machine gun, appunto :D
@ Firma:
Certo che c'è ancora cose buone da leggere. Solo che te le devi andare a cercare con il lanternino. E soprattutto slegate dai mega eventi di cui sopra. Ho smesso di leggere quelle serie con la fine di Dark Reign. Tante belle premesse bruciate alla fine in una manciata di episodi e senza tirare tutti i fili. Mi sa che ormai l'andazzo è quello in stile Lost: "ti dico, ti faccio vedere, poi vediamo se riusciamo a dare pure una logica al tutto". E di quel periodo, infatti, ricordo solo le serie a latere come l'Ironman di Fraction e Larroca o gli X-Men su Utopia di non mi ricordo nemmeno quale scrittore.
Per quel che mi riguarda i super eroi hanno abbastanza rotto...ho letto tantissimi comics ai tempi, pero' alla lunga mi hanno stufato... I comics americani si basano troppo sugli eroi in calzamaglia. Saarebbe ora di avere qualche idea nuova, innovare un po'.
@ Claudio:
E' una parola. In realtà esistono anche tante belle cosine extra super eroi, ma sono le calzamaglie colorate che continuano a fare i numeri migliori. Viene naturale concentrarsi lì. Ma sarebbe il caso di farlo meglio, forse.
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