di Ivan Brandon & Nic Klein | Editoriale Cosmo
19x27 cm | 128 pp a colori | 6,90 euro
19x27 cm | 128 pp a colori | 6,90 euro
Questa è la nuova e tanto attesa (dice la Cosmo) nuova serie a fumetti della Image firmata da Brandon e Klein. Personalmente esprimo tutta la mia perplessità e anche di più. Narrativamente ho avuto più di una difficoltà a seguire la storia (se storia vogliamo chiamare un susseguirsi di eventi quasi completamente slegati uno dall'altro). Scene inspiegabili, uomini che appaiono all'improvviso e ammazzano come se nulla fosse (e chi sono? Da dove arrivano? Boh), gente che gli ficchi un coltello nella mano o una freccia in pieno petto e non fa una grinza, una donna che si innamora del proprio carceriere dieci minuti dopo essere stata rapita.
Graficamente di Klein vanno premiate l'inchiostrazione robusta e la sua voglia di sperimentare, cercando di trattare i vari momenti in modo diverso. Ma anche qui ogni tanto si va oltre il sensato senza un motivo apparente (in una locanda tre uomini parlano al tavolo e improvvisamente solo uno dei tre viene trattato solo con toni di rosso... e che vor dì?). Bisognerebbe leggere il secondo volume, per capire meglio. "Bisognerebbe", appunto. Ma anche no. Però ti dico, ultimamente sono scemo io e non capisco più diverse cose. Magari a te potrebbe piacere.
Un applauso invece alla solita cura nella confezione, con un formato ampio e meravigliosamente leggibile, e al prezzo, un po' più alto rispetto ai soliti standard ma ampiamente giustificato (il volume raccoglie i primi cinque albi della serie originale). Sarebbe perfetto, insomma, se tutto il resto non si fosse rivelato un sonoro bucone nell'acquaccia.
Graficamente di Klein vanno premiate l'inchiostrazione robusta e la sua voglia di sperimentare, cercando di trattare i vari momenti in modo diverso. Ma anche qui ogni tanto si va oltre il sensato senza un motivo apparente (in una locanda tre uomini parlano al tavolo e improvvisamente solo uno dei tre viene trattato solo con toni di rosso... e che vor dì?). Bisognerebbe leggere il secondo volume, per capire meglio. "Bisognerebbe", appunto. Ma anche no. Però ti dico, ultimamente sono scemo io e non capisco più diverse cose. Magari a te potrebbe piacere.
Un applauso invece alla solita cura nella confezione, con un formato ampio e meravigliosamente leggibile, e al prezzo, un po' più alto rispetto ai soliti standard ma ampiamente giustificato (il volume raccoglie i primi cinque albi della serie originale). Sarebbe perfetto, insomma, se tutto il resto non si fosse rivelato un sonoro bucone nell'acquaccia.
Bruce J. Hawker | Rotta su Gibilterra
di William Wance | Mondadori Comics
21x28 cm | 176 pp a colori | 12,99 euro
di William Wance | Mondadori Comics
21x28 cm | 176 pp a colori | 12,99 euro
Dopo qualche difficoltà per trovarlo, ho acquistato questo volume con tutto l'amore possibile. Bastava il fatto che fosse stato concepito da William Vance e che trattasse di vascelli, marina britannica, battaglie per mare, d'arme e d'amori.
Si tratta di un volume straordinario che raccoglie le prime tre storie della serie, studiata, ideata e realizzata da Vance, appunto, con il solo aiuto di sua moglie come colorista.
Bruce J. Hawker è un giovanissimo comandante della Royal Navy inglese destinato a burrasche e tempeste. Da una parte gli spagnoli (e non solo) che cercheranno di fargli saltare la nave, la bellissima H.M.S. Lark, dall'altra gli stessi inglesi suoi connazionali che non mancheranno di accusarlo, di certo ingiustamente, di tradimento e altre basse nefandezze.
Bruce viene disonorato e perde i gradi. Ma la stessa sorte che lo ha condotto dal ponte di comando della H.M.S. Lark all’inferno delle galere della H.M.S. Thunder, lo mette di fronte a pericoli ben più grandi dove gli uomini veri sapranno distinguersi dalle macchiette militari buone solo ad abbaiare.
