Henry Hargreaves è un fotografo della Nuova Zelanda. Dal suo studio a Brooklyn si occupa principalmente di still life, moda e arte, dopo aver abbandonato, come facilmente si evince dalla foto sopra, una promettente carriera da modello durata diversi anni. Oggi è soprattutto noto per i suoi progetti personali fatti di memorabili immagini creative e provocatorie.
Uno dei suoi ultimi progetti? 3DD, un libro fotografico per il quale bisogna piazzarsi sul naso i classici occhialetti 3D per gustare nelle 3 dimensioni i migliori seni da lui fotografati. Seni, si. Tette. Torvate tutto qui.
Tra i suoi clienti figurano anche Ralph Lauren, Stefan Sagmeister, Boucheron, il New York Magazine. I suoi lavori uniscono una mentalità inquieta e curiosa al fascino per l'insolito e l'eccentrico.
Riporto direttamente dal sito alcune delle sue memorabili serie fotografiche. Una delle ultime è Deep Fried Gadgets. Tecnologia superflua?
Local Identity, dove si ricostruisce appunto le identità di alcuni Stati Americani mettendo in scena oggetti e personaggi tipici di quel luogo.
Food of the Raimbow. Ogni parola è superflua.
Il Sagmeister Poster Exhibition. Capite? LUI ha realizzato il poster per una mostra di Stefan Sagmeister. Sapete chi è Sagmeister, vero?
Stars in Their Eyes, dove ricostruisce invece le identità di celebri star dello spettacolo, semplicemente attraverso i loro occhiali.
Sul suo sito ce ne sono tantissime altre, di gallerie. Roba come Bacon Alphabet, Toasted Icons, Shattered o la meno emblematica Dick on a Stick.
Divertitevi.
Uno dei suoi ultimi progetti? 3DD, un libro fotografico per il quale bisogna piazzarsi sul naso i classici occhialetti 3D per gustare nelle 3 dimensioni i migliori seni da lui fotografati. Seni, si. Tette. Torvate tutto qui.
Tra i suoi clienti figurano anche Ralph Lauren, Stefan Sagmeister, Boucheron, il New York Magazine. I suoi lavori uniscono una mentalità inquieta e curiosa al fascino per l'insolito e l'eccentrico.
Riporto direttamente dal sito alcune delle sue memorabili serie fotografiche. Una delle ultime è Deep Fried Gadgets. Tecnologia superflua?
Local Identity, dove si ricostruisce appunto le identità di alcuni Stati Americani mettendo in scena oggetti e personaggi tipici di quel luogo.
Food of the Raimbow. Ogni parola è superflua.
Il Sagmeister Poster Exhibition. Capite? LUI ha realizzato il poster per una mostra di Stefan Sagmeister. Sapete chi è Sagmeister, vero?
Stars in Their Eyes, dove ricostruisce invece le identità di celebri star dello spettacolo, semplicemente attraverso i loro occhiali.
Sul suo sito ce ne sono tantissime altre, di gallerie. Roba come Bacon Alphabet, Toasted Icons, Shattered o la meno emblematica Dick on a Stick.
Divertitevi.
2 commenti:
personalmente io lo trovavo preferibile in qualità di modello...
:)
Credo che il ragazzo si sia divertito su entrambi i fronti, come creativo e come modello. Beato lui.
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