Dopo quel meraviglioso romanzo che fu L'Anno della Lepre, lo scrittore finlandese Arto Paasilinna dona, a me personalmente, ulteriore prova della sua incredibile verve e della sua naturale e incontaminata voglia di raccontare storie. Piccoli Suicici tra Amici (Hurmaava joukkoitsemurha, 1990) parte da un incipit semplice semplice e prende piede lentamente e con delicatezza:
"Onni Rellonen, piccolo imprenditore con diversi fallimenti alle spalle, decide di suicidarsi. Per commettere il gesto supremo sceglie un vecchio fienile appartato, ma il posto è già occupato dal colonnello in pensione Hermanni Kemppainen che per lo spavento dell'arrivo di Onni scivola con il cappio al collo. Fortunatamente il nuovo venuto gli salva la vita e i due diventano amici passando molto tempo insieme, trovando conforto l'uno nell'altra e parlando del proposito comune. Da qui l'assurda decisione di aiutare tutti i finlandesi con il loro stesso insano proposito e unirli sotto un'unica guida che li traghetti verso l'insano gesto."
Una volta raccolte trenta unità di aspiranti suicidi, parte quindi il viaggio a bordo di un autobus di lusso che porterà il bizzarro gruppetto verso i picchi di Capo Nord. Detto questo non pensare mai, nemmeno per un istante, che questo possa risultare un romanzo triste. Paasilinna è al solito tagliente e arguto, sempre ispirato, sempre assolutamente ironico e pungente.
Ma quel che traspare è anche un Paasilinna particolarmente feroce con la sua terra natia, come in un passo di pagina 144:
E altrettanto feroce vuole e riesce ad essere anche con i suoi connazionali, ma concedendo loro il beneficio del dubbio e ammettendo comunque quella cocciuta tenacia che li contraddistingue, come al fondo del primo paragrafo che apre il romanzo:
Nel riverbero fiammeggiante del sole di mezzanotte, la conversazione scivolò sulla patria che avevano lasciato. Per la Finlandia non provavano una grande nostalgia; aveva maltrattato i suoi figli. La società finlandese, sostenevano, era fredda e dura come il ferro, e i finlandesi crudeli e invidiosi gli uni degli altri. Nell'ingordigia dilagante, tutti cercavano di accumulare disperatamente denaro. I finlandesi erano cupi e malvagi. Se ridevano, era perché gioivano dei guai altrui. Il Paese era pieno di imbroglioni, bari, impostori.
E altrettanto feroce vuole e riesce ad essere anche con i suoi connazionali, ma concedendo loro il beneficio del dubbio e ammettendo comunque quella cocciuta tenacia che li contraddistingue, come al fondo del primo paragrafo che apre il romanzo:
Il più formidabile nemico dei finlandesi è la malinconia, l'introversione, una sconfinata apatia. Un senso di gravezza aleggia su questo popolo sfortunato, tenendolo da migliaia di anni sotto il suo giogo, tingendone lo spirito di cupa seriosità. Il peso dell'afflizione è tale da indurre parecchi finlandesi a vedere nella morte l'unico sollievo. La malinconia è un avversario più spietato dell'Unione Sovietica. Ma i finlandesi sono al tempo stesso un popolo combattivo. Non cedono mai. Si ribellano a ogni occasione contro il tiranno.
Piccoli Suicidi tra Amici è un libro divertente e leggero nonostante i temi trattati (cosa che a Paasilinna riesce facile), magistralmente scritto da un autore abituato a scrivere come a respirare. Un romanzo che mette alla berlina vizi e virtù dei finlandesi e che cerca di fare chiarezza sul loro antico rapporto con una certa innata apatia.
P.S.: Il regista finlandese Ere Kokkonen ha diretto una trasposizione cinematografica di questo romanzo nel 2000, attualmente disponibile in DVD in lingua originale con sottotitoli in inglese.
P.P.S.: Se l'evento iniziale della storia ti ricorda qualcosa, è probabile che tu abbia letto Non Buttiamoci Giù (A Long Way Down, 2005), noto romanzo dello scrittore inglese Nick Hornby che curiosamente ripercorre, in parte, la stessa situzazione.
P.S.: Il regista finlandese Ere Kokkonen ha diretto una trasposizione cinematografica di questo romanzo nel 2000, attualmente disponibile in DVD in lingua originale con sottotitoli in inglese.
P.P.S.: Se l'evento iniziale della storia ti ricorda qualcosa, è probabile che tu abbia letto Non Buttiamoci Giù (A Long Way Down, 2005), noto romanzo dello scrittore inglese Nick Hornby che curiosamente ripercorre, in parte, la stessa situzazione.
4 commenti:
...quindi non sono l'unico a conoscere e apprezzare Arto Paasilinna.
Ho anche un fumetto suo, o meglio una riduzione a fumetti di una sua opera (credo): Ronkoteus, non so se l'hai letto.
Per me "l'Anno della Lepre" è stata una gran bella rivelazione. Da allora sto cercando di seguire tutti i "pezzi" della sua carriera (tanti).
Mi ricordo, sempre pubblicato dalla BD, "Il migliore amico dell'orso" che era un adattamento del romanzo omonimo. "Ronkoteus" me lo son proprio perso e mi interesserebbe pure parecchio (l'adattamento dei testi e i disegni sono sempre dello stesso autore). Non riesco solo a capire a quale romanzo faccia riferimento. Nella bibliografia su wikipedia non c'è traccia di quel titolo (probabilmente ha scritto il soggetto ad hoc).
Grazie per la segnalazione.
Letti sia L'anno della lepre che I piccoli suicidi tra amici. Paasilinna è un grande!
Mi sa che al prossimo giro tocca a "La Fattoria dei Malfattori" :)
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