Si tratta di un volume straordinario che raccoglie le prime tre storie della serie, studiata, ideata e realizzata da Vance, appunto, con il solo aiuto di sua moglie come colorista.
Bruce J. Hawker è un giovanissimo comandante della Royal Navy inglese destinato a burrasche e tempeste. Da una parte gli spagnoli (e non solo) che cercheranno di fargli saltare la nave, la bellissima H.M.S. Lark, dall'altra gli stessi inglesi suoi connazionali che non mancheranno di accusarlo, di certo ingiustamente, di tradimento e altre basse nefandezze.
Bruce viene disonorato e perde i gradi. Ma la stessa sorte che lo ha condotto dal ponte di comando della H.M.S. Lark all’inferno delle galere della H.M.S. Thunder, lo mette di fronte a pericoli ben più grandi dove gli uomini veri sapranno distinguersi dalle macchiette militari buone solo ad abbaiare.
Dall'alto dei suoi 13 euro, meno uno spocchiosissimo centesimo, la confezione è impeccabile come tutte quelle della stessa collana (a parte un fastidioso e continuo scricchiolio della rilegatura).
Ti ho parlato più volte del ritorno della Valiant in Italia. Bontà tua, se non ti sei informato. Dopo aver letto i volumi di X-O Manowar e Shadowman, ho proseguito la lettura con il nuovo mensile dedicato a questo nuovo, vecchio universo narrativo. In questi primi due numeri ci trovi la maxi serie Unity, che si sviluppa più o meno su tutte le serie: Unity, appunto, il gruppo di super umani tenuto insieme da Toyo Harada (a capo del gruppo Harbinger), X-O Manowar e Eternal Warrior. Il filo conduttore è la caccia ad Aric di Dacia, e alla sua armatura X-O, reo di aver occupato l'attuale Romania autoproclamandosi Re, dopo aver sterminato una colonia di alieni Vine (questi ultimi colpevoli di aver tenuto prigioniero il guerriero visigoto per ben 1600 anni). Ai testi delle varie serie si alternano Matt Kindt, Robert Venditti e Greg Pak, mentre ai disegni abbiamo un sempre amabilissimo Doug Braithwaite, un Cary Nord in vena acquerellosa, Trevor Hairsine e Clayton Crain.
E' presto per parlare della buona riuscita o meno dell'operazione e io sono pure di parte, subendo da sempre il fascino degli antieroi della Valiant. C'è da dire che le serie sono godibili, destinate soprattutto a chi non associa sempre l'immaginario a fumetti americano con supertizi fasciati per forza da calzamaglie e mascherine, ma semplicemente a supertizi vestiti casual o che arrivano da altre epoche storiche.
E' presto per parlare della buona riuscita o meno dell'operazione e io sono pure di parte, subendo da sempre il fascino degli antieroi della Valiant. C'è da dire che le serie sono godibili, destinate soprattutto a chi non associa sempre l'immaginario a fumetti americano con supertizi fasciati per forza da calzamaglie e mascherine, ma semplicemente a supertizi vestiti casual o che arrivano da altre epoche storiche.
Gotham Central #1 | Servire e Proteggere
di AA.VV. | RW Lion
16x21 cm | 96 pp b/n | 2,95 euro
Nel caso tu non lo sapessi qui si narrano le vicende dei poliziotti del distretto di polizia di Gotham, spesso indaffarati, come potrai immaginare, a indagare su crimini cruenti e inspiegabili. Nella città del Cavaliere Oscuro, tutto è possibile. E spesso, contrariamente a quanto si possa pensare, dove non arriva Batman possono invece arrivare gli quegli sbirri lì.
