Come ha giustamente fatto notare Leo Ortolani sul suo blog, oggi cadono i vent'anni dalla scomparsa del Re dei comics. Jack Kirby è ancora oggi venerato come uno dei maestri indiscussi della Nona Arte e personalmente (che te lo dico a fare?) spero possa essere ricordato così fino alla fine dei tempi. Ci sono Maestri anche oggi, per carità, ma l'immaginario di Kirby resta immortale e vero e proprio punto di riferimento per lettori e addetti ai lavori. Senza di lui, insomma, il fumetto sarebbe esistito comunque, ma sarebbe stato ben diverso da come lo conosciamo oggi.
Questo blog vuole ricordarlo così, con poche delle sue cose più particolari e legate al filone "cosmico" della sua produzione. Poi su Pinterest, qui, trovi parecchie altre belle cosette interessanti. Il Re è morto, evviva il Re!
Questo blog vuole ricordarlo così, con poche delle sue cose più particolari e legate al filone "cosmico" della sua produzione. Poi su Pinterest, qui, trovi parecchie altre belle cosette interessanti. Il Re è morto, evviva il Re!
3 commenti:
Forse esiste nella Realtà Prima un fan che ami il Re più di me. Forse.
Oggi come ieri - ho scoperto Kirby sugli albi della Editoriale Corno - sono innamorato non tanto delle macchine kirbiche, quanto della capacità di rendere il movimento anche - e soprattutto - nel suo periodo "cubista " iniziato alla fine degli anni sessanta. I suoi personaggi premono sulla gabbia della vignetta per uscire come quelli del famoso video Take on me dei primi anni ottanta. Kirby rules.
Quando si parla del Re, mi diventa serio addirittura Crepascolo. Pensa un po'. Kirby è stato un uomo in anticipo sui tempi. Bontà sua, spero si sia almeno divertito quanto tutti i lettori del mondo leggendo le cose disegnate da lui.
Poco è mancato che Crepascolino si chiamasse Giacchirbi, ma Crepascola temeva che a scuola qualcuno ridesse del suo nome. Il figlio di Jon Bogdanove si chiama Kal e quello di Bob Kirkman si chiama Peter Parker. Solo in America.
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