Una saga drammatica e cupa dove la mano di Brubaker si vede tutta. Io ho già letto gran parte della serie a suo tempo sui volumi a colori, ma mi sento di consigliare questa edizione economica da edicola a chiunque se la sia persa. Il formato ridotto penalizza un tantino la leggibilità, è vero, ma questa rimane una roba bella seria, fidati.
di AA.VV. | RW Lion
16x21 cm | 96 pp b/n | 2,95 euro
Una
nuova collana formato bonelli e in bianco e nero esordisce con il nuovo
anno! GOTHAM CENTRAL, la serie noir scritta da Ed Brubaker (Capitan
America, BATMAN, Fragile) e Greg Rucka (BATMAN) arriva finalmente in
edicola per far seguire e appassionare il pubblico alle avventure dei
poliziotti del Distretto di Polizia di Gotham City. Perché dove non
arriva Batman, il protettore della città, arrivano gli sbirri. Una saga
drammatica e cupa che vi farà appassionare!!! Se non avete ancora letto
Gotham Central nell’edizione a colori già disponibile, è l’occasione
giusta per rimediare. - See more at:
http://www.rwedizioni.it/negozio/dc-universe/dc-black-and-white-01-gotham-central-01-stagione-01-servire-e-proteggere/#sthash.SbTF7zSc.dpuf
Una
nuova collana formato bonelli e in bianco e nero esordisce con il nuovo
anno! GOTHAM CENTRAL, la serie noir scritta da Ed Brubaker (Capitan
America, BATMAN, Fragile) e Greg Rucka (BATMAN) arriva finalmente in
edicola per far seguire e appassionare il pubblico alle avventure dei
poliziotti del Distretto di Polizia di Gotham City. Perché dove non
arriva Batman, il protettore della città, arrivano gli sbirri. Una saga
drammatica e cupa che vi farà appassionare!!! Se non avete ancora letto
Gotham Central nell’edizione a colori già disponibile, è l’occasione
giusta per rimediare. - See more at:
http://www.rwedizioni.it/negozio/dc-universe/dc-black-and-white-01-gotham-central-01-stagione-01-servire-e-proteggere/#sthash.SbTF7zSc.dpuf
Cavalcando l'onda della serie tv Gotham, la RW manda in edicola un nuovo mensile nel classico formato Bonelli in bianco e nero con la vecchia, celebre serie orchestrata da Ed Brubaker e Greg Rucka (entrambi in un momento storico di meravigliosa forma) e disegnata da un Michael Lark perfettamente a suo agio con le tematiche e le armosfere della serie e (inconsciamente) con il bianco e nero di questa edizione.Nel caso tu non lo sapessi qui si narrano le vicende dei poliziotti del distretto di polizia di Gotham, spesso indaffarati, come potrai immaginare, a indagare su crimini cruenti e inspiegabili. Nella città del Cavaliere Oscuro, tutto è possibile. E spesso, contrariamente a quanto si possa pensare, dove non arriva Batman possono invece arrivare gli quegli sbirri lì.
Una saga drammatica e cupa dove la mano di Brubaker si vede tutta. Io ho già letto gran parte della serie a suo tempo sui volumi a colori, ma mi sento di consigliare questa edizione economica da edicola a chiunque se la sia persa. Il formato ridotto penalizza un tantino la leggibilità, è vero, ma questa rimane una roba bella seria, fidati.
Martin Mystére #336 | Tantra Oscuro
di Paolo Morales & Alfredo Orlandi | SBE Editore
16x21 cm | 96 pp b/n | 5,20 euro
Secondo il redazionale firmato da Alfredo Castelli, purtroppo questa è una delle ultimissime storie firmate da Paolo Morales. E vista la qualità alla quale ci aveva abituati lo sceneggiatore romano, mi vien da pensare che sarà assai arduo per il prode Castelli riuscire a trovare un degno sostituto.
Quello del compianto Morales era infatti il miglior Martin Mystére visto sulla serie da parecchi anni a questa parte, contraddistinto com'era da un ottimo intreccio delle trame, da una buona varietà di argomenti e da dialoghi asciutti ed eleganti. E non è certo poco.
Tantra Oscuro parte dal presupposto che tutti quelli che in passato sono stati dichiarati morti clinicamente, anche solo per pochi secondi, e poi tornati in vita, si sono misteriosamente trasformati oggi in folli maniaci assassini “rinati nella vera vita” (secondo le loro stesse parole, recitate in sanscrito). Di mezzo sembra esserci un vecchio nemico di Agarthi, ma questa volta Kut Humi potrà fare ben poco per aiutare il detective dell'impossibile che dovrà varcare in qualche modo la soglia tra la vita e la morte.
Tenendo conto anche dei meravigliosi disegni di Orlandi, questo è in pratica uno di quegli albi che ti spiegano perché sei ancora un fan del personaggio dopo tutti questi anni.
di Paolo Morales & Alfredo Orlandi | SBE Editore
16x21 cm | 96 pp b/n | 5,20 euro
Secondo il redazionale firmato da Alfredo Castelli, purtroppo questa è una delle ultimissime storie firmate da Paolo Morales. E vista la qualità alla quale ci aveva abituati lo sceneggiatore romano, mi vien da pensare che sarà assai arduo per il prode Castelli riuscire a trovare un degno sostituto.
Quello del compianto Morales era infatti il miglior Martin Mystére visto sulla serie da parecchi anni a questa parte, contraddistinto com'era da un ottimo intreccio delle trame, da una buona varietà di argomenti e da dialoghi asciutti ed eleganti. E non è certo poco.
Tantra Oscuro parte dal presupposto che tutti quelli che in passato sono stati dichiarati morti clinicamente, anche solo per pochi secondi, e poi tornati in vita, si sono misteriosamente trasformati oggi in folli maniaci assassini “rinati nella vera vita” (secondo le loro stesse parole, recitate in sanscrito). Di mezzo sembra esserci un vecchio nemico di Agarthi, ma questa volta Kut Humi potrà fare ben poco per aiutare il detective dell'impossibile che dovrà varcare in qualche modo la soglia tra la vita e la morte.
Tenendo conto anche dei meravigliosi disegni di Orlandi, questo è in pratica uno di quegli albi che ti spiegano perché sei ancora un fan del personaggio dopo tutti questi anni.
3 commenti:
In tempo di spending review mi son concesso solo Gotham Central serie sulla quale concordo con il tuo parere. Il passaggio al b/n penalizza la serie solo un pochettino ma i contenuti meritano di essere (ri)scoperti. Per MM, se non erro, mi sembra di aver letto che in archivio ci sono ancora diverse cose di Morales, se non erro la fonte era proprio il sito di Bonelli. Viking guardato in edicola mi ispirava anche ma il prezzo mi ha fatto desistere. Meno male. Alla Valiant ho rinunciato in toto, soldi e spazio mi stanno strozzando, stessa cosa per Bruce Hawker che in verità sembra proprio una bella roba.
Su Viking la vediamo praticamente allo stesso modo.
http://lucalorenzon.blogspot.it/2015/02/almanacco-cosmo-6-viking-1-un-fuoco.html
Sei stato un po' freddino con Bruce J. Hawker che invece per me è stato una scoperta.
@ Dario:
Lo avrai letto nell'Anteprima MM 2015 sul sito. Lì si dice che Morales "ha lasciato un sorprendente numero di storie postume". Ma credo che siano quasi state tutte pubblicate in questi due anni dalla sua scomparsa. Castelli parlava di una delle ultimissime e infatti la prossima dovrebbe comparire solo a dicembre di quest'anno. Probabilmente, insomma, sarà proprio l'ultima.
E ti confermo che Bruce Hawker è proprio una bella roba. Spero a questo punto che pubblichino anche le storie successive. Questo volume singolo avrebbe poco senso. Ma ce lo facciamo piacere lo stesso, eh :)
@ Luca:
Avevo tutte le buone intenzioni di farmelo piacere, Viking. Giuro. Ma c'è proprio qualcosa che non va.
Hai ragione, su Hawker. A rileggere ora il post, sono stato un po' troppo "accademico" nel parlarne. Il volume è meraviglioso, ma probabilmente l'ho vissuto un po' come un recupero (deja vù) più che come una novità.
Tu, piuttosto. Ricordo benissimo che in quel post avevi parlato del grande Vance come di un miracolato. Come ti permetti? :)
P.S.: Pensa che io fino a qualche annetto fa (parecchi annetti fa), lo confondevo sempre con il Jim Holdaway di Modesty Blaise. Vai a capire.